Piazza S. Sepolcro
Etimologicamente Mediolanum, nome romano di Milano, significa “in mezzo alla pianura” o, in senso più esteso, “luogo centrale”. Piazza S. Sepolcro è il centro dell’antica Mediolanum: una sorta di centro… al quadrato. Qui si incrociavano cardo e decumano massimo e si apriva il foro, la piazza principale della civitas romana. Edificio simbolo è la chiesa di S. Sepolcro, fondata nel 1030, ma la sua sorprendente cripta racconta storie molto più antiche. In un’atmosfera di mistico raccoglimento, frequentata dai cardinali Carlo e Federico Borromeo nelle loro notti di preghiera solitaria, si riscopre la pavimentazione dell’antico foro.
La cripta è gestita dall’adiacente Veneranda Biblioteca Ambrosiana, straordinario complesso museale che conserva capolavori di Botticelli, Raffaello, Leonardo, Tiziano, Caravaggio… Nei sotterranei della Veneranda Biblioteca si sviluppano un’altra parte della pavimentazione del foro e un tratto del suo porticato, visitabili però solo in occasioni particolari.
A proposito di sotterranei: in pochi minuti di passeggiata, potete raggiungere l’area archeologica del Duomo: sotto la maestosa cattedrale gotica e il suo sagrato si celano i resti di basiliche paleocristiane, come quella di Santa Tecla, e dei battisteri di S. Stefano alle Fonti e di S. Giovanni alle Fonti. E poco lontano, in piazza Missori, sotto i resti dell’abside della chiesa di S. Giovanni in Conca si apre un’altra cripta paleocristiana, ricostruita poi in stile romanico.
Civico Museo Archeologico
Per passeggiare alla ricerca dell’anima antica di Milano, non c’è zona migliore di quella compresa tra via Meravigli e corso Magenta a nord e via Torino a sud. Tra strade e piazze si nascondono resti più o meno consistenti di edifici romani, trasformati e integrati in nuovi edifici o recuperati come aree archeologiche. Non a caso, proprio in corso Magenta si trova il Civico Museo Archeologico. Siamo in un contesto architettonico eccezionale: l’ex area conventuale del Monastero Maggiore, collegata alla chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore. Il complesso ingloba diversi elementi architettonici di origine romana, su tutti una torre quadrata appartenuta al Circo romano e riutilizzata come campanile della chiesa. All’interno hanno sede le collezioni museali d’arte romana, greca, etrusca, barbarica e del Gandhara; le sezioni preistorica, protostorica ed egizia del Civico Museo Archeologico sono invece dislocate nel polo museale del Castello Sforzesco, che dista appena 600 metri.
Nelle vicinanze del Museo, lungo via Brisa si incontrano resti dell’imponente Palazzo imperiale di Massimiano, di fine III secolo. Lì accanto, tra via Vigna e via Circo, si scorgono invece, incorporate negli edifici moderni, diverse parti del coevo Circo romano. Un’altra testimonianza della Mediolanum imperiale è celata nei sotterranei di Palazzo Turati, dove sopravvivono i resti del teatro romano eretto più di duemila anni fa.
Basilica di S. Lorenzo Maggiore
La basilica di S. Lorenzo Maggiore rappresenta una delle tappe imperdibili di una visita a Milano, a maggior ragione per chi va in cerca delle radici della città e vuole scoprirne le bellezze più antiche. Situata all’inizio della storica via Mediolanum-Ticinum diretta verso Pavia, attuale corso di Porta Ticinese, S. Lorenzo è una delle chiese più antiche di Milano: ha attraversato numerose fasi di ricostruzione nel corso dei secoli, ma ha sempre conservato il suo fascino originale. Sul sagrato della basilica, quasi a testimoniarne la nobile origine paleocristiana, si erge la statua di Costantino Imperatore, replica novecentesca di un originale del IV secolo. Di fronte, ecco il monumento romano più famoso di Milano: le colonne di S. Lorenzo, probabilmente parte di un tempio risalente al II secolo d.C. Oggi sono un punto di ritrovo popolare soprattutto tra i giovani, che trascorrono qui intere notti godendosi la scenografia della basilica illuminata. A ridosso delle colonne si incontra la Porta Ticinese medievale, appartenuta alle mura altomedievali della città: è chiamata in dialetto “Porta Cicca” (dallo spagnolo chica, “piccola”), perché, prima della ristrutturazione ottocentesca, era l’unica delle sei porte cittadine ad avere una sola apertura.
Parco dell’Anfiteatro romano e Antiquarium Alda Levi
A pochi passi dalla basilica di S. Lorenzo, il Parco dell’Anfiteatro romano è al tempo stesso uno spazio verde ideale per il relax e un sito archeologico importante, custode dei resti dell’antica arena di Mediolanum. L’Anfiteatro milanese, risalente al I secolo d.C., poteva accogliere 20.000 spettatori ed era secondo per dimensioni solo a quelli di Roma e Capua: qui si tenevano gli spettacoli pubblici e i combattimenti gladiatori. Accanto all’Anfiteatro si trova l’Antiquarium intitolato ad Alda Levi, archeologa che dedicò la sua vita alla salvaguardia del patrimonio archeologico milanese. Il museo ospita una ricca collezione di reperti archeologici scavati nell’area circostante, che raccontano la vita e l’identità della città durante il periodo imperiale. Attualmente sono in corso indagini archeologiche e lavori che valorizzeranno ulteriormente l’area, destinata a trasformarsi nel nuovo PAN – Parco Amphitheatrum Naturae. Le visite sono sospese, ma con un piccolo sforzo i resti sono visibili dall’esterno, ad esempio passando per via Arena e via Conca del Naviglio.
Poco più avanti, lungo corso di Porta Ticinese è invece perfettamente accessibile la basilica di S. Eustorgio, una chiesa che affascina a 360 gradi, con splendide opere scultoree e pittoriche e con i resti di una chiesa paleocristiana al di sotto dell’abside: luoghi sacri che contribuiscono ad arricchire la nostra comprensione della storia, custodendo attraverso i secoli piccole e grandi testimonianze del passato cittadino.