Canolo-Gerace-Canolo
Arrivati nel cuore dell’Aspromonte proprio non si può mancare la visita a uno dei paesi più identitari della Calabria, tra i Borghi più belli d’Italia, Gerace. Per arrivarci, da Canolo Nuova (900 m), occorre imboccare la SP1 Gioia Tauro-Locri e lasciarsi trasportare in una discesa che in soli 15 Km conduce a 400 m slm, offrendo scorci magnifici e paesaggi che nel volgere di pochi minuti virano dalla folta pineta dello Zomaro alla macchia mediterranea battuta dal sole che risente della vicinissima Locride.
Il centro storico di Gerace cattura lo sguardo con le sue chiese, i palazzi, le piazze, le ampie vedute sulla valle e le coste dello Jonio. Completata la visita, si può tornare a Canolo mediante la stessa SP1, oppure si può preferire un suggestivo percorso ad anello che, sebbene un po’ più faticoso, offre numerosi motivi di interesse. Da Gerace si procede in direzione di Agnana Calabra, si costeggia il Santuario basiliano della Madonna di Prestarona, e da qui si raggiunge in salita Canolo vecchia, al Km 27, godendo del meraviglioso spettacolo delle creste dolomitiche che sovrastano il paese, tra i Geositi del Parco nazionale dell’Aspromonte di maggior pregio geologico e naturalistico. Da qui si prosegue verso contrada Malvinti per poi approdare a Canolo Nuova al Km 35,4.
Canolo-Gambarie
l percorso parte dal bivio di Canolo, all’altezza del Passo del Mercante (942 m). Da qui la Ciclovia svolta in direzione dello Zomaro, a circa 1000 m di quota, dove si trova il Centro visite e Museo botanico che racconta le meraviglie della flora e della fauna del Parco dell’Aspromonte. Proseguendo verso Gambarie si raggiunge Passo Cancello (946 m) e dopo alcuni lievi saliscendi, Villaggio Moleti immerso tra faggi e abeti secolari. Da qui la Ciclovia procede sulla SP36 incrociando la strada che conduce alle cascate di Mundu e Galasia, tra Villagio Trepitò e Molochio, e affronta un lungo tratto in salita che al Km 18,4 raggiunge i Piani dello Zilastro (1061 m), punto di confluenza del Sentiero Italia, attraversando magnifiche pinete e radure delimitate da felci giganti. Al Km 22,8 la Ciclovia approda all’incrocio per l’ex Sanatorio di Zervò (1152 m), oggi ostello e casa di accoglienza. Superata la Chiesetta della Madonna della Salute, dal Km 34 si percorrono chilometri immersi in una pineta avvolgente e solitaria in cui si incontra Pietra Salva, uno dei massi ciclopici che connotano il Geosito dell’Aspromonte, in un paesaggio che ad est, in direzione di San Luca, custodisce altri giganteschi monoliti come Pietra Cappa, non lontano dalla faggeta vetusta di Valle Infernale. Dopo continui saliscendi in quota, toccati i 1378 m, si discende sulla SP3 e superato il bivio di Sant’Eufemia, ci si trova in prossimità del Parco con il Cippo e il Mausoleo di Garibaldi, oramai prossimi a Gambarie (1324 m), la rinomata località sciistica dell’Aspromonte che affaccia su Reggio Calabria, che si raggiunge dopo un’ultima lieve asperità al Km 56,8.