Salta il menu
Idea Viaggio
Lazio. Tivoli, la Tuscia romana e Viterbo

La serie televisiva “I Medici” da Tivoli a Viterbo

Tipologia
Percorso in auto
Durata
4 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Un segreto del successo della serie televisiva anglo-italianaI Medici”, andata in onda dal 2016 al 2019 per un totale di 3 stagioni e 24 episodi, consiste nell’avvincente trama di alleanze e intrighi, cadute e ascese con cui la famiglia di banchieri fiorentini riesce, di generazione in generazione, a contrastare il potere consolidato dell’aristocrazia e della Chiesa, guadagnando sempre più ascendente.

Un’altra ragione del successo della serie sono senza dubbio gli scenari che fanno da sfondo alle vicende narrate e che sono quasi tutti autentici scorci delle nostre città. Solo di rado, infatti, la produzione è ricorsa a ricostruzioni in studio preferendo quasi sempre avvalersi di location vere, e senza badare a spese: sono decine e decine le località che hanno ospitato la troupe e ancora di più sono i palazzi, le chiese e i parchi monumentali coinvolti almeno in una scena.

Questa incredibile ricchezza di ambienti attinge innanzitutto, com’è logico aspettarsi, ai paesaggi e alle località toscane: diverse riprese sono state effettuate a Firenze, assai riconoscibile anche senza la cupola del Brunelleschi, che nella prima stagione è ancora in costruzione. Altre scene sono ambientate a Castelfiorentino, Montepulciano, Pienza, Pistoia, San Quirico d'Orcia, Volterra, Bagno Vignoni.

Però, con la licenza poetica tipica del cinema, che scompone e ricompone i luoghi reali dando vita a mondi immaginari, anche molte località laziali sono state arruolate nella serie televisiva, e non solo per rappresentare scenari romani e vaticani ma anche per scorci e interni toscani e medicei.

In particolare la serie televisiva ha sfruttato le bellezze senza tempo di Tivoli, quelle classiche di Villa Adriana e quelle rinascimentali di Villa d’Este. E poi ha pescato a piene mani negli scorci e nei palazzi aristocratici della Tuscia romana, fra la costa tirrenica e Viterbo. Il castello di Bracciano è una location ricorrente in tutte e tre le stagioni ma scenari di rilievo sono anche il castello di Santa Severa, il magnifico palazzo Farnese di Caprarola e il castello di Rota sui monti della Tolfa.   

Giorno 1

Tivoli

Tivoli

Emblema dell’armonico intreccio fra bellezza classica e natura che ne fece tappa d’eccellenza del Grand Tour, la cittadina alle pendici dei monti Tiburtini è una presenza assidua nella serie televisiva de I Medici”. Compare già nel primo episodio della prima stagione quando Villa Adriana fa da suggestiva ambientazione notturna all’incontro fra Cosimo e Donatello.

Nel primo episodio della seconda stagione ci si sposta a Villa d’Este: è infatti fra gli affreschi trompe-l’œil del Salone della Fontana che Lorenzo il Magnifico, Poliziano e Sandro Botticelli passano la notte a discutere d’arte, fede e filosofia.

Nella terza stagione è un’ambientazione ricorrente la chiesa di S. Pietro alla Carità, situata fra la tenuta di Villa d’Este, sulla quale affaccia l’abside della chiesa, e il borgo sul quale prospetta la semplice facciata romanica. Nella fiction la chiesa presta gli interni al convento di S. Marco di Firenze, quartier generale di Savonarola, dove fu eletto priore il 16 maggio del 1491 e dove fu catturato la sera dell’8 aprile del 1498. La chiesa di S. Pietro alla Carità e la sua massiccia torre campanaria sono riconoscibili in alcune scene in cui Savonarola arringa la folla, mentre i fatidici incontri fra Lorenzo e il Savonarola, ambientati nella penombra del suo solenne interno a tre navate, sono l’occasione per ammirarne il bellissimo pavimento cosmatesco.

Giorno 2

Bracciano e dintorni

Bracciano e dintorni

Le cittadine della campagna romana, storicamente frequentate e abbellite da alti prelati e funzionari vaticani, sono l’ideale per fare le veci delle ambientazioni romane dell’epoca. Ne è un esempio il castello Orsini Odescalchi di Bracciano che ricorre di frequente nella serie televisiva, utilizzato alla stregua di uno studio cinematografico vero e proprio per ambientarvi molti luoghi diversi: dalle stanze di Giovanni di Bicci de’ Medici, interpretato da Dustin Hoffman, al castello napoletano di Ferdinando I dove il Magnifico propone un’alleanza tra Firenze e Napoli,  dalla Fortezza di Sarzana al Banco dei Medici, da Volterra a Firenze di notte, solo per menzionarne alcune.

A una ventina di chilometri da Bracciano, alle pendici dei monti della Tolfa, anche il remoto castello di Rota, immerso nel verde e nella bruma, è stato utilizzato come set nella prima stagione per ambientarvi l’accampamento di Francesco Sforza visitato da Contessina de’ Bardi e i luoghi in cui Lorenzo insegue e cattura il mercenario Ferzetti.

Un’altra manciata di chilometri e si raggiunge il Tirreno dove troneggia il castello di Santa Severa, vera e propria icona del litorale tra Fregene e Civitavecchia, che nell’arco delle tre stagioni compare in più di un’occasione a dispetto della sua estrema riconoscibilità.

Giorno 3

Caprarola

Caprarola

Diversi anacronismi accompagnano l’utilizzo nella fiction medicea del maestoso palazzo Farnese di Caprarola, a cominciare dal fatto che il palazzo venne costruito dal Vignola un secolo dopo i fatti narrati. Ciò nonostante il palazzo è un’efficace ambientazione di diverse scene vaticane: è per esempio nel suo magnifico loggiato affrescato che sfilano i porporati durante il conclave del primo episodio. Ed è anche lo scenario della terza stagione nel quale viene firmato il trattato di Bagnolo, che nella fiction risolve la guerra antimedicea ma che nella realtà sancì la fine della guerra del sale tra Ferrara e Venezia.

Un secondo set della delle serie è stato allestito nel parco del palazzo, intorno alla palazzina di caccia, nota anche come Casina del Piacere e fatta costruire nella seconda metà del ‘500 dal cardinale Alessandro Farnese. Nella serie la palazzina di caccia diventa la Tenuta di Montelupo, villa nella campagna pistoiese dove Lorenzo spedisce la moglie Clarice, i figli Piero e Giovanni e gli altri famigliari per metterli al riparo dall’epidemia di peste che ha travolto Firenze.

Giorno 4

Viterbo

Viterbo

È bastato rimuovere le insegne dei negozi e spargere un po’ di paglia sulle strade del quartiere San Pellegrino per ottenere dall’intatto centro storico di Viterbo un perfetto set quattrocentesco. Da sempre frequentato da papi e alti prelati, nel ‘200 il piccolo capoluogo del Lazio fece addirittura le veci del Vaticano ed è a quegli anni che si deve, per lo più, l’impostazione della sua piazza centrale intitolata a san Lorenzo, abbondantemente utilizzata nella serie televisiva e ben riconoscibile grazie alla caratteristica loggia delle Benedizioni del Palazzo dei Papi che, come nella realtà storica, anche nella finzione ha assolto alle funzioni del Palazzo Apostolico del Vaticano. Anche la vicina cattedrale di S. Lorenzo è stata monopolizzata dalle riprese per una scena particolarmente importante: quella del primo episodio della prima stagione nel quale il protetto dei Medici Baldassarre Cossa viene incoronato pontefice.

Alle porte di Viterbo, nella frazione Bagnaia, un’altra reggia è stata sfruttata nella serie televisiva: i giardini della cinquecentesca Villa Lante sono il teatro delle abilità diplomatiche di Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo il Magnifico, che convince il cardinale Orsini a dare la nipote Clarice in sposa a Lorenzo.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.