Girifalco
La prima tappa, che parte da Girifalco (446 m) e segna l'ingresso della Ciclovia nelle Preserre catanzaresi, ci permette di raggiungere, in soli 5,5 Km, il Parco del Covello (815 m), il Monte posto al centro dell'Istmo, per rigenerarci in un luogo magnifico. Fino al Km 11, dove si tocca il punto più alto della tappa a 880 m di quota, l'ascesa è abbastanza impegnativa. Da qui inizia una ripida discesa che, superato il bivio per Polia, conduce al Lago Angitola, per poi indirizzarsi verso Chiaravalle sulla SP145. Dopo pochi Chilometri si arriva a Cenadi, piccolo borgo che conta poco più di 500 anime, e proseguendo in discesa per altri due Km si approda a San Vito sullo Jonio (400 m), il paese noto per l'antica coltivazione del gelso e per la produzione di pipe in radica, tradizione che condivide con Brognaturo. Con continui saliscendi, superato San Vito, il percorso prosegue fino a Chiaravalle Centrale (525 m) lungo un territorio contrassegnato da orti, frutteti e colline coltivate. Una lieve ascesa tra noccioleti e faggete, conduce fino a Torre di Ruggiero, borgo che prende nome dal suo fondatore: Ruggiero I il Normanno. Lasciato il centro abitato e attraversando le campagne di Cardinale, nota per la produzione delle nocciole, si giunge alle pendici del Monte Pietre Bianche (818 m). Il verde ondeggiare delle prime felci annunciano il Parco delle Serre. Superate Simbario e Spadola ci dirigiamo verso Serra San Bruno (798 m), il paese noto per la magnifica Certosa di Santo Stefano, che si raggiunge al Km 46 costeggiando il Fiume Ancinale.
Una variante della Ciclovia dei Parchi ci conduce sul Lago Angitola, Oasi WWF con un paesaggio davvero magnifico: al Km 12 del percorso che da Girifalco porta a Serra San Bruno occorre svoltare in direzione di Polia, all'altezza del Passo Fossa del Lupo. Dopo il primo chilometro di salita con pendenze che sfiorano il 10%, si apre una lunga discesa che, passando in località Tre Croci, con un ampio panorama sulla valle del Lago giunge alle porte di Polia. L’itinerario procede verso Monterosso, dove ha sede il Museo della Civiltà contadina e artigiana della Calabria, per poi imboccare la SP47 in direzione del Lago Angitola che si raggiunge al Km 27; un suggestivo percorso ciclopedonale rende la visita alla Riserva, distante soltanto 5 Km dalle spiagge di Pizzo Calabro, una esperienza unica. Una leggera pedalata in salita per 14 Km porta a S. Nicola da Crissa (518 m), che per il suo magnifico panorama sulle coste tirreniche viene definito il "balcone delle Calabrie", per poi riprendere la sua ascesa verso Torre di Ruggiero (590 m) che incontra al Km 56.
Serra San Bruno
Un percorso di circa due ore parte da Serra San Bruno per arrivare al Vivaio “Rosarella” e, costeggiando il recinto del vivaio, raggiunge l'entrata del bosco Archiforo, contrassegnato da una tabella informativa. Da qui il cammino inizia a inerpicarsi tra faggi e abeti maestosi seguendo il percorso molto suggestivo del torrente.
Il percorso, che si dipana lungo la foresta segnato da staccionate e passerelle, conduce alla scoperta di una piccola cascata, di un ponte e in prossimità di una fonte dove è possibile rifornirsi di acqua e ammirare il rifacimento di una carbonaia.
Il cammino riprende in salita affrontando un tratto impegnativo che conduce a “Pietra del Signore” una maestosa pietra granitica affiorante.
Una strada interpoderale, posta alle spalle della Pietra, collega alla ex SS 110 presso il bivio per Arena sulla piana di Ninfo. Il percorso continua lungo una strada sterrata completamente in discesa che conduce al vivaio “Rosarella” in circa 40 minuti. Dallo spiazzo antistante l'entrata al vivaio, dove vi è un'accogliente area pic-nic, si può far ritorno a Serra San Bruno.