Salta il menu
Enogastronomia
Basilicata

La regione Basilicata attraverso la pizza di Franco Pepe

3 minuti

Storia del peperone crusco e altre meraviglie della Basilicata a tavola

storia del peperone crusco

Chi ad agosto si trovasse a passare da Senise, un borgo immerso nel Parco Nazionale del Pollino, si troverebbe davanti uno spettacolo singolare e pittoresco. Brillanti e lunghe collane rosse di peperoni vengono esposte al sole per essere essiccate. Sono talmente diffuse, da fondersi con l’architettura del paese. È così che nasce il peperone crusco, ovvero croccante, una delizia lucana realizzata a partire da un prodotto molto speciale: il peperone di Senise IGP.

In questo territorio, infatti, si coltiva sin dal Seicento, quando fu portato in Europa dalle Antille e in Basilicata dagli spagnoli: qui trovò un terreno favorevole alla sua crescita, grazie alle grandi riserve di acqua e al clima mite. Oggi si coltiva in una zona estesa tra le province di Potenza e Matera, da Senise a San Giorgio Lucano, da Sant’Arcangelo a Montalbano Jonico.
A prima vista, potrebbe sembrare un peperoncino piccante, ma è solo per via delle sue piccole dimensioni, che possono arrivare a massimo 15 centimetri di lunghezza. Il colore è rosso squillante, il sapore è dolce e si distingue perché contiene poca acqua: una caratteristica che lo rende particolarmente adatto a essere essiccato.
Il Peperone di Senise può essere di tre tipi, appuntito, tronco oppure a uncino: tutti vengono piantati tra febbraio e marzo e si raccolgono ad agosto, rigorosamente a mano. 
Poi inizia il procedimento per trasformarli nei celebri peperoni cruschi. Per prima cosa vengono disposti in un luogo buio e asciutto su grandi teli di stoffa, per tre giorni, poi vengono legati insieme con ago e filo nelle caratteristiche collane che si chiamano “serte” e possono essere lunghe anche due metri. Le serte quindi vengono appese ai balconi oppure in locali aerati, dove ci sia abbastanza circolazione d’aria per permettere ai peperoni di seccarsi finché al loro interno non resti solo il 10% dell’acqua iniziale.

A questo punto per preparare i peperoni cruschi secondo la ricetta tradizionale basta prendere i peperoni di Senise essiccati, privarli dei semini e del picciolo e soffriggerli in un goccio olio extra vergine di oliva per qualche secondo, finché non si scuriscono leggermente.

Oltre i peperoni cruschi

oltre ai peperoni cruschi

I peperoni cruschi sono uno snack perfetto, ideali come antipasto o contorno ma anche come ingredienti fondamentali per molte ricette lucane, come la pasta coi peperoni cruschi o il baccalà alla lucana. Se macinati, possono diventare anche una polvere aromatica con cui insaporire la carne, i salumi, le zuppe o il pane: per questo a Senise li chiamano anche “Zafaran’ Pisat”, un termine che ricorda proprio lo zafferano, ma in versione rossa.

La Melanzana Rossa di Rotonda, prodotto DOP e tutelato da Slow Food, ricorda nell’aspetto un pomodoro, ma è una melanzana dal sapore leggermente piccante, perfetta per i sughi ma anche fritta e ripiena. Arrivò nella zona del Pollino dall’Africa all’inizio del secolo scorso, portata da alcuni emigrati che erano tornati a casa, e oggi è uno dei simboli dell’agroalimentare della Basilicata.
La cucina lucana è figlia della tradizione povera contadina, sinonimo di qualità nella semplicità. Come fave e cicorie, il piatto tipico delle campagne lucane, o il Pezzente della Montagna Materana, una salsiccia che da sempre viene realizzata con le parti di scarto del maiale e speziata con aglio fresco, finocchio selvatico e naturalmente il peperone di Senise. O ancora la Rafanata, la frittata alta tipica della Val d’Agri che ha due particolarità: non viene fritta ma cotta sulla brace e contiene il rafano, la radice piccante che in Basilicata è un ingrediente essenziale. Storicamente infatti veniva molto utilizzato da pastori e contadini perché era poco costoso e fonte preziosa di vitamine, per questo viene anche chiamato “il tartufo dei poveri”.

 

Per avere maggiori informazioni sulla Settimana della cucina italiana nel mondo, clicca qui.

Ti potrebbe interessare

Enogastronomia
Meravigliosa Basilicata, culla di antichi sapori mediterranei

Meravigliosa Basilicata, culla di antichi sapori mediterranei

Enogastronomia
Miele lucano: i vari tipi del dolce nettare della Basilicata

Miele lucano: i vari tipi del dolce nettare della Basilicata

Enogastronomia
Pane di Matera

Il Pane di Matera

Città d'arte
punti panoramici matera

Punti panoramici di Matera per uno spettacolare colpo d’occhio sui Sassi

Enogastronomia
Basilicata: i croccanti peperoni “cruschi” di Senise

Basilicata: i croccanti peperoni “cruschi” di Senise

Musei e monumenti
Il Castello di Melfi, in Basilicata, fortezza-guida del Medioevo

Il Castello di Melfi, in Basilicata, fortezza-guida del Medioevo

Arte e cultura
Basilicata coast to coast: l’itinerario perfetto per scoprire la regione

Basilicata coast to coast: l’itinerario perfetto per scoprire la regione

UNESCO
1165891877

Matera, la città dei Sassi e delle chiese rupestri Patrimonio UNESCO

Mare
Maratea, la perla del Tirreno per chi ama l’arte sacra

Maratea, la perla del Tirreno per chi ama l’arte sacra

Natura
Basilicata-Lucania: due nomi per un’unica storia da raccontare e una memoria unica da riscoprire

Basilicata-Lucania: due nomi per un’unica storia da raccontare e una memoria unica da riscoprire

Cicloturismo
in-ebike-parco-della-murgia-hero

Cosa vedere nella Murgia materana in e-bike per scoprire le chiese rupestri

Città d'arte
Matera, la meravigliosa Città dei Sassi Patrimonio dell'Umanità

Matera, la meravigliosa Città dei Sassi Patrimonio dell'Umanità

Spiritualità
La poetica Lucania tra arte, natura e spiritualità: Grottole e  l’Oasi di San Giuliano

La poetica Lucania tra arte, natura e spiritualità: Grottole e l’Oasi di San Giuliano

Enogastronomia
Ciammotta

Ciammotta

Borghi
Alla scoperta della Basilicata settentrionale e dei borghi di Acerenza, Venosa e Rionero in Vulture

Alla scoperta della Basilicata settentrionale e dei borghi di Acerenza, Venosa e Rionero in Vulture

Tour e esperienze
Basilicata a pieni polmoni

Basilicata a pieni polmoni

Mare
Maratea

Maratea

UNESCO
Le Antiche faggete, foreste primordiali italiane e tempio della natura

Le Antiche faggete, foreste primordiali italiane e tempio della natura

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.