Salta il menu

Cupola di S. Pietro

Panoramica

La cupola ha una storia travagliata e memorabile. Ideata da Donato Bramante su ispirazione del Pantheon (una grande cupola emisferica di 42 metri di diametro), è stata poi ingigantita da Antonio da Sangallo il Giovane e infine riequilibrata alla maniera moderna da Michelangelo Buonarroti. Il maestro, chiamato all’età di settant’anni a dirigere i lavori, ripartì dal progetto bramantesco, demolendo gran parte delle scelte del Sangallo. Subito optò per la soluzione della “doppia calotta” seguendo gli insegnamenti brunelleschiani del duomo di Firenze: quella interna è emisferica, quella esterna rialzata a profilo ogivale. Michelangelo non ebbe però la soddisfazione di vederla completata: al momento in cui morì (1564) la costruzione era arrivata al tamburo. La portò a termine Giacomo Della Porta, con l’ausilio di Domenico Fontana, in appena 22 mesi e grazie a 800 operai, dal 1588 al 1590. L’ingresso alla cupola è a pagamento. Si consiglia di acquistare il biglietto di poco più costoso che consente l’utilizzo dell’ascensore per evitare il primo tratto di scale. La salita si svolge infatti in due passaggi: l’ascensore conduce fino a una terrazza intermedia e al ballatoio interno alla chiesa, da dove si ammirano ravvicinati i mosaici della cupola. Il secondo tratto si percorre salendo a piedi circa 350 gradini, che in alcuni punti seguono l’andamento curvilineo della calotta e terminano con una stretta scala a chiocciola. Dalla sua costruzione a oggi, in oltre 400 anni di vita, ha subito diversi restauri e consolidamenti strutturali. Poco dopo la sua realizzazione, infatti, ha manifestato segni di instabilità, che nel XVIII secolo hanno spinto il papa a richiedere l’intervento di studiosi. In seguito al celebre Parere di tre matematici, 1742 di Boscovich, Leseur, Jacquier, sono stati incaricati di eseguirne il restauro Giovanni Poleni e Luigi Vanvitelli. Nel ’900 è stata la volta di Luca Beltrami e Giuseppe Nicolosi. Alla fine del secolo, con l’avvicendarsi del nuovo millennio, sono ripresi gli interventi di restauro sulla basilica. In occasione dell’Anno santo 2000 fu restaurata la facciata. Nel 2007 è stata la volta dei prospetti, poi delle cupole minori e di recente anche dell’intero tamburo della cupola, soggetto a vistoso degrado. In previsione del prossimo Giubileo anche l’imponente baldacchino del Bernini verrà sottoposto a un restauro integrale di tipo conservativo, dopo quasi 3 secoli (l’ultimo di questo genere risale infatti al 1758). 

Cupola di S. Pietro

Piazza San Pietro, 00120 Città del Vaticano

Sito Web
Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.