Si chiama Sant’Angelo Le Fratte ma è famoso con il soprannome di “paese delle cantine”, che qui sono ricavate direttamente nella roccia. In tutto il borgo se ne conta un centinaio, collegate tra loro a formare un unico percorso dove un tempo si conservavano vini, salumi e formaggi: oggi, in estate, sono lo scenario di suggestivi eventi enogastronomici. La roccia che le accoglie è quella tormentata del Carpineto, la montagna “fratta”, cioè spaccata da fenditure, che domina tutta la valle del fiume Melandro. Intorno la natura è particolarmente ricca d’acqua, rigogliosa e verdissima da sempre, ma a partire dal 1995 quest’angolo della Basilicata si è acceso anche di molti altri colori. Sono quelli dei circa 150 murales che decorano vicoli e facciate del centro storico di Sant’Angelo, comparsi inizialmente per opera di Luciano La Torre e poi anche con il contributo di altri artisti italiani e stranieri. Molti dipinti raccontano le tradizioni locali, a partire da quella vitivinicola, e spesso lo fanno con un tono poetico o fiabesco che invita a lasciar volare la fantasia. Insieme ai murales ha preso forma anche una nutrita serie di sculture, distribuite in modo da rendere ancora più belli gli scorci di questo paese dalla personalità insolita. Al fascino rurale tipico di un antico borgo d’alta collina (siamo a circa 560 metri di quota), Sant’Angelo Le Fratte aggiunge infatti qualche accento aristocratico, eredità del suo passato da sede vescovile. Per quasi 400 anni, dal XV secolo fino al 1818, qui ebbe sede “provvisoria” la diocesi di Satriano: la bella chiesa di S. Maria ad Nives, che oggi si presenta in vesti settecentesche, svolse così il ruolo di una vera cattedrale. Signorile è anche il complesso di palazzo Galasso, d’inizio ’800, divenuto sede del Comune e della Pinacoteca Civica intitolata al pittore locale Michele Antonio Saverio Cancro.
Oltre a Sant’Angelo Le Fratte nella valle del Melandro si incontrano altri paesi che regalano splendidi murales: meritano una visita anche Satriano di Lucania e Savoia di Lucania.