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Enogastronomia
Itinerario in Calabria

Alla scoperta dell’Alto Ionio Cosentino: tra profumi di agrumi e liquirizia

Tipologia
Percorso in auto
Durata
1 giorno
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

La Calabria nasconde angoli ricchi di suggestione, come l’area dell’Alto Ionio Cosentino, tra i luoghi della regione assolutamente da scoprire. Qui, il territorio unisce il fascino della natura selvaggia ad antichi resti archeologici. In più, gode di un particolare microclima, che consente la coltivazione di prodotti unici, dal riso alla liquirizia, passando per il limone e le clementine a marchio IGP. 

Ecco una proposta per vivere un itinerario di 4 tappe alla scoperta dei sapori e dei profumi di questa terra.

 

Rocca Imperiale: il borgo dei limoni IGP

Rocca Imperiale: il borgo dei limoni IGP

Iniziamo il nostro viaggio da Rocca Imperiale, borgo medievale e porta d’ingresso della Calabria. La località si inerpica su una collina, popolata da una serie di case e dominata dalla fortezza che ha dato il nome al paese. Il Castello Svevo di Rocca Imperiale è la prima meraviglia architettonica che vale la pena visitare: costruito nel 1221, è scelto come set cinematografico dal regista Pupi Avati.

Il periodo ideale per visitare Rocca Imperiale è agosto, grazie a un festival letterario che ogni estate arricchisce il borgo con una maiolica su cui è riportata la poesia vincitrice, affissa alle pareti di un’abitazione. Un’altra ricchezza del luogo è lo splendido mare, ad appena 4 chilometri dal centro storico: 7 chilometri di spiaggia, animati da ciottoli e scogli. Infine, il vero protagonista, il limone IGP, famoso in tutto il mondo e in grado di rendere la vostra tappa una piacevole sosta in un regno profumatissimo.

Roseto Capo Spulico: il castello affacciato sullo Ionio

Roseto Capo Spulico: il castello affacciato sullo Ionio

Continuando l’itinerario lungo la costa, dopo 20km di strada litorale, si raggiunge Roseto Capo Spulico. Colonia della Magna Grecia e, all’epoca, città satellite di Sibari, deriva il suo nome dall’antica e fiorente produzione di rose, i cui petali adornavano i letti delle principesse sibarite.

A lasciare senza fiato è il Castrum Petrae Roseti, il Castello Federiciano, sfiorato da un mare cristallino Bandiera Blu e da una spiaggia di ciottoli bianchi. L’edificio in pietra, tra le fortificazioni più grandi della Calabria, ha origini normanne ed è stato ricostruito per volere di Federico II. Di grande suggestione lo Scoglio dell’Incudine, simbolo della località, peculiare pietra a forma di fungo, che fronteggia il castello dal mare.

Terranova da Sibari: tra reperti archeologici e profumo di agrumi

Terranova da Sibari: tra reperti archeologici e profumo di agrumi

Il percorso prosegue lungo un litorale di spiagge dorate, candidi ciottoli e acque di un blu intenso, fino a raggiungere, dopo circa un’ora d’auto, Terranova da Sibari, area immersa nella riserva naturalistica della Foce del Crati. Il sito è ricco di scavi archeologici, che testimoniano un passato glorioso, un’epoca in cui Sibari regnava in Magna Grecia. È possibile visitare i reperti nel Parco Archeologico di Sibari e nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide.

Spazio anche al gusto con il riso di Sibari, dalle qualità organolettiche uniche, utilizzato soprattutto nella preparazione di minestre, timballi, arancine e dolci. Concedetevi, infine, un’immersione nei profumi e nei sapori delle Clementine di Calabria IGP, coltivate nella pianura di Sibari, da assaggiare al naturale o nella declinazione dei sorbetti, succhi e marmellate.

Rossano: la patria della liquirizia

Rossano: la patria della liquirizia

Concludiamo il nostro itinerario con un'ultima tappa, che da Corigliano Calabro si spinge fino a Rossano

Il primo dei due borghi si raggiunge, in circa mezz’ora d’auto, dopo aver superato una serie di laghi artificiali, e accoglie i visitatori con il Castello Ducale, fortezza perfettamente conservata nel tempo, nonostante risalga all’XI secolo. Visitare gli interni della struttura è d’obbligo, per i variopinti affreschi delle sale e per le sculture che ospita. Non sono da meno gli edifici religiosi di Corigliano, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio di Padova, del XV secolo, e la cinquecentesca Chiesa di San Francesco da Paola.

È tempo di fare gli ultimi 20 chilometri per raggiungere la meta finale del nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie dell’Alto Ionio Cosentino: Rossano Calabro, incastonata tra i monti della Sila e la costa ionica. La località è la patria della liquirizia, celebrata anche nel Museo a essa dedicato, che con la varietà “Cordara” ha ottenuto la certificazione DOP. Ma Rossano custodisce anche il Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto del Nuovo Testamento su una pergamena color porpora, vero e proprio tesoro storico, artistico e religioso, conservato nel Museo Diocesano di Arte Sacra della città. Infine, visitate le due costruzioni bizantine della Chiesa della Panaghia e quella di San Marco Evangelista, per un incantevole salto indietro nel tempo.

 

Contenuto redatto con le informazioni fornite dal Partner Regione Calabria

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