Quinto di Treviso-Valle Agredo
Si parte da Quinto di Treviso lungo le sponde del Sile, e poco dopo ecco il primo stop praticamente obbligato: non si può non ammirare l’antico mulino di Cervara. Si torna di nuovo in sella per imboccare il tratto di strada che porta a Badoere di Morgano. Da qui, seguite una piccola deviazione per arrivare fino a una piazza che vi incanterà per il numero di botteghe e case degli artigiani che vi si affacciano. Si ricomincia a pedalare lungo un sentiero ombreggiato da robinie, aceri e querce, fino ad arrivare nel cuore della Valle Agredo, tra campi e limpidi corsi d’acqua. Ecco, finalmente, Camposampiero: lo riconoscerete dalle due torri medievali, dai palazzi veneziani porticati e dai preziosi santuari antoniani.
Camposampiero-Piazzola sul Brenta-Vicenza
Riprendendo la Treviso-Ostiglia vi capiterà di interrompere il percorso più e più volte: non preoccupatevi, è il bello di questa ciclabile, che offre la possibilità di visitare paesaggi che sembrano rubati a un quadro impressionista facendo brevi deviazioni. Provate quella verso S. Giustina in Colle e S. Giorgio delle Pertiche, seguendo il corso sinuoso del fiume Tergola. Foto di rito e sosta relax ed è già tempo di proseguire in direzione delle Terre del Brenta. A Pieve di Curtarolo la pista cambia: dalla campagna si torna sul nuovo ponte ciclabile per attraversare il fiume Brenta, in direzione Vicenza. Dopo Campodoro, Grisignano di Zocco, celebre per l’antica Fiera di fine estate. Lasciati i Colli Euganei si pedala in direzione dei Colli Berici, un gruppo collinare pittoresco e noto per l’assenza di cime. Prima di Vicenza, si attraversa Longare, dove il percorso ciclabile è stato ricavato sul solco di un’altra ex ferrovia. Ecco: vedete il campanile del Santuario di Monte Berico, la villa palladiana La Rotonda e l’Arco delle Scalette? Siete arrivati a Vicenza, l’ultima tappa.