Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio
La chiesa del Purgatorio dall’elegante e mossa facciata barocca da dove parte la lenta processione del Venerdì Santo sta nel cuore del centro storico, non lontano da corso Vittorio Emanuele, su cui si affacciano chiese barocche antiche come la cattedrale di S. Lorenzo, o la chiesa del Collegio dei Gesuiti. Al suo interno sono custodite le statue del corteo, i 20 Misteri di Trapani, che vengono illustrate da interessanti pannelli esplicativi. Alcune di esse sono originali, altre sono copie di quelle distrutte durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, o irreparabilmente danneggiate dopo essere cadute durante la processione, così pesanti e poco maneggevoli. Ogni statua, che rappresenta un momento della Passione di Cristo, è stata commissionata da una corporazione per essere portata in processione: per esempio, Gesù dinanzi a Erode la portano i mugnai e i fornai, Gesù nel sepolcro i pastai, La flagellazione i muratori e scalpellini. L’ascesa al Calvario invece non è associata a nessuna corporazione ma viene portata dal popolo intero di Trapani.
Via Mura di Tramontana, lungomare
Risalendo via Torrearsa fino in fondo si passa all’antico mercato del pesce, dove ormai il pesce non si vende più. Rimangono un’arcata a semicerchio e una statua di Venere e ogni tanto vi si tiene qualche concerto nelle serate estive. A sinistra inizia l’antico cammino di ronda che percorre il bastione nord con una bella passeggiata sopra il mare. I bastioni corrono fino al massiccio fortino di S. Anna e proseguendo ancora si giunge alla torre di Ligny, eretta nel Seicento a difesa della città dagli assalti dei pirati su uno scoglio all’estremità dell’istmo, che vi consigliamo di vedere al tramonto, perché da qui lo spettacolo del cielo che infuoca nel punto di incontro dei mari Adriatico e Jonio è incantevole. Oggi ospita una collezione di reperti archeologici legati alla città. Sull’altra punta dell’istmo più a sud c’è l’antico lazzaretto un isolotto oggi è collegato alla terraferma.
Villa Margherita
Dopo questa passeggiata ci si può concedere un momento di meritato riposo nel maestoso giardino pubblico di Villa Margherita, punto di incontro a fine giornata per i trapanesi di tutte le età. Busti di personaggi celebri si ergono tra i bei ficus contorti, piantati nell’800, insieme anche numerose altre piante tropicali insolite, alberi del drago e palme a ventaglio cinesi che offrono un’ombra propizia per il relax anche nelle giornate più calde. Per far divertire i bambini ci sono pavoni e anatre nel laghetto. Prima di entrare però date uno sguardo alla bella fontana del Tritone, nella vicina piazzetta Vittorio Emanuele.
Non lontano dalla villa, si può fare una passeggiata per esplorare il quartiere ebraico, che risale al fiorente periodo medievale della città.
Museo Regionale "Agostino Pepoli”
Spingendosi verso la città moderna, percorrendo via Fardella, si raggiunge il museo più importante della città. Circondato da un folto parco e nascosto nel suggestivo chiostro di un convento carmelitano del XIV secolo, questo splendido museo di arti decorative ospita la collezione del conte Agostino Pepoli, morto nel 1910 e che dedicò la propria vita alla tutela del patrimonio artistico e artigianali trapanese. Tra gli oggetti in mostra infatti c’è un po’ di tutto, dalle statue a oggetti di artigianato in corallo, tra cui spiccano le sculture in corallo dei secoli XVII e XVIII che andavano di gran moda in Europa e che venivano realizzate grazie ai banchi di corallo al largo della città, oggi purtroppo decimati. Il museo custodisce anche un’interessante collezione di arte medievale, alcune opere quattrocentesche, una collezione di monete con esemplari greci, romani, arabi e italiani.
Santuario dell’Annunziata
Principale monumento di Trapani, il Santuario dell’Annunziata è composto da una chiesa e un convento del ‘300, completamente rifatto nel 1760, di cui rimase originale soltanto la facciata, ornata da un bellissimo portale gotico con un magnifico rosone. L’interno barocco settecentesco stupisce per una serie di sontuose cappelle, una delle quali è dedicata ai marinai e una ai pescatori. La più bella però è la cappella della Madonna, il vero e proprio santuario con statua marmorea di una sorridente Madonna con il bambino, attribuita a Nino Pisano del XIV secolo.