Ameno
Il borgo di Ameno si trova in provincia di Novara, a brevissima distanza dalle sponde orientali del Lago d'Orta, in una posizione elevata che concede piacevoli scorci panoramici sulla rigogliosa natura circostante.
L'abitato è composto da basse palazzine che si affacciano sugli stretti vicoli, e che donano al paese la sua atmosfera intima e rilassata. Non stupisce quindi che il territorio sia da secoli un luogo di villeggiatura, tanto che la potente famiglia piemontese dei Tornielli fece costruire qui una propria residenza estiva. Palazzo Tornielli si trova nel centro del borgo, e oggi ospita il Museo Tornielli in cui è possibile ammirare la collezione permanente di opere d'arte moderna realizzate appositamente per le sale del palazzo, oltre a numerose mostre ed esposizioni temporanee. Uscendo da Palazzo Tornielli potrete visitare l'affascinante Parco Neogotico. Il parco era un tempo accessibile solo dal palazzo nobiliare, ma è stato reso pubblico nel 1920. Al suo interno oltre ad alberi secolari e aiuole di piante aromatiche locali potrete perdervi tra affascinanti architetture neogotiche.
Gli amanti del trekking saranno felici di sapere che dal centro di Ameno partono ben 4 percorsi ad anello che attraversano la natura ed i borghi che circondano il paese, tra cui l'Area naturale protetta del Monte Mesma. I 4 cammini formano il "Quadrifoglio di Ameno", comprendono tratti di diversa difficoltà e sono in larghissima parte percorribili anche in mountain bike o a cavallo. L'Anello Indaco ospita un percorso didattico realizzato in collaborazione con il WWF, in cui è possibile conoscere meglio la flora e la fauna locali.
Al termine della vostra immersione nella natura riprendete l'auto e uscite dall'abitato imboccando viale Armando Diaz, seguendo le indicazioni in meno di 10 minuti raggiungerete la vostra prossima tappa: Orta San Giulio.
Orta San Giulio
Orta San Giulio è la principale località della riviera orientale del Lago d'Orta. Il borgo antico sorge nella parte meridionale di una penisola sormontata dal Sacro Monte, un promontorio boscoso che per il suo contesto naturale, la sua posizione panoramica e il gran numero di pregevoli opere architettoniche sacre è un Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il caratteristico centro storico è percorso da stradine acciottolate e pavimentate su cui si affacciano il giallo tenue delle palazzine e il brusio di negozi e ristoranti, ed è pervaso da un'atmosfera di antica eleganza. La bellezza autentica del borgo è uno dei motivi per cui Orta San Giulio è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Dopo aver parcheggiato l'auto iniziate a esplorare il borgo da piazza Motta, il salotto cittadino che si affaccia direttamente sul lago e sull'affascinante Isola di San Giulio. A chiudere il lato nord della piazza è il cinquecentesco Palazzo della Comunità o "Palazzotto".
Dopo aver esplorato il centro storico incamminatevi lungo via Gemelli fino a raggiungere il cimitero, dove ha inizio il percorso verso il Sacro Monte. Nel bosco della Riserva Speciale del Sacro Monte di Orta potrete ammirare le numerose cappelle risalenti a diversi periodi storici, presidiate dal convento dei frati minori costruito alla fine del ‘600. Rientrati in piazza Motta potrete imbarcarvi verso l'Isola di S. Giulio, approfittando del servizio di trasporto pubblico attivo da marzo a ottobre.
A causa della sua posizione strategica al centro del Lago d'Orta, in epoca medievale l'Isola di San Giulio fu al centro di contese territoriali e quindi fortificata. Quando nel XIII secolo il territorio passò nelle mani del vescovato di Novara si procedette a ricostruire l’antica basilica di S. Giulio, che era stata fortemente danneggiata negli anni. La chiesa subì numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi: mentre l’impianto strutturale resta riconoscibilmente romanico, gli interni sono testimoni evidenti degli interventi avvenuti nei diversi periodi storici. Prima di tornare sulla terraferma, concedetevi una passeggiata sulla "via del silenzio", il breve percorso ad anello che attraversa la piccola isola passando dall'abbazia benedettina Mater Ecclesiæ e tra gli eleganti portoni delle ville.
Salutate Orta S. Giulio e riprendete l'auto in direzione nord, lungo la SP 229. La strada panoramica lambisce la riva del lago, e vi porterà in circa 15 minuti alla vostra prossima tappa: Omegna.
Omegna
Omegna è il centro abitato più importante del Cusio. La cittadina di ragguardevoli dimensioni abbraccia tutta la costa settentrionale del Lago d'Orta, di forma arcuata e interrotta al vertice dal torrente Nigoglia. Il torrente scorre verso nord e porta le acque del lago nello Strona, per poi farle confluire nel Toce e quindi nel Lago Maggiore.
La cittadina è nota per aver dato nel 1920 i natali a Gianni Rodari, giornalista e scrittore dall'inesauribile fantasia che con le sue pubblicazioni per ragazzi ha divertito ed educato intere generazioni.
Iniziate l'esplorazione con una rilassante passeggiata sul lungolago Buozzi, per poi attraversare il Nigoglia sul Largo Cobianchi e accedere a piazza XXIV Aprile, su cui si affaccia l'ampio porticato del palazzo comunale. Da qui imboccate via Manfredi fino a incontrare il Museo Rodari. Il Museo è parte del Parco della Fantasia Gianni Rodari, un parco letterario distribuito nell'intero territorio comunale. All'interno del museo troverete tutte le informazioni sul parco e la mappa per poter conoscere meglio l'autore e le sue opere mentre visitate Omegna. Tra i luoghi più significativi spiccano i Giardini della Torta in Cielo e la panchina gigante o "Cadregone", entrambi in posizione elevata da cui si aprono ampi panorami su Omegna e il Lago d'Orta.
Terminata la visita al museo procedete su via Carrobbio fino a raggiungere piazza Beltrami e la Chiesa Madre di S. Ambrogio. La chiesa fu costruita intorno all'anno 1000, per poi essere rimaneggiata più volte. I diversi interventi portarono l'edificio a inglobare l'alto campanile, che appare quasi sproporzionato rispetto alla semplice facciata romanica in pietra, ornata da un elegante porticato ottocentesco. L'aspetto esteriore richiama quello di una rustica chiesa di montagna, in netto contrasto con lo splendore degli interni barocchi.
Dalla piazza potrete percorrere via Speri fino a raggiungere la vicina Porta Romana, ultima superstite delle mura medievali cittadine.
Quando sarete pronti, lasciate Omegna con la vostra auto imboccando via Vallestrona. Come suggerisce il nome della strada, la vostra prossima tappa è il comune sparso di Valstrona.
Valstrona
Valstrona è un comune sparso, nato nel XX secolo dall’unione di diversi comuni della Valle Strona. La valle alpina si trova a breve distanza dal Lago d’Orta in direzione nordovest, e prende il nome dal torrente che dal Monte Capezzone scivola verso Omegna.
La sede amministrativa di Valstrona si trova nel borgo di Strona, mentre gli altri borghi che compongono il comune sono i vicini Luzzogno, Inuggio, Fornero, Forno, Sambughetto e Campello Monti.
Il comune occupa un territorio di grandissima bellezza e valore naturalistico, contraddistinto da fitte aree boschive e altipiani panoramici, in parte compreso nel Parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona. Le occasioni per trekking e passeggiate nella natura sono dunque innumerevoli, e potrete trovare il percorso più adatto a voi visitando il sito web del comune di Valstrona o nei centri visita del Parco, che si trovano però nella vicina Valsesia.
Tutti i borghi che compongono Valstrona hanno una propria storia e meritano una visita; tuttavia, tra i luoghi più interessanti potrete visitare il Santuario della Madonna della Colletta e il borgo di Campello Monti. Il Santuario della Madonna della Colletta si trova in posizione elevata nella parte nord del borgo di Luzzogno, e può essere raggiunto con una breve passeggiata lungo la strada acciottolata di via Coletta. Al termine della strada si apre il sagrato della piccola chiesa contadina, un vero e proprio balcone panoramico da cui ammirare il caratteristico borgo e il paesaggio alpino circostante. Ogni 3 anni il santuario è al centro di una colorita celebrazione settembrina in tributo alla Beata Vergine, durante la quale l’intero borgo si anima e viene vestito a festa dai cittadini. La celebrazione culmina con una processione a lume di candela che dal paese sale verso il santuario, a sua volta illuminato dal fuoco dei falò. I prossimi festeggiamenti si terranno nel 2025.
Il piccolo borgo di Campello Monti fu fondato dai Walser, discendenti degli Alemanni che nel XII secolo valicarono le alpi per stabilirsi nelle valli piemontesi e valdostane. In paese è ancora ben viva la lingua titsch di ceppo germanico.
Terminata la vostra immersione nei boschi della Valle Strona riprendete l’auto per tornare a Omegna, e da lì imboccate via Tiro a Segno, proseguendo in direzione sud fino a lasciarvi la cittadina alle spalle lungo via Beltrami. In pochi minuti arriverete nel borgo di Quarna Sotto, la vostra ultima tappa nel Cusio.
Quarna Sotto
Quarna Sotto è un piccolo borgo del Cusio, adagiato su un altopiano circondato da boschi e alpeggi. In linea d’aria il Lago d’Orta è molto vicino, per godere di un bellissimo panorama sullo specchio d’acqua potrete intraprendere la Passeggiata Belvedere, un semplice percorso ad anello che da via Meneveri vi porterà sulla sommità del promontorio boscoso a sud est del paese.
A passeggiata conclusa, percorrete via Roma per imbattervi nel Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a Fiato, in cui conoscerete meglio la storia di Quarna Sotto e la sua tradizionale produzione di strumenti musicali, che portò il paese a essere conosciuto in tutto il mondo a metà del XIX secolo. Uscendo dal museo potrete perdervi tra le stradine acciottolate del centro storico, che si snodano tra le mura, i cortili e i giardinetti delle basse abitazioni, fino a raggiungere via del Saliente. Percorrendo la strada incontrerete sulla vostra destra l’Ecomuseo Mulino delle Batíne, un antico mulino ad acqua restaurato alla fine degli Anni ’90 in cui grandi e piccini possono conoscere la storia e gli antichi mestieri del territorio. L’ecomuseo organizza attività didattiche ed è aperto da luglio a settembre nei fine settimana e su prenotazione.
Proseguendo lungo via del Saliente arriverete all’Oratorio del Saliente, il secondo edificio sacro del paese costruito per volere dei cittadini di Quarna nel XVII secolo. La struttura a navata unica fu ampliata alla fine del ‘700 per poter ospitare il gran numero di fedeli che si raccoglievano in preghiera anche dai paesi vicini. L’ingresso avviene attraverso un alto porticato a 4 colonne, mentre gli spazi interni sono pregevolmente ornati e furono affrescati nel XIX secolo dal pittore valsesiano Giovanni Avondo.
Il vostro itinerario nei dintorni del Lago d’Orta si conclude nella placida atmosfera di Quarna Sotto, ma ricordate che il Cusio ha in serbo per voi moltissimi altri tesori storici e naturali che aspettano solo di essere scoperti.