Giornata Mondiale della Terra: vieni a celebrarla in Italia
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La Giornata Mondiale della Terra ricorre il 22 aprile di ogni anno, una data stabilita per sensibilizzare la collettività sull'importante tema della tutela del pianeta. L’Earth Day ha come tema “Ripristinare gli ecosistemi” attraverso azioni quali la riforestazione, il rewilding, la ricostruzione delle infrastrutture naturali e la coral restoration.
Anche l’Italia, tra Parchi Nazionali, Aree Protette e Riserve si impegna attivamente in questa battaglia mirata alla salvaguardia della biodiversità e degli habitat.
Un evento planetario per riflettere sui temi dell’ecologia
La Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile coinvolge l’intero pianeta e si stima che mobiliti ogni anno circa un miliardo di persone. L’idea nacque negli Stati Uniti, quando l’attivista per l’ambiente e pacifista John McConnell la propose nell’ambito di una conferenza dell’UNESCO, a San Francisco nel 1969. Una giornata per rendere omaggio alla bellezza della madre terra, questa la sua intenzione, che fu accolta con favore. Il 21 marzo del 1970, infatti, si celebrò la prima, anche se solo negli USA. Dal 1990 l’Earth Day si ampliò a livello mondiale. Da allora la data del 22 aprile aggrega sempre più persone, associazioni e istituzioni, come un momento fondamentale di riflessione, progetti e proposte concrete a tutela della fragile salute del pianeta.
Quest’anno, nella stessa Giornata della Terra, è prevista anche un’iniziativa di ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo, occasione imperdibile per onorare un appuntamento con il futuro del nostro Pianeta.
3 oasi naturalistiche in Italia, al centro di progetti di tutela ambientale
Il ripristino degli ecosistemi è un tema molto sentito in Italia, sono molti i luoghi votati alla tutela degli habitat e alla salvaguardia delle specie, i parchi nazionali, le foreste e le aree marine protette. Partiamo alla scoperta di 3 luoghi unici e magici, in Lombardia, Piemonte e Sicilia, dove ammirare le biodiversità dell’Italia.
La Riserva Naturale Val di Mello e il suo ecosistema di specie protette
In provincia di Sondrio, la Riserva Naturale Val di Mello si estende sulla prima delle tre vallate laterali della Val Masino. È un angolo paradisiaco dell’Italia settentrionale, nella regione Lombardia, un paesaggio alpino composto da spettacolari valli, torrenti e cascate, aree boschive, pascoli e alpeggi. Dai 1.000 metri del fondovalle ai 3.400 del Monte Pioda, l’area è protetta e aperta al turismo sostenibile. Non è raro imbattersi in un camoscio o in una marmotta mentre si passeggia lungo la fitta rete di sentieri, di difficoltà crescente a mano a mano che si sale. D’inverno si scia, mentre gli appassionati di arrampicata trovano varie tipologie di pareti. La flora costituisce un esempio virtuoso di biodiversità, specifica di ogni habitat sulle diverse altitudini. Faggi, aceri, abeti bianchi e larici qui trovano il rispetto e la protezione che meritano. La Riserva Naturale della Val di Mello è infatti fortemente impegnata nella tutela del territorio con interventi di ripristino delle foreste danneggiate, l’ampliamento della superficie di certi habitat, adatti ad ospitare un crescente numero di specie animali e vegetali.
La Riserva Naturale Val di Mello si raggiunge da Milano con il treno della linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano. Si scende alla stazione di Morbegno, per poi proseguire in autobus del trasporto pubblico fino alla Val Masino.
La Riserva Naturale degli Stagni di Belangero, la nascita di una nuova foresta
Lungo la riva destra del fiume Tanaro si susseguono ambienti umidi, stagni e specchi d’acqua, campi di mais, che poi lasciano il posto a frassini, ontani e pioppi, alberi tipici delle zone umide. Siamo nella Riserva Naturale degli Stagni di Belangero, nella provincia piemontese di Asti. Un’escursione qui promette il contatto diretto con un habitat tutelato, un ecosistema fluviale protagonista di un progetto di rinaturalizzazione, creazione e ripristino di ampie aree nella Piana del Tanaro. L’ontano nero, in particolare, è al centro dell’attenzione: una specie di albero protetta da altre esotiche che ne minacciano la salute. Nei 32 ettari obiettivo del progetto, vengono ripiantati alberi nel rispetto dell’ecosistema e della biodiversità, escludendo le specie invasive estranee al territorio originario. La nuova foresta di Belangero sta prendendo forma.
La Riserva Naturale degli Stagni di Belangero si raggiunge da Asti con mezzi propri in 15 minuti circa o affidandosi al trasporto pubblico. Ad Asti si arriva con i treni diretti in partenza da Torino in meno di un’ora.
La riforestazione nel Parco Naturale Regionale delle Madonie
Le montagne che si affacciano sul mare della Sicilia sono il paesaggio tipico del Parco Naturale Regionale delle Madonie, una vasta area tutelata in provincia di Palermo. Uliveti e castagneti caratterizzano la zona verso la costa, mentre più all’interno svettano lecci e faggi. Nel Parco è in corso di attuazione un progetto di riforestazione, con la piantagione di 3.500 alberi, in particolare nelle zone devastate da incendi. Faggi, querce e conifere endemiche, ovvero specie utili a contrastare il dissesto idrogeologico, stanno tornando al loro posto. Il Parco apre le porte ai visitatori offrendo una serie di attività: sci e sport invernali nella stagione fredda, trekking, orienteering (una disciplina sportiva che porta a scoprire un territorio sconosciuto grazie a mappa e bussola) e mountain bike, equitazione e arrampicata nei mesi di clima mite.
Il Parco Naturale Regionale delle Madonie si raggiunge in treno arrivando da Catania, Palermo o Messina e scendendo nelle stazioni di Cefalù (meno di 50 km al parco), Castelbuono (circa 36 km al parco) o Pollina (poco più di 55 km al parco). Poi si utilizzano autobus di linea fino ai varchi del parco.