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Cicloturismo
Itinerario di 3 tappe a Verona

Sulle orme del Giro d’Italia 2022: Verona

Tipologia
Percorso in bici
Durata
1 giorno
Numero Tappe
3
Difficoltà
Medio

Shakespeare, che ha immortalato l’amore tra Romeo e Giulietta, disse che non esiste mondo fuor dalle mura della città. Esiste, invece, ma per questo itinerario seguiamo il suo consiglio: pedaliamo qui, tra glorie romane e splendori rinascimentali.

Sulle anse dell’Adige

Verona? A guardare dall’alto questo capoluogo di provincia dal cuore medievale, un dettaglio cattura l’attenzione: la tortuosa serpentina formata dal fiume Adige, che ha modellato nei secoli il centro storico. L’abitato si trova ai margini settentrionali della Pianura Veneto-Friulana (che fa parte della Pianura Padana, la più estesa d’Italia), dove dal Cinquecento si coltiva il riso (il vialone nano veronese è una specialità della cucina locale), mentre le colline a Nord sono il regno dei vigneti e del loro prodotto più prestigioso: l’Amarone della Valpolicella. Sempre a Nord, e al confine con la provincia di Trento, si trova il Parco Naturale Regionale della Lessinia, un altopiano prealpino di oltre 100 chilometri quadrati, ricoperti da prati, pascoli e boschi di carpino, faggio e abete rosso. 

In bicicletta a Verona

Pedalare a Verona, città inserita nella World Heritage List dall’Unesco, circondati da opere romane, su strade medievali, all’ombra di palazzi del Rinascimento. Perché questo non è solo un breve tracciato cicloturistico che riprende la tappa finale del Giro d’Italia 2022, ma anche un viaggio nei duemila anni di storia di questo luogo. I cui segni sono ovunque: nelle piazze maestose, nei ponti dai parapetti merlati, nei tesori d’arte e, certo, anche nella storia tra Romeo e Giuletta. Love is in the air, dunque. Ma anche tanto altro. 

Giorno 1

Castel San Pietro

giro d italia 21 verona

Prima di montare in sella, il consiglio è di gettare uno sguardo panoramico sulla città. Dimenticate per un attimo la bicicletta, dunque, e prendete la funicolare che vi porta alla caserma-fortezza di Castel San Pietro, costruita dagli Austriaci nel 1856 a Nord del centro storico. Tra l’altro è proprio in questa direzione che punta la prima parte del tracciato, che dalla Fiera sorpassa l’Adige e poi attacca ad arrampicare verso le Torricelle Massimiliane, quattro fortificazioni collinari che si raggiungono dopo una salita di 4,5 chilometri, con pendenze del 5 per cento. Un piccolo sforzo, che sembra fatto apposta per lasciarvi nelle gambe le energie necessarie a fare i turisti. 

Casa di Giulietta

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Dopo la discesa, la seconda parte del percorso entra nel centro storico. Il primo indirizzo da segnare sul taccuino di viaggio, a due passi dalla maestosa Piazza delle Erbe, è via Cappello, dove si trova Casa Capuleti. Si tratta di un palazzo-torre medievale del Duecento, a lungo dimora della famiglia Cappello: da qui la leggenda secondi cui si trattasse dell’abitazione di Giuletta, l’eroina shakesperiana. La facciata interna ricoperta da mattoni è meravigliosa, così come il portale gotico e le finestre trilobate, ma è il celebre balconcino l’altare verso il quale pregano i cuori infranti di tutto il mondo. Che voi lo siate o meno, è una visita obbligata. Ma c’è tanto altro da vedere nei dintorni. Per esempio il Ponte Pietra, la prima costruzione realizzata dai Romani quando arrivarono in città, nel primo secolo a.C. E ancora, a Palazzo Pompei, sul Lungadige di Porta Vittoria, il Museo di Storia Naturale, dove sono custoditi una serie di fossili che provengono dal giacimento di Bolca, quando in questo territorio c’erano isole e lagune. Infine, le Arche Scaligere, un complesso funerario in stile gotico che apparteneva alla dinastia degli Scaligeri, costruito per ospitare le tombe dei suoi rappresentanti più illustri. 

Arena di Verona

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Il finale di questo percorso non può che essere nel luogo simbolo di Verona, l’Arena. Costruito nel I secolo d.C. per contenere gli spettacoli dei gladiatori, nel passato questo anfiteatro aveva un valore geopolitico: fu edificato qui a conferma della posizione cruciale del luogo. Dal 1913, l’anno della prima edizione della Aida, è uno dei templi mondiali della lirica. E se le architetture di epoca romana vi fanno sobbalzare il cuore, non fermatevi qui. La Basilica di San Zeno, che al suo interno custodisce la Pala di San Zeno, opera di Andrea Mantegna, è una delle più belle chiese romaniche del nostro Paese. Mentre dall’altra parte dell’Adige, c’è il Teatro Romano (uno dei meglio conservati dell’Italia settentrionale) con il Museo Archeologico annesso. Realizzato anch’esso nel primo secolo d.C., era un complesso enorme, che andava dalla riva del fiume alla collina.

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