Museo Civico Belliniano
Si parte dalla centrale piazza S. Francesco d’Assisi, racchiusa tra il maestoso santuario di S. Francesco all’Immacolata sul lato est, perla barocca eretta su un sito in precedenza occupato da un antico tempio pagano e da una chiesa francescana trecentesca, e il palazzo Gravina Cruyllas sul lato ovest, dove in una notte d’inizio novembre del 1801 nacque Vincenzo Bellini. Il Museo Civico Belliniano ricavato all’interno della residenza è il posto giusto se volete approfondire le vostre conoscenze sul compositore catanese o rivivere le atmosfere della sua infanzia: gli ambienti originali sono in parte conservati grazie a restauri rispettosi dell’eredità storica. Alle spalle del palazzo potete visitare due monumenti della Catania antica, l’Odeon e il teatro romano, parzialmente sepolto proprio dalla casa natale di Bellini.
Via Crociferi
Per fare un salto a ritroso nel tempo e immergersi nel ’700 catanese, da piazza S. Francesco d’Assisi imboccate la scenografica via Crociferi, introdotta dall’arco di S. Benedetto, che secondo la leggenda fu edificato in una sola notte per unire i due settori dell’omonimo monastero femminile. Come in un museo a cielo aperto del barocco etneo, lungo poche centinaia di metri troverete alcuni degli edifici e delle architetture sacre più significativi di Catania, tra cui la chiesa di S. Francesco Borgia, dove Bellini venne battezzato. La strada, considerata una delle più belle d’Italia, è inoltre ammantata da un’allure cinematografica: tra le numerose pellicole che l’hanno utilizzata come location si contano “Il bell’Antonio” (1960) di Mauro Bolognini, “Storia di una capinera” (1993) di Franco Zeffirelli e “I Viceré” (2007) di Roberto Faenza. Ogni 5 febbraio via Crociferi è attraversata dalla processione per la festa di sant’Agata, imperdibile spettacolo di devozione popolare; se siete in città unitevi alla folla di partecipanti che al tramonto gremisce le vie del centro portando in trionfo le reliquie della martire e patrona cittadina tra preghiere e litanie.
Cattedrale di S. Agata
Gli eventi del Bellini Festival vi accompagnano nei principali capolavori dell’architettura barocca catanese. Nel salotto monumentale di piazza del Duomo, la cattedrale di S. Agata è uno dei luoghi belliniani per eccellenza: dal 1876 custodisce le spoglie del compositore, collocate in un monumento funebre presso un pilastro della navata destra, ed è inoltre una delle location designate a valorizzarne il patrimonio musicale. Ogni 3 novembre, anniversario della nascita, ospita il gran finale del festival, mentre la ricorrenza della morte è celebrata qualche settimana prima, il 23 settembre, con un concerto nella vicina chiesa della Badia di S. Agata, dove fin da aprile si tiene una stagione musicale che propone il meglio della tradizione lirica italiana. Il festival fa tappa anche nel vicino palazzo Biscari: prima di visitare gli sfarzosi saloni interni fate un giro intorno all’edificio per apprezzare le decorazioni della facciata sud, trionfo di arabeschi e vivaci puttini.
Teatro Massimo Bellini
L’itinerario alla scoperta della Catania del compositore prosegue nella piazza a lui intitolata, a cui fa da quinta lo splendido Teatro Massimo Bellini. Sembra impossibile, ma il progetto originale prevedeva una foggia ancora più sfarzosa, che venne però ridimensionata causa carenza di fondi. Il risultato vi lascerà comunque a bocca aperta: oltre ad apprezzare la magnifica facciata sostando in uno dei locali che costellano piazza Bellini, potete approfittare delle visite guidate che vi condurranno all’interno, negli eleganti foyer, nel palco reale e fino alla grande sala, il cuore pulsante del teatro. Se siete anche cultori della musica colta, il “Massimo” propone una stagione lirica e sinfonica di alto livello: per immergervi appieno nella magia delle atmosfere teatrali vi basterà prendere posto e aspettare che si spengano le luci e si apra il sipario.
Villa Bellini
Da piazza Bellini proseguite in direzione nord: percorrendo le vivaci vie del centro storico arriverete in piazza Stesicoro, racchiusa tra palazzi nobiliari e dimora da quasi un secolo e mezzo del monumento a Vincenzo Bellini. Da qui imboccate la grande arteria di via Etnea, che vi condurrà nel polmone verde cittadino di villa Bellini, idilliaco giardino pubblico dove potrete chiudere l’itinerario con una meritata pausa relax, riposando all’ombra delle fronde o passeggiando lungo i vialetti che attraversano la vegetazione tra busti di uomini illustri e composizioni floreali.