Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Una collezione preziosissima che documenta arti, usi e costumi della Magna Grecia, cioè l’area mediterranea della penisola italiana che fu anticamente colonizzata dai Greci a partire dall’VIII secolo a.C. Il museo era stato istituito già nel 1882, ma la sede attuale fu costruita appositamente su progetto di Marcello Piacentini negli anni precedenti la seconda guerra mondiale.
Le raccolte di archeologia subacquea sono di interesse eccezionale, per i relitti di una nave naufragata vicino a quella che è oggi Villa San Giovanni tra il V e il IV secolo a.C. – fra cui vasellame di bordo, il cosiddetto Ritratto di filosofo in bronzo e un’altra testa maschile detta di Basilea – ma soprattutto per i due notissimi Bronzi di Riace, raro e perfetto esempio di scultura greca in bronzo del quinto secolo a.C.
Altre sezioni espongono quanto è tornato alla luce nelle aree archeologiche di Lokroi Epizephyrii (Locri), come vasi a figure nere e rosse, specchi in bronzo, statuette, maschere, la trabeazione di un tempio, oltre ai ritrovamenti nelle necropoli e nelle antiche zone sacre di Rhegion (Reggio), Metauros (Gioia Tauro), Medma (Rosarno), Laos (Marcellina, nei pressi di Santa Maria del Cedro), Caulonia (Monasterace Marina) e Crimisa (Cirò).
Nelle sale dedicate alla preistoria, dal Paleolitico alla prima età del Ferro, sono esposte ceramiche, strumenti in ossidiana e oggetti in bronzo come fibule e bracciali. Infine, vi sono anche collezioni di arte bizantina, medievale e moderna, come alcuni elementi architettonici provenienti dall’abbazia di S. Maria di Terreti.