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Basilicata

Basilicata-Lucania: due nomi per un’unica storia da raccontare e una memoria unica da riscoprire

Due nomi per definire una terra che sa raccontare al meglio come bellezza, memoria e rispetto della cultura dei luoghi possano dare nuova vita a una regione.

3 minuti

Da terra di abbandoni, la Basilicata oggi è meta nazionale e internazionale, capace di sorprendere con la sua grande ospitalità e con esperienze inaspettate e coinvolgenti. La regione attuale è solo una parte dell’antica Lucania, i cui confini si allargavano più a occidente, ma anche il nome Basilicata ha una storia millenaria, che avrebbe origini bizantine. Comunque la vogliate chiamare, questa terra nel cuore del Sud, in pochi chilometri, è un concentrato di centri storici eccezionali, di paesaggi di mare, monti e colline, di campagne spettacolari che, con la loro varietà e intensità, vi conquisteranno. In Basilicata respirerete tradizione, per vivere in maniera distintiva quei sapori e profumi che sono un vero regalo per chi è alla ricerca di luoghi autentici.

Le campagne lucane, paesaggi di un tempo sospeso

Le campagne lucane, paesaggi di un tempo sospeso

Campagne a volte dure, altre volte fertili, ma sempre intense di sole e colore; testimoni di bellezze antiche che dal lavoro, dai ritmi e dalle fatiche della campagna hanno tratto vita, dando forma a prodotti di eccellenza, ma soprattutto a una profonda “cultura della terra”. Il carattere forte di questi luoghi è diventato fonte di ispirazione per poeti e scrittori (dal poeta latino Orazio, nato a Venosa nel 65 a.C., ad autori più recenti come Rocco Scotellaro e Carlo Levi) che descrivono paesaggi di immagini e tempi sospesi: luoghi disegnati in pagine importanti della nostra letteratura, per raccontare un’Italia che spesso si “fermava” prima di raggiungere queste parti del Sud – come in “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi: proprio a lui è dedicato un parco letterario ad Aliano, dove, nel silenzio del paesaggio lunare dei calanchi, coglierete il suo genio e l’atmosfera dei tempi difficili in cui scriveva la sua opera più famosa.

La natura che sorprende tra le cime del Vulture e dell'Appennino

La natura che sorprende tra le cime del Vulture e dell'Appennino

Il territorio lucano è tanto pregevole dal punto di vista ambientale che la Basilicata è una delle regioni più tutelate d’Italia con i suoi 2 parchi nazionali (Pollino e Val d’Agri-Lagonegrese), i 3 parchi regionali e 7 tra oasi e riserve. La metà di questo territorio è montuosa: alcune cime nel Pollino superano i 2000 m e nelle suggestive Dolomiti Lucane si alzano a circa 1500 m. Basti pensare che il capoluogo regionale, Potenza, sorge a oltre 800 m di altezza. L’Appennino lucano vi sorprenderà grazie ai suoi panorami e a esperienze di turismo montano del tutto inaspettate. Davvero unici per la loro particolarità sono il complesso del Vulture, con il monte (1326 m), i laghi, i pascoli che caratterizzano l’ambiente di questo grande vulcano spento, e l’area del Pollino che conserva rarità naturali, come il famoso quanto rude pino Loricato, di rilievo nazionale: qui troverete una rete di percorsi di grande qualità che vi permetterà di scoprire l’area protetta più grande d’Italia, che si estende tra Basilicata e Calabria. 

Una regione tra due mari, per scegliere la propria costa ideale

Una regione tra due mari, per scegliere la propria costa ideale

Due coste bagnate da due mari, con due identità che le distinguono profondamente. Quella tirrenica con Maratea è famosa per la sua bellezza selvaggia e incontaminata, che sul Tirreno non ha forse uguali – impareggiabile lo spettacolo che si aprirà ai vostri occhi salendo alla statua del Redentore, simbolo del borgo. Quella ionica è caratterizzata da spiagge morbide, immerse in ambienti generosi che racchiudono i segni di storie tra le più antiche: Metaponto, Pisticci, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella, Nova Siri. Natura, ingegno umano e tradizione si sposano nei borghi aperti sul mare e nei paesi vicini alla costa, mentre delle testimonianze della Magna Grecia troverete a Metaponto una delle espressioni più alte e spettacolari d’Italia.

Matera e l’atmosfera irripetibile dei Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Matera e l’atmosfera irripetibile dei Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Matera: un miracolo che ha trasformato in Capitale Europea della Cultura quello che era considerato un “problema nazionale”. La cultura collettiva qui ha una tale forza da essere riuscita a far comprendere la bellezza del suo passato. Perché Matera, tra le città più antiche al mondo, è bella di quell’estetica dell’arte popolare autentica, in cui le forme appaiono semplici perché umane, regalando sensazioni che vanno dritte al cuore e alla mente. Ritenuti fino a qualche decennio fa tra i luoghi più poveri, abbandonati e “primitivi” d’Italia, i Sassi sono diventati Patrimonio dell’Umanità come esempio di insediamento umano tra i più significativi al mondo. Sarete catturati dal loro straordinario valore culturale, architettonico e urbanistico, dalle soluzioni abitative tanto pure da essere modernissime, dall’atmosfera intensa e irripetibile. Impossibile non essere rapiti dalla suggestiva fusione tra natura, uomo e sacro, che si respira a pieno nelle oltre 150 chiese rupestri con i loro splendidi affreschi bizantini o nella Cripta del Peccato Originale con la sua straordinaria pittura parietale rupestre. 

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