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Idea Viaggio
Dalla Toscana alla Puglia

Le location di Six Underground in Italia, da Firenze a Taranto

Tipologia
Percorso in auto
Durata
10 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

“Six Underground” è un film del 2019 di Michael Bay, regista tra l'altro di “Indipendence Day” e della saga dei Transformers, in cui il giovane miliardario idealista Ryan Reynolds, già protagonista di “Deadpool”, si finge morto e assolda una squadra di sicari per eliminare quelli che lui considera i peggiori cattivi del pianeta: dittatori, narcotrafficanti, mercanti d’armi. “Nessuno salverà il mondo, ma noi possiamo renderlo un posto meno schifoso", dice a un cecchino statunitense che vuole arruolare nella sua squadra. Come lui, gli uomini che accettano di seguirlo dovranno inscenare la propria morte, rinunciare alla propria identità e al proprio nome e diventeranno un numero, i 6 “sepolti” del titolo.

Film d’azione ricco di inseguimenti, sparatorie e una certa dose di ironia, con un budget stellare (si è parlato di 170 milioni di dollari), “Six Underground” porta i suoi protagonisti a compiere rocambolesche missioni in giro per il globo. Proprio il nostro Paese è protagonista di 2 lunghe sequenze mozzafiato, una all’inizio del film, ambientata a Firenze, e una alla fine, a Taranto (che però “interpreta” un’immaginaria città del Medio Oriente). Entrano in scena anche Siena e Roma, in cui sono state girate alcune riprese che nella finzione sono però ricondotte ancora una volta a Firenze. 

Chiese rinascimentali, musei di fama mondiale, ponti spettacolari hanno fatto da sfondo ad alcune sequenze mozzafiato: alcuni li avrete senz’altro riconosciuti, altri sono meno celebri, altri ancora… non sono dove racconta il film, ma altrove. 

Questo itinerario ripercorrerà tutti i luoghi italiani in cui è stato girato “Six Underground”. 

 

Firenze, il Duomo e le vie del centro storico

Firenze, il Duomo e le vie del centro storico

La prima missione del gruppo, raccontata in un flashback, vede un lungo inseguimento per le strade del centro storico di Firenze con 4 dei protagonisti a bordo di un’Alfa Romeo verde fluo. L’auto sfreccia a tutta velocità fra le strette vie cittadine, finché a una rotonda rischia di investire prima una donna con un bimbo in braccio e poi 2 cani. Per aumentare il pathos, la scena è in slow motion ed è stata girata in piazza S. Trinità: al centro della piazza sorge la colonna della Giustizia. Sulla piazza si affacciano diversi palazzi storici, uno dei quali ospita il Museo Ferragamo, uno dei nomi più noti del “Made in Italy” nel campo delle calzature.

Una delle scene più iconiche è quando uno dei 6 (Numero 4, Skywalker nell’originale, l'Acrobata in italiano) scende correndo dalla cupola della cattedrale di S. Maria del Fiore, capolavoro del gotico rinascimentale, dimostrando tutte le sue doti di parkour. Quella di S. Maria del Fiore è la cupola in muratura più grande del mondo (54 metri di diametro) e meritava una consacrazione cinematografica. 

 

Firenze, la Galleria degli Uffizi e il Lungarno

Firenze, la Galleria degli Uffizi e il Lungarno

Il lungarno è la strada che costeggia il fiume che attraversa Firenze, l’Arno, ed è teatro di un’altra scena ricca di adrenalina: il duello ad alta velocità fra l’Alfa Romeo che trasporta i protagonisti e un killer in moto che li insegue. Questo inseguimento è stato girato in un tratto porticato, il lungarno Anna Maria Luisa de Medici, che da Ponte Vecchio porta alla Galleria degli Uffizi, il più importante museo di Firenze. Proprio sopra questo tratto porticato passa il Corridoio vasariano, un percorso sopraelevato segreto tra i palazzi del centro storico realizzato nel ‘500 che permetteva ai Medici, all’epoca signori di Firenze, di spostarsi in modo sicuro e senza essere visti.

Il gruppo cerca poi di sfuggire agli inseguitori nascondendosi sotto una torre: è la Torre di Porta S. Niccolò, sempre sul Lungarno, ai piedi di piazzale Michelangelo, uno dei punti panoramici più famosi di Firenze.

L’inseguimento prosegue fra sparatorie e incidenti spettacolari fino alla Galleria degli Uffizi, con l’auto che sfonda una porta ed entra letteralmente nel museo per seminare un elicottero, devastando una sala affrescata piena di sedie e distruggendo una scultura. C’è perfino tempo per una battuta davanti al David di Michelangelo. 

La sala affrescata in realtà non si trova all’interno degli Uffizi ma è il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, sempre a Firenze. La scena è stata ovviamente girata in uno studio che riproduceva la sala e nessuna opera d’arte è stata danneggiata.

Firenze per finta: le scene girate a Siena e a Roma

Firenze per finta: le scene girate a Siena e a Roma

La lunga sequenza (quasi 20 minuti) ambientata a Firenze presenta anche 2 scene, una brevissima e l’altra più lunga, girate in due location sempre italiane, ma che con Firenze hanno ben poco a che vedere.

Durante l’inseguimento, mentre cerca di recuperare Numero 4 che salta da un tetto all’altro, l’Alfa Romeo verde fluo gira per una via laterale e finisce in una grande piazza che molti avranno riconosciuto: è piazza del Campo a Siena, quella che ospita il famosissimo Palio. Conoscendo lo spiccato campanilismo dei toscani, possiamo immaginare la reazione dei senesi nel vedere la loro piazza più importante “trasferita” nell’eterna rivale Firenze.

L’altra scena è quella in cui si conclude l’inseguimento, in quello che sembra un parcheggio multipiano abbandonato. Si tratta della Città dello Sport realizzata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava nel quartiere di Tor Vergata a Roma. Se siete appassionati di archeologia industriale merita senz’altro una visita, se invece siete più interessati alla Roma antica vi consigliamo una tappa al vicino Parco degli Acquedotti sull’Appia Antica.

Il Castello Aragonese e il ponte girevole di Taranto

Il Castello Aragonese e il ponte girevole di Taranto

Per ritrovare l’Italia bisogna aspettare la fine del film, quando c’è la resa dei conti con il dittatore dell’immaginario Stato del Turgistan e il suo gigantesco yacht ormeggiato davanti al castello dell’immaginaria capitale di Tyros.

Per “interpretare” gran parte delle scene di Tyros è stata scelta la Città Vecchia di Taranto, in Puglia: l’imponente Castello più volte inquadrato è quello aragonese, affacciato sul golfo di Taranto, e Io yacht di Kismet è ormeggiato nel canale accanto, che unisce il Mar Piccolo, un bacino interno noto fin dai tempi antichi per l’allevamento delle cozze, e il Mar Grande, a sua volta parte del Mar Ionio. 

Diverse scene, in particolare quella in cui si vedono i manifestanti sfilare in strada contro il dittatore incuranti della polizia del regime, sono state girate su corso Due Mari. Si vede distintamente uno dei protagonisti, Numero 3, il Killer, camminare sul ponte di S. Francesco di Paola, unico al mondo per il suo meccanismo girevole. 

Approfittate del fatto che il centro storico è piccolo e si gira facilmente a piedi: una volta superato il ponte girevole vi ritroverete in piazza Maria Immacolata, una piazzetta ortogonale ricca di edifici di diverse epoche. Poi, visitate anche la cattedrale romanica di S. Cataldo, fra le più antiche del Sud Italia (fu fondata nel X secolo), e soprattutto il MarTa, Museo archeologico nazionale di Taranto, ricco di preziosi reperti relativi alla Magna Grecia, l’epoca in cui gran parte del sud Italia fu colonizzato dalla Grecia a partire dall’VIII secolo a.C.

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