Ostuni, la Città Bianca
Il percorso parte da Ostuni, la Città Bianca. Si trova a metà strada fra l’Alto Salento e la Valle dell’Itria, punteggiata da paesini intonacati a calce e caratteristici trulli sparsi per le campagne, con il tetto spesso decorato da simboli misteriosi e affascinanti. Furono costruiti per evitare le tasse imposte da una legge del Regno di Napoli su ogni nuovo villaggio. I trulli apparivano edifici temporanei che si potevano demolire facilmente. Prima di lasciare Ostuni, ammirate gli scorci pittoreschi che regalano i suoi vicoli, le ripide scalinate, cortili e piazzette su cui si aprono balconi fioriti e botteghe artigiane. Voglia di uno spuntino prima di proseguire? Assaggiate la focaccia ostunese.
Cisternino, un borgo da leccarsi i baffi
Dirigetevi dunque verso Cisternino attraverso la campagna colorata dal bianco dei muretti a secco e dal rosso della terra. Il percorso è leggermente in salita ma molto piacevole. Cisternino è uno dei Borghi più Belli d’Italia e ha un delizioso centro storico tutto vicoli, corti e archi. Fermatevi su Piazza Vittorio Emanuele, o Piazza dell’Orologio, per assaporare una granita. A Cisternino vale la pena fermarsi anche a pranzo per assaggiare orecchiette al sugo, friselle con pomodori e olio extravergine di oliva e gnummareddi.
Locorotondo, i gerani ai balconi
Circa 10 chilometri dopo Cisternino, lungo una via che sale e scende dolcemente tra gli ulivi, arriverete a un altro imperdibile borgo, Locorotondo. Osservate le tradizionali abitazioni cummerse, con il tetto spiovente di forma aguzza. Il centro storico si sviluppa su una pianta circolare ad anelli concentrici. Perdetevi tra i vicoletti colorati dai gerani sui balconi.
Alberobello e i suoi trulli Patrimonio UNESCO
Il percorso finisce ad Alberobello, Patrimonio UNESCO dal 1996 grazie ai suoi 1500 trulli. La maggior parte di queste particolari case a cono si trova nel Rione Monte. Ad Alberobello vedrete anche il trullo più antico della Puglia. È il trullo Marziolla e risale alla seconda metà del Cinquecento. Sorge tra vigneti, querce, mandorli e macchia mediterranea, vegetazione tipica della Valle dell’Itria.