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Spiritualità
Lombardia. Abbazie di Milano

Milano e dintorni: in bici sulla “Strada delle Abbazie”

Tipologia
Percorso in bici
Durata
3 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Arte, natura e spiritualità si intrecciano lungo la “Strada delle Abbazie”, un itinerario che si snoda tra il Parco agricolo Sud Milano e il Parco del Ticino, collegando 7 luoghi di culto: dalla centralissima chiesa di S. Pietro in Gessate, nel cuore di Milano, fino alle campagne circostanti, questo percorso invita a scoprire le abbazie di S. Maria di Chiaravalle, Mirasole, Morimondo, Viboldone, la basilica di S. Maria in Calvenzano e la chiesa di S. Lorenzo in Monluè.
Lasciata alle spalle la frenesia della città, attraverserete un paesaggio bucolico di rogge, canali, fontanili, mulini storici e cascine che punteggiano la campagna. Un ambiente agreste, con i suoi campi e risaie, che svela un ricco patrimonio culturale e religioso: luoghi di preghiera e di fede, che furono centri vitali delle comunità monastiche e che contribuirono in modo decisivo allo sviluppo agricolo e culturale della campagna milanese.
L’itinerario, che può essere percorso in bicicletta o con e-bike, offre diverse opzioni per esplorare il territorio, con tempi di percorrenza variabili a seconda del mezzo scelto. Qualunque sia la modalità, il percorso promette un'esperienza di grande bellezza, che unisce natura, arte e spiritualità in un viaggio indimenticabile.

La chiesa di S. Pietro in Gessate, tra gotico e rinascimentale

S. Pietro in Gessate a Milano

A due passi dal centro di Milano, la trecentesca chiesa di S. Pietro in Gessate è una delle più importanti testimonianze dell’arte gotica e rinascimentale milanese. Eretta dai monaci dell’ordine degli Umiliati nel XV secolo, custodisce al suo interno affreschi di Giovanni Donato Montorfano e la celebre Cappella Grifi, decorata da Bernardino Butinone. La sua architettura sobria e solenne e la sua navata ampia e luminosa invitano alla riflessione e alla quiete.

Ripartite dalla chiesa di S. Pietro in Gessate proseguendo per la città in direzione est, seguendo viale Argonne e attraversando il Parco Forlanini, fino a raggiungere la zona di Monluè. Il percorso, di circa 9 km, si snoda tra strade cittadine e piste ciclabili, offrendo un passaggio graduale dal contesto urbano a quello più rurale.

Lasciare la città: dalla chiesa di S. Lorenzo in Monluè all’abbazia di S. Maria di Chiaravalle

L’abbazia di S. Maria di Chiaravalle, Milano

Dopo una piacevole pedalata, si arriva alla chiesa di S. Lorenzo in Monluè, immersa in una piccola oasi di pace. Questo antico complesso monastico, con la sua chiesa a navata unica e la cascina a corte chiusa adiacente, un tempo abitato dai frati dell’ordine degli Umiliati, conserva un'atmosfera che richiama il passato agricolo della zona. Oggi, la corte centrale è un luogo tranquillo dove fermarsi per una breve sosta, mentre il parco circostante, attraversato da sentieri nel verde, offre la possibilità di esplorare l’area a piedi o in bicicletta.
Dopo la visita a Monluè, riprendete la bicicletta e proseguite verso sud, nel tratto che segna il passaggio dalla periferia cittadina alla campagna. In circa 6 km, il paesaggio cambia radicalmente e, circondata da campi coltivati, si erge l’imponente abbazia di S. Maria di Chiaravalle, gioiello cistercense della Lombardia. Fondata nel 1135, l'abbazia è un capolavoro di arte e spiritualità: qui si possono ammirare gli affreschi di Bernardino Luini e dei fratelli Fiammenghini, il meraviglioso coro ligneo seicentesco, e la celebre torre campanaria chiamata "Ciribiciaccola".
Dopo aver esplorato l’abbazia di Chiaravalle, risalite in bicicletta per percorrere i circa 7 km che separano questa tappa dalla successiva: l’abbazia di Viboldone. Il percorso si snoda attraverso il tranquillo paesaggio agricolo del Parco agricolo Sud Milano, che offre una pedalata immersa nel verde tra campi e cascine.

Il parco agricolo sud Milano: l’abbazia di Viboldone, la chiesa di S. Maria in Calvenzano e l’abbazia di Mirasole

Vista dell’abbazia di Viboldone, nel parco agricolo sud Milano

Fondata nel XII secolo dall’ordine degli Umiliati, l’abbazia di Viboldone è un autentico gioiello architettonico: all'interno spiccano pregevoli affreschi di Scuola giottesca, tra cui la lunetta raffigurante la “Madonna in Maestà e Santi”, datata 1349, che accoglie i visitatori in un'atmosfera di profonda spiritualità. Oggi l’abbazia è abitata dalle monache di clausura benedettine, che seguono la regola dell’“ora et labora”, elemento che rende questo luogo ancora più suggestivo da visitare.
Lasciata Viboldone, ci vogliono pochi minuti per raggiungere la chiesa di S. Maria in Calvenzano, costruita nell’XI secolo su una preesistente fortificazione romana; in seguito, il complesso divenne un importante monastero cluniacense. La chiesa, in stile romanico, colpisce per la semplicità e l’eleganza delle sue 3 navate, sostenute da una serie di pilastri alternati, che danno alla struttura un fascino austero e solenne.
A chiudere questa tappa, proseguendo sulla vostra fidata bicicletta per una decina di chilometri, raggiungerete la località Opera, dove si trova l’abbazia di Mirasole. Fondata nel XIII secolo dall’ordine degli Umiliati, l’abbazia è uno dei più bei complessi medievali a corte di tutta la Lombardia, sormontato da una torre duecentesca. In passato, era un importante centro produttivo della lana, noto per l’uso di macchinari avanzati per la lavorazione del feltro, che contribuirono a creare una rete commerciale fiorente e prospera.

Nel parco del Ticino, all’abbazia di Morimondo

L’abbazia cistercense di Morimondo

L’ultima tappa della pedalata nelle campagne milanesi è l'abbazia di Morimondo, situata vicino ad Abbiategrasso, all'interno del suggestivo parco del Ticino. Questo tratto è il più lungo dell’itinerario, più di 25 km dall'abbazia di Mirasole, ma la pedalata è piacevole e immersa nella campagna lombarda, tra paesaggi verdi e tranquilli. Si attraversano piccoli borghi e si costeggiano campi coltivati, fino a raggiungere il borgo medievale di Morimondo, ancora oggi conservato perfettamente.
Fondata nel XII secolo dai monaci cistercensi, l’abbazia di Morimondo si distinse subito come centro promotore della bonifica delle terre paludose che circondavano l'area. Oggi, l’abbazia si presenta come uno splendido esempio di architettura monastica cistercense, costruita interamente in mattoni d’argilla, prodotti dai monaci stessi nelle fornaci che avevano realizzato per l’edificazione del complesso. Questa scelta, dettata dalla mancanza di cave di pietra nella zona, rispecchia il rigore e la povertà tipici dell'ordine cistercense, che prediligeva materiali semplici e locali.
L’abbazia colpisce per la sua elegante semplicità e grandiosità, con la chiesa abbaziale che domina il borgo circostante, il luogo ideale per concludere la giornata con una piacevole passeggiata tra le vie e i sentieri che costeggiano il fiume Ticino.

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