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Natura
Itinerario sulla Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria: dai tramonti sullo Stretto alla pesca del pesce spada, passando per il miraggio di Fata Morgana.

Tour della Costa Viola in Calabria

Tipologia
Percorso in auto
Durata
4 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

L'ultimo tratto meridionale della Calabria tirrenica, in provincia di Reggio Calabria, è conosciuto come Costa Viola per via di un'alga particolare che, soprattutto al tramonto, tinge di sfumature violacee la superficie dell'acqua, regalando uno spettacolo senza precedenti. Luogo magico, attraversato da miti e leggende (Scilla e Cariddi, Colapesce, ecc.), la Costa Viola è il tratto di mare che affaccia sullo Stretto di Messina, là dove si verifica il cosiddetto "Effetto Morgana", dal nome della fata ammaliatrice. In cosa consiste? Nei giorni più limpidi, la sponda della Calabria e quella della Sicilia si specchiano così nitidamente sulla superficie del mare che sembrano toccarsi. Le località della Costa Viola calabrese sono storicamente votate alla pesca del pesce spada e dei tonni, attività antichissima legata a riti, canti e scaramanzie che da sempre affascinano artisti e cineasti, come il regista Vittorio De Seta che la documentò in un filmato dal titolo Lu tempu di li pisci spata (1954). Da qui ci si imbarca per la Sicilia e le Isole Eolie a bordo di aliscafi e traghetti (porto di Villa San Giovanni e Reggio Calabria), oppure si può fare tappa nei porti turistici minori, come quello di Palmi, durante un bel giro della Calabria in barca a vela.

Palmi

Palmi

Prima tappa dell'itinerario lungo la Costa Viola è la cittadina di Palmi, che diede i natali allo scrittore e intellettuale Leonida Repaci. La Casa della Cultura a lui intitolata è un luogo imperdibile. All'interno sono inglobati un Antiquarium con reperti provenienti dal Parco Archeologico Nazionale dei Tauriani, la Pinacoteca, la Gipsoteca e il Museo Francesco Cilea, dedicato al famoso compositore palmese. Nel museo trova posto anche un'area che espone alcune reliquie e oggetti sacri che illustrano l'evento più sentito a Palmi: la festa della Madonna della Lettera, l'ultima domenica di agosto, in occasione della quale si svolge la processione della Varia di Palmi, il più importante Patrimonio Immateriale UNESCO della regione. Mutuata dalla vicina città di Messina nel 1582, rappresenta l’Assunzione di Maria in cielo attraverso centinaia di figuranti. Sospesa in cima alla struttura si trova la cosiddetta Animella, una bambina che rappresenta la Madonna. Legati alla struttura, gli altri bambini rappresentano gli angeli, mentre ai piedi del carro si posizionano gli apostoli e, infine, i portatori.
Chi visita Palmi in estate può apprezzare alcune tra le spiagge più belle della Costa Viola, come la Marinella, la Spiaggia della Tonnara e la caratteristica Spiaggia dell'Ulivarella, dove un ulivo secolare si staglia, solitario, in cima a uno scoglio.
Il punto panoramico con vista su tutta la Costa Viola? Il monte Sant'Elia, dove sorge il monumento delle Tre Croci.

Seminara

Seminara

La tappa successiva dell'itinerario in Costa Viola ci porta a Seminara, conosciuta come città della Ceramica. Questo titolo richiama l'antica produzione artigianale che ha reso la città famosa in tutto il mondo. Le ceramiche artistiche di Seminara sono manufatti preziosi, la cui tecnica di realizzazione si tramanda di padre in figlio sin dal '700. Ancora oggi le botteghe di ceramisti che si possono visitare per le vie del centro offrono uno spaccato importante della tradizione locale, oltre che un coloratissimo colpo d'occhio su vasi, piatti, recipienti, mascheroni, forme animali e vegetali apotropaiche, che portano fortuna e scacciano il malocchio. Dopo un giro per le botteghe artigiane, visitiamo il Monastero dei Santi Elia e Filarete, splendido esempio di architettura bizantina in Calabria, dove i monaci praticano ancora il rito greco-ortodosso. La chicca di questo tratto di Costa Viola? La spiaggia di Cala Janculla, un autentico paradiso naturalistico per chi ama abbandonarsi al relax della sabbia fine incastonata tra gli scogli e alle immersioni in un mare color smeraldo.

Bagnara Calabra

Bagnara Calabra

Città natale delle "sorelle Bertè", Loredana e Mia Martini, cui è dedicato un monumento all'ingresso del paese, Bagnara Calabra è la città della Costa Viola che più di tutte è legata alla pesca del pesce spada.
Non a caso, il simbolo della cittadina è la tipica "bagnarota", omaggio alle donne del posto, lavoratrici instancabili che sin dall'antichità mantengono la famiglia commerciando il pesce spada e il sale lungo la Costa Viola. La bagnarota, in abiti tradizionali, tiene in equilibrio sulla testa la caratteristica cesta carica di mercanzia, dalla quale fuoriesce la "spada" tagliente del pesce.   
Gustare il pesce spada da queste parti è un "must", ma non è l'unica tipicità del posto. L'eccellenza è il Torrone di Bagnara IGP, ottenuto dalla lavorazione di zucchero, mandorle tostate, miele, albume d’uovo, cacao amaro, oli essenziali e spezie in polvere.
Cosa vedere a Bagnara? Dal centro storico ci si inerpica fino al colle di Marturano attraverso l'omonimo sentiero da trekking. Sulla sommità sorge il Castello Ruffo, che offre un panorama mozzafiato su tutta la Costa Viola. Da visitare, la Chiesa del Carmine e la Torre Aragonese di Capo Rocchi (XV secolo), sul lungomare. 

Scilla

Scilla

Anche detta la "Piccola Venezia del Sud", Scilla offre ai suoi visitatori la magia del pittoresco borgo di pescatori di Chianalea, uno dei gioielli imperdibili della Costa Viola.

Chianalea di Scilla è la frazione marina del borgo dove le antiche case dei pescatori sono letteralmente costruite sull'acqua e attraversate dal mare tra un vicolo e l'altro. Le originali palafitte di ormeggio sono state trasformate in rinomati ristoranti di pesce, che servono le specialità locali a base di pesce spada e ricci di mare.

Se invece desideri fare una nuotata e godere lo splendido panorama che, dal basso, consente di ammirare il borgo e il castello in tutto il loro splendore, allora puoi piantare il tuo ombrellone alla Marina Grande, l'ampia spiaggia libera in ciottoli che guarda allo Stretto e all'intera Costa Viola.

Salendo al borgo, in posizione panoramica, merita una visita il bellissimo Castello Ruffo, uno dei castelli calabresi meglio conservati e visitabile all'interno. Una passeggiata consente di ammirare le chiese e il belvedere di Piazza San Rocco, al centro della quale sorge la Statua di Scilla (o Sirenetta), simbolo artistico del borgo.

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