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Castello di Melfi

Panoramica

Il castello normanno di Melfi, con la sua imponenza e le 10 possenti torri, delinea il profilo di Melfi. Al tempo che scorre e ai terremoti sono sopravvissuti anche il ponte in muratura, originariamente levatoio, e il fossato. Prima di essere trasformato in parte in residenza, numerosi sono stati gli interventi che hanno interessato la fortezza da quando fu eretta dai normanni. Sul nucleo più antico, risalente a Ruggero II d’Altavilla (1129), intervennero Federico II (1223-25), gli angioini (1277-84), Giovanni II Caracciolo (1456-60) e i Doria (1549-90). Questo spiega il motivo della discontinuità dell’architettura esterna, sebbene rimanga un certo fascino. Superato il ponte si riconosce immediatamente la torre dell’Orologio, pentagonale; percorrendo lo spalto in senso orario vi sono, tra le altre, la torre dei Cipressi, pentagonale e dotata di feritoie, la torre ovest, detta anche baluardo del lione (con in cima una sporgenza circolare che si narra essere stata nido dell’aquila di Federico II), l’isolata torre dei Sette Venti, la torre Angioina, l’unica ad avere accesso dagli spalti esterni, la torre del Marcangione, federiciana e la torre della Cappella gentilizia. Entrati nella cerchia di mura, ci si trova nella corte principale: sul fondo c’è palazzo Doria, residenza baronale su cui sono visibili gli elementi lapidei della rocca normanno-sveva. Sulla destra, si apre un’arcata attraverso cui si accede alla Cappella gentilizia del XVI secolo. Superato un altro cortile, ci sono due scale: una porta al Museo nazionale archeologico del Melfese Massimo Pallottino, l’altra al cortile della Cisterna su cui affaccia l’edificio della sala del Trono d’epoca angioina. 

Castello di Melfi

Via Normanni, 85025 Melfi PZ, Italia

Chiama +390972238726
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