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Cicloturismo
Basilicata

Cosa vedere nella Murgia materana in e-bike per scoprire le chiese rupestri

Un tour in e-bike nel parco della Murgia materana è l’ideale per scoprire la bellezza del territorio, punteggiato da chiese rupestri, antichi santuari, cave di tufo in uso da secoli e jazzi, i vecchi ovili.

3 minuti

Si pedala lungo sentieri usati già nel Neolitico fino a raggiungere un punto panoramico da cui abbracciare con un solo sguardo i Sassi di Matera: la vista al tramonto è impareggiabile, perché mentre il sole tinge il cielo di rosa e si accendono le luci della città, resterete estasiati dal famoso effetto presepe che si viene a creare.

Ecco il percorso ideale per innamorarvi una volta per tutte del Parco della Murgia in sella ad una e-bike.

Dai Sassi al Parco Nazionale della Murgia Materana

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Noleggiate una e-bike in centro a Matera e avventuratevi tra le stradine che collegano il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso districandovi nel labirinto di viette: un’avventura che non dimenticherete. Uscite poi dal paese per inoltrarvi lungo i percorsi del Parco Nazionale della Murgia Materana. Molti di questi sentieri sono noti all’uomo sin dal neolitico.

Il parco naturale, solcato da affascinanti gravine, è parte del Patrimonio UNESCO e si trova a due passi dai Sassi di Matera. Qui sono stati trovati numerosi reperti fossili visibili al Museo Archeologico Domenico Ridola di Matera. Un antico ovile del 1800 ospita il centro visite del parco.

Non perdete la Grotta dei Pipistrelli, frequentata già nel Paleolitico, e scoprite i villaggi neolitici di Murgia Timone, Murgecchia e Trasanello, tutti circondati da fossati difensivi scavati nella roccia. Un’abitudine che si ritrova, millenni dopo, anche nelle tradizionali masserie fortificate della zona con muri di cinta, torri e garitte.

Per secoli, l’area è stata abitata soprattutto da pastori che hanno lasciato tracce nei villaggi rupestri di San Nicola all’Ofra, Cristo la Selva e Villaggio Saraceni, tutti costruiti intorno a una chiesetta rupestre con necropoli. È presente anche uno jazzo, un ovile creato con muretti a secco intorno a grotte scavate nella roccia per ospitare le greggi.

Il Parco delle Chiese Rupestri

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Sono oltre un centinaio le chiese rupestri che costellano l’intera Murgia materana
Spesso sono nascoste dalla vegetazione o scavate lungo i fianchi scoscesi di una gravina, difficili da vedere oltre che da raggiungere.

Se ne possono però visitare tante e sono quasi sempre affrescate: la Cripta della Scaletta, la Madonna della Croce, la chiesa del Cappuccino Vecchio, quella della Madonna delle Tre Porte o la Cripta del Canarino sono tutte di facile accesso. Vi sono raffigurati quasi sempre San Vito, protettore dei contadini, e San Nicola, protettore dei pastori. Quelle che risalgono al periodo romanico sono le più imponenti. La più antica è la Cripta del Peccato Originale, con pitture del IX secolo.

Il Santuario della Palomba

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La costruzione del santuario che si vede oggi è legata a un evento miracoloso che risale al 1579. La chiesa fu costruita su una più antica chiesetta rupestre chiamata Madonna di Cava, ancora visibile nell’edificio più recente. Rimane anche un affresco medievale dedicato alla Mater Domini. Su un lato della navata si trovano sei nicchie con statue del XVI, sul lato opposto quattro nicchie affrescate.

Vicino al santuario si trova il Parco Scultura La Palomba. In una cava di tufo non più in uso, l’artista Antonio Paradiso ha creato una mostra permanente delle sue opere, ospitando poi anche opere di altri autori. Periodicamente poi si aggiungono esposizioni temporanee. 

Il Belvedere Murgia Timone

Il Belvedere Murgia Timone

Il giro si conclude sulla collina di fronte ai Sassi di Matera che offre un punto panoramico spettacolare sulla città.
Il momento perfetto per arrivarci è a fine giornata, quando si avvicina il tramonto e si accendono le prime luci delle case. Via via che appaiono anche le stelle nel cielo il paesaggio diventa fatato.
Il tour in e-bike per il Parco della Murgia regala l’opportunità di conoscere e amare il territorio della regione Basilicata e rimanere senza fiato per la sua incredibile storia millenaria.

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