Canal Grande
Colonna portante della città, il Canal Grande è un fil bleu anche nel film di Florian Henckel von Donnersmarck: numerosi sono i palazzi storici utilizzati come location e altrettante le vedute panoramiche delle due rive, culminanti nelle riprese aeree sulle cupole perfettamente emisferiche della basilica di S. Maria della Salute e sulla vicina punta della Dogana.
Una presenza costante nel corso del film è il ponte di Rialto che si staglia candido come punto di fuga di molte inquadrature. A pochi colpi di remi dal ponte, anche la pescheria di Rialto con il mercato ortofrutticolo è protagonista della concitata scena in cui Johnny Depp, con indosso un pigiama a righe, si tuffa dal terrazzo della loggia fra le bancarelle di arance prima di ruzzolare addosso a un carabiniere interpretato da un serissimo Nino Frassica.
Affacciano sul canale anche il palazzo Pisani Moretta e il Fondaco dei Turchi. Il primo presta gli esterni e una camera all’Hotel Danieli, dove i due protagonisti alloggiano (anche la vista dal balcone non è la stessa che si avrebbe dall’Hotel Danieli, dal momento che il ponte di Rialto non è per nulla visibile da Piazza S. Marco, dove si trova realmente l’hotel). Il Fondaco dei Turchi viene romanticamente illuminato per l’elegante ballo in notturna cui Angelina Jolie si reca invitata dal misterioso Alexander Pearce. Come un cameo degno di una celebrità, compare nel film anche il palazzo Venier dei Leoni, sede della prestigiosa Collezione Peggy Guggenheim: sulla sua terrazza è allestito, infatti, il ristorante dove Johnny Depp e Angelina Jolie cenano insieme.
Piazza S. Marco
È l’unica piazza di Venezia perché le altre sono chiamate semplicemente “campi”, ed è un complesso monumentale di mirabile armonia e opulenza che il regista sfrutta in molteplici modi nel corso del suo film. Spettacolari sono innanzitutto le vedute aeree del bacino lagunare di S. Marco, con la camera che ruota intorno al campanile e, accanto, le cinque cupole della basilica di S. Marco.
Con una ripresa frontale da terra, la piazza incornicia poi la scena in cui Johnny Depp, elegantissimo in smoking bianco e nero, si accende una sigaretta e avanza ad ampie falcate con le arcate del palazzo Ducale a sinistra e l’isola di S. Giorgio Maggiore sullo sfondo. E gli spettatori cominciano a sospettare che il goffo insegnante di matematica Frank Tupelo non sia chi dice di essere.
Anche la Libreria Sansoviniana, di fronte al Palazzo Ducale, compare nel film: è in alcune sale della storica biblioteca che è ambientato, infatti, il commissariato di Polizia dove il colonnello Lombardi, interpretato da Christian De Sica, ascolta il racconto avventuroso di Frank Tupelo.
Gravita intorno alla piazza anche l’Hotel Danieli dove sono ospiti Angelina Jolie e Johnny Depp. Dello storico albergo a cinque stelle, sito nel trecentesco palazzo Dandolo in Riva degli Schiavoni, il film non utilizza gli esterni ma solo l’interno che valorizza con una lenta panoramica a salire dell’atrio centrale in stile moresco.
Intorno al campo S. Francesco
Nel film di Florian Henckel von Donnersmarck questo piccolo campo poco noto ai più presta le sue atmosfere rarefatte a una fascinosa sequenza, che ricorda quasi un polar francese d’antan: si tratta della scena in cui il colonnello Lombardi, impersonato da un ambiguo Christian De Sica col bavero rialzato, tradisce il malcapitato Frank Tupelo. Le ombre della sera, la nebbia che sale dall’acqua del canale e le colonne bicolori dalle quali i gangster russi emergono a sorpresa come da una quinta teatrale creano effetti speciali di grande efficacia.
Superando il colonnato, non compare nel film ma vale la visita la bella chiesa rinascimentale di S. Francesco della Vigna, affiancata dal convento di pertinenza che racchiude un appezzamento di terreno coltivato a vigneto, cui si deve il nome della chiesa.
A 500 metri dal campo S. Francesco si incontra un’altra location cruciale: l’Arsenale, che nel film è la sede dell’Interpol dove Angelina Jolie si reca per incontrare l’ispettore di Scotland Yard John Acheson, impersonato da Paul Bettany. Con le sue atmosfere stranianti e quasi metafisiche, l’Arsenale di Venezia è stato più volte utilizzato dal cinema, da “Senso” (1955) di Luchino Visconti a “Spider-Man: Far from Home” (2019) di Jon Watts.
Cannaregio
Il sestiere a nord del Canal Grande è il più popoloso della città, punto di riferimento per la vita notturna grazie alla quantità di bacari e osterie che punteggiano le sue fondamenta. Lungo le fondamenta del Cannaregio si sviluppa anche l’inseguimento mozzafiato in motoscafo che costituisce una delle scene cult di “The Tourist”. I canali avvolti nella bruma notturna lungo cui Angelina Jolie e Johnny Depp cercano di seminare gli agguerriti gangster russi sono il rio della Sensa e il rio della Madonna dell’Orto che percorrono il sestiere da ovest a est.
La corsa termina in prossimità della chiesa dell’Abbazia della Misericordia, la cui facciata marmorea rischiara le acque plumbee del rio della Sensa. Alla chiesa, oggi sconsacrata e sede espositiva della Biennale, fa capo un’altra location cruciale del film. A pochi passi sono stati girati, infatti, gli interni della festa da ballo nel salone al pianterreno della Scuola Nuova di S. Maria della Misericordia: si riconoscono in particolare le due file di colonne corinzie poggianti su alti basamenti.