Rovigo e il Museo dei Grandi Fiumi
Lungo il primo tratto dell’itinerario, noto come Via dell’Archeologia, si pedala anziché navigare. Partite dal porticciolo di Rovigo o dall’attracco di Bosaro sul Canalbianco per raggiungere in bicicletta il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo che racconta la storia di questo territorio legato ai corsi d’acqua. A Rovigo non perdete il monastero olivetano di San Bartolomeo con i suoi bellissimi chiostri.
Adria, che ha dato il nome al mare
Se avete ancora voglia di pedalare dopo aver ripreso a navigare, sostate a Lama Polesine e percorrete la Ciclovia di San Beda prima di tornare in barca per dirigervi verso Adria, la città che ha dato il nome dal mare Adriatico. Fu un centro etrusco, greco e romano e potete visitare il museo archeologico che racconta la lunga storia di questo luogo.
Le ville di Fratta Polesine
Dall’attracco di Bosaro, raggiungerete, navigando, il Pizzon di Fratta Polesine per percorrere l’itinerario Tra Ville e Castelli. Prima di salpare però innamoratevi del castello di Arquà Polesine, edificato nel XII secolo e ricostruito dagli Estensi nel Quattrocento. È raggiungibile in bicicletta e conserva splendidi affreschi. Non perdetevi la Stanza delle Virtù e la Stanza di Fetonte. Riprendete la navigazione fino al Mulino Pizzon per visitare la cinquecentesca Villa Badoer, una delle ville palladiane di questa zona. Nelle barchesse è ospitato il museo archeologico. Poco distante si trova anche Villa Grimani-Molin-Avezzù. Navigando per un altro breve tratto arriverete a Ca’ Bernarda con un bellissimo parco dove fare un picnic e da cui partire in bici per una visita alle Antiche Distillerie Mantovani.
Trecenta e la Via delle Acque
Da Pizzon di Fratta Polesine ripartite lungo la Via delle Acque facendo rotta verso Canda per visitare Villa Nani Mocenigo costruita nel 1580 da Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio. Proseguite verso Bagnolo di Po e fermatevi al Parco Vallalta per godervi una pausa pranzo nel verde. Poi riprendete la navigazione fino a Trecenta. Da qui, tramite ciclabile, potete raggiungere i “gorghi”. Sono specchi d’acqua su un antico alveo del Po, oggi aree umide protette dove sostano numerosi uccelli. Il laghetto più famoso è il Gorgo della Sposa.
Le informazioni sono state fornite da Viaggio Italiano