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Enogastronomia

Enotour in Piemonte

Tipologia
Percorso in auto
Durata
3 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Castelli fiabeschi incastonati nelle verdi colline delle Langhe e del Monferrato, il Piemonte custodisce alcuni dei paesaggi enologici più suggestivi della Penisola e non solo. Una tradizione gastronomica davvero invidiabile, l’elegante Torino, i paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale del Gran Paradiso, i borghi medievali di Alba ed Asti: sono solo alcuni degli incantevoli scenari che questa regione ha da offrire. Un territorio dalla forte personalità come i suoi prodotti d’eccellenza da conoscere durante le degustazioni guidate e non solo. Visite in barricaia e in distilleria, pic-nic tra i filari, laboratori sensoriali, vinoterapia, verticali di vecchie annate, percorsi di caccia al tesoro alla ricerca dei tartufi, corsi di cucina e tante altre attività da vivere insieme alle cantine del Movimento Turismo del Vino.

Le Langhe, patrimonio vitivinicolo e paesaggistico del Piemonte

Le Langhe, patrimonio vitivinicolo e paesaggistico del Piemonte

Un mosaico di colline, ai piedi delle Alpi liguri, che cambiano continuamente colore e forma in ogni stagione, percorse da distese di vigneti, noccioleti e borghi antichi che custodiscono autentiche eccellenze enogastronomiche.

Siamo nelle Langhe, un territorio che rimane impresso nella mente e nel palato, patria del Nebbiolo e dei suoi due volti. Parliamo del Barolo Docg, “il re dei vini e il vino dei re”, un vino che non si dimentica con il suo ricco ventaglio di sentori: dalla violetta, alla confettura, fino al tabacco, e ancora note di cuoio con l’evoluzione e talvolta accenni di menta. Da uve Nebbiolo in purezza, il Barolo è un signore raffinato, a dir poco complesso, che arriva fino a 62 mesi di affinamento in legno nella versione Riserva, assumendo sfumature diverse in base alle diverse sottozone: più robusti e con tannini ben definiti a Monforte d’Alba, più morbidi ed eleganti a la Morra e più longevi a Serralunga d’Alba. Se il Barolo caratterizza i territori a sud di Alba, il Barbaresco Docg, il fratello più piccolo, per periodo di affinamento ma non per importanza, è il centro della produzione dei comuni più a nord. Stesso vitigno ma un’anima diversa: terreni tendenzialmente più sabbiosi e un clima più mite che favorisce la maturazione precoce delle uve donando vini più morbidi, di maggiore enfasi sulle note fruttate e floreali.

Alba è indubbiamente la patria dei grandi rossi del Piemonte, ma anche di ricette della tradizione, tra cui gli agnolotti del plin e prodotti d’eccellenza come le nocciole e il tartufo bianco, da conoscere attraverso i percorsi di ricerca simulata organizzati dalle cantine MTV della zona. Un’esperienza affascinante ed educativa, adatta sia ai grandi che ai più piccoli, è la ricerca di tartufi nei boschi, per imparare divertendosi a contatto con la natura e in compagnia degli esperti cercatori. Una esperienza da concludere con un assaggio delle ricette della tradizione, arricchite dai tartufi locali, in abbinamento ai vini dell’azienda. Ma i tesori enologici della Langhe non finiscono qui: c’è anche il Dolcetto, uva della tradizione piemontese, raccontata nelle denominazioni Dogliani Docg, dove esprime tutta la sua fruttuosità con note di lampone e amarena, e nel Dolcetto Diano d’Alba Docg, più robusto e persistente pur mantenendo la tipica freschezza del vitigno, entrambi da scoprire durante le degustazioni o direttamente con un assaggio dalla botte.

Tra i castelli, i sentieri nascosti e i vini del Roero

 Tra i castelli, i sentieri nascosti e i vini del Roero

Di fronte alle Langhe danzano le colline del Roero, un altro centro dell’enologia piemontese che ha come attore principale il Nebbiolo che qui si mostra con una spiccata vena floreale e un’acidità vivace, tutt’altra personalità rispetto ai rossi delle Langhe. Nel bianco invece entra in gioco l’Arneis, vitigno autoctono riscoperto a partire dagli anni ‘70, una piccola gemma della regione che dà vini freschi e minerali, con note di acacia e lievi tocchi di erbe aromatiche per un sorso fine e complesso.

Il Roero Docg è una denominazione affascinante come il suo territorio, con i suggestivi canyon naturali del sentiero delle Rocche, un’oasi naturalistica di rara bellezza. Ma il Roero è anche terra di leggende e magnifici castelli, come quello di Monticello d’Alba e di Guarene con i suoi giardini all’italiana, nonché di affascinanti borghi come Bra.

Una destinazione imperdibile per gli amanti della buona tavola sono i pranzi e le cene con il vignaiolo all’interno dei ristoranti delle cantine MTV, per un’esperienza a tavola di alto livello tra ricette tipiche, materie prime del territorio e tecniche di cucina più raffinate. 

Tutte le nuances del Monferrato

Tutte le nuances del Monferrato

L’itinerario prosegue lungo la sponda destra del Tanaro, dove si estendono le dolci colline del Monferrato, punteggiate da castelli e numerosi borghi come Canelli e Nizza che custodiscono i vigneti di Barbera. Primo vitigno del Piemonte per superficie vitata che qui, tra i suoli argillosi e calcarei del Monferrato, dà il meglio di sé con la denominazione Barbera del Monferrato, Docg nella versione Superiore. Un vino fruttato con note di spezie, dai tannini morbidi, particolarmente fresco nonostante una notevole struttura.

Un’altra espressione interessante di questo vitigno è il Nizza Docg, denominazione recente nata per valorizzare questo cru di 18 comuni particolarmente rappresentativo della Barbera. Ma pensare al Piemonte come un territorio solo di vini rossi è riduttivo e il Monferrato ne è la prova. In provincia di Alessandria, nell’estremo angolo sud orientale della regione dove l’Appennino e le pianure del Po s'incontrano, il Cortese, antico vitigno autoctono, ha un legame indissolubile con questo territorio espresso dal Gavi DOCG. Un vino dai delicati profumi di fiori bianchi, mela verde e note minerali, che conquista con la sua eleganza al palato e un retrogusto ammandorlato nel finale. Un vino ricco di fascino tanto quanto il borgo di Gavi e la sua fortezza medievale che domina la campagna circostante.

Insieme ai produttori del Movimento Turismo del Vino potrai approfondire tutte le caratteristiche dei grandi vini della regione e realizzare inoltre etichette personalizzate nei laboratori creativi organizzati nelle cantine, per esprimere tutta la tua fantasia e realizzare un regalo unico e personale.

Esplorando l'anima effervescente di Asti

Esplorando l'anima effervescente di Asti

Giallo paglierino, aromaticità e un’armonica combinazione tra morbidezza e freschezza: questo il profilo del Moscato d’Asti Docg, un vino frizzante, ottenuto da una fermentazione interrotta che permette di conservare lo zucchero residuo naturale dell’uva. All’olfatto sprigiona intensi profumi di pesca e fior d’arancio mentre al palato è fresco e delicato con una decisa dolcezza bilanciata da una piacevole acidità. Ma questa terra è anche la culla dell’Asti Spumante Docg che rende l’Astigiano un territorio dalla duplice anima effervescente. Il protagonista rimane sempre il Moscato Bianco ma con un perlage più persistente e vellutato, dato dal pieno compimento della fermentazione.

Asti non è nota solo per i suoi vini, ma anche per essere una città d’arte con numerose torri medievali e testimonianze della Roma Antica. Per vivere al meglio ogni affascinante angolo del Piemonte non può mancare una degustazione guidata in abbinamento ai prodotti tipici della zona, accompagnata da un intrattenimento di musica classica o, per i più piccoli, seguita da una passeggiata all’interno delle fattorie didattiche. Queste e tante altre le iniziative ideate dai produttori del Movimento Turismo del Vino da vivere in una o più giornate, soggiornando all’interno delle cantine, all’insegna di un’esperienza unica, coinvolgente e adatta a tutti i gusti e a tutte le età.

Per scoprire le cantine del Movimento Turismo del Vino Piemonte vai su: https://movimentoturismovino.it/categorie/regioni/piemonte/

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