Matera, la meravigliosa Città dei Sassi Patrimonio dell'Umanità
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Matera, gioiello raro della Basilicata, è un miracolo del tempo che si svela agli occhi del visitatore con un fascino travolgente. Visitarla è come rivivere un glorioso passato. La città lucana sembra infatti un piccolo e delizioso presepe, per questo è anche definita "la seconda Betlemme" ed è stata lo sfondo di film come Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e La Passione di Cristo di Mel Gibson.
Il simbolo della città sono i Sassi, grotte scavate dentro la montagna in cui, fino agli anni 50, viveva la popolazione poi costretta ad abbandonare quelle caratteristiche abitazioni per insediarsi in quartieri moderni.
Allora poco considerati, i Sassi di Matera sono entrati nella World Heritage List come esempio di sistema di vita millenario da preservare e tramandare ai posteri.
Matera è un mirabile esempio di equilibrio tra ambiente e vita quotidiana, sfruttamento intelligente delle risorse senza depredarle.
Storia e curiosità su Matera
La storia di Matera ha origini remote testimoniate da reperti di insediamenti che risalgono all'età paleolitica, mentre la prima ceramica del Neolitico a Matera risale circa 7500 anni prima di Cristo, quando nei villaggi si produceva vasellame in terracotta. Sorta su un villaggio preistorico trincerato, la città ha probabilmente origini greche.
Ai tempi della Magna Grecia Matera coltivò stretti rapporti con le colonie sulla costa meridionale e, in età romana, divenne un centro di passaggio ed approvvigionamento.
Fu teatro di un'importante immigrazione di monaci bizantini e benedettini che trasformarono le grotte della Gravina, una grande spaccatura carsica, in Chiese Rupestri.
Dopo l'insediamento dei Normanni in Italia, la città visse un periodo di pace seguito da carestie e terremoti. Matera fu a lungo città Regia, ma passò sotto gli Aragonesi e fu ceduta al conte Giovan Carlo Tramontano, poi ucciso dalla popolazione oppressa dalle tasse.
I materani non hanno mai avuto paura di farsi sentire: sono stati i primi del Meridione a ribellarsi all’occupazione nazista.
Nel 1952 una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi, considerati “vergogna nazionale” a causa del sovraffollamento e delle condizioni igieniche, e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono una nuova area cittadina.
Cosa vedere a Matera: 4 luoghi da non perdere
Scolpita nel tufo e così particolare da lasciare i visitatori senza parole, Matera è un percorso in cui rivivere la storia grazie ai celebri Sassi, alle numerose Chiese Rupestri, alle aree naturali incontaminate. Ecco che cosa vedere a Matera.
- Il simbolo di Matera: banale ma obbligata la prima tappa ai Sassi di Matera. Dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, l’antichissimo insediamento abitativo è stato costruito nella roccia tufacea sul fianco del vallone Gravina. I vicoli tortuosi, il dedalo di grotte, i giardini, i terrazzamenti e i cunicoli lo rendono un esempio di complesso architettonico unico nel suo genere.
- Matera e la chiesa grotta: la Cripta del Peccato Originale lascia chiunque la visiti senza parole. Si trova lungo la parete della Gravina di Picciano, poco fuori Matera, ed è una chiesa grotta magnificamente affrescata. Testimonianza tra le più importanti della pittura altomedievale dell’area mediterranea, veniva usata dai pastori come ricovero per gli animali.
- La Matera rupestre: le Chiese Rupestri di Matera vanno viste almeno una volta nella vita. Nate nell’Alto Medioevo, sono luoghi mistici scavati nella roccia sotto forme di eremi, cripte, basiliche, e santuari, sparsi nel tessuto urbanistico dei Sassi.
2 idee su cosa fare a Matera
Se vi state chiedendo che cosa fare a Matera per godere al meglio di questo luogo incantato, vi suggeriamo 2 tappe a nostro giudizio obbligate.
Prima: visitate la Casa Grotta di Vico Solitario: antica abitazione arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui è stata abitata, è l’occasione perfetta per capire come scorreva la vita nelle case scavate del Sasso Caveoso.
Seconda: la Piazzetta Pascoli di Matera, un balcone da cui godere il panorama suggestivo dei Sassi e luogo prediletto dai romantici. A sinistra del Palazzo Lanfranchi, prende nome dal poeta Giovanni Pascoli che ha iniziato la carriera di insegnante di latino e greco proprio in questa città.
Cosa mangiare a Matera: 4 specialità
La tradizione culinaria materana è caratterizzata dalla semplicità, con ingredienti poveri e genuini dal gusto travolgente.
- Cosa mangiare a Matera, se non i peperoni cruschi, peperoni dolci di Senise IGP, prima essiccati al sole e poi leggermente fritti. Un’esplosione di gusto.
- Ma anche la pignata, preparata mettendo la carne di pecora in un vaso di argilla insieme alle patate e alle verdure aromatiche, sigillando il tutto con l’impasto della pizza o del pane e cuocendo lentamente per molte ore in un forno a legna o nel camino.
- Ancora, la cialledda, che piace a grandi e piccini: fredda o calda a seconda della stagione, si prepara con il pane raffermo ammorbidito con acqua e condito con ingredienti semplici, come la cipolla e l’olio extra vergine di oliva. Senza dimenticare di assaggiare il prodotto tipico materano per eccellenza: il pane di Matera.
I luoghi insoliti di Matera
Quale posto è più adatto di Matera per andare in cerca di luoghi insoliti e segreti?
Vi imbatterete in Casa Noha, antica casa immersa nei Sassi con i soffitti a volta e i delicati intagli. Una scala esterna conduce ai cinque ambienti interni, un tempo proprietà della nobile famiglia De Noha.
Vedrete il Palombaro Lungo, grossa cisterna per la raccolta dell'acqua che si trova sotto Piazza Vittorio Veneto, uno scavo artificiale con pareti rocciose rivestite di coccio pesto. Una gita mozzafiato.
Rimarrete conquistati dal Belvedere di Murgia Timone, un punto panoramico emozionante da cui si gode di una visuale suggestiva dei Sassi di Matera.