5 Parchi Nazionali del Centro Italia tra isole e leggende
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Riappropriarsi della natura e dei suoi spazi sconfinati con una vacanza tutta verde: ecco cinque parchi imperdibili da scoprire nel Centro Italia, con paesaggi mozzafiato montani e marini ricchi di tradizioni e un pizzico di mistero. Perché la bellezza è sempre più vicina di quanto si possa immaginare.
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
Il fascino delle isole gioiello
Sei isole a tutta natura, più una miriade di isolotti minori, compongono questo parco interamente marino nella acque del Tirreno, a cominciare dall’isola d’Elba per proseguire con le più piccole e pittoresche Giglio, Capraia, Pianosa, Gorgona, Giannutri e Montecristo, l’unica del tutto disabitata e priva di ogni servizio, ricche di siti archeologici millenari. E tutte da esplorare a piedi sui sentieri di trekking che attraversano la macchia mediterranea che in primavera esplode di colori e profumi con fioriture spettacolari, a cominciare dalla “Grande Traversata Elbana”, il principale itinerario escursionistico dell’isola madre dove è possibile anche muoversi in mountain bike e a cavallo. Da visitare anche l’Orto dei Semplici Elbano per la conservazione delle specie autoctone naturalistiche e farmaceutiche, il Santuario delle Farfalle con varietà particolarissime, la storica fortezza del Volterraio e le antiche miniere di ferro del Parco Minerario attive fino alla fine del secolo scorso, esplorando anche quella sotterranea del Ginevro. Il mare offre immersioni spettacolari e avvistamenti interessanti nel Santuario dei Cetacei.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Nella leggenda della Sibilla
La Grotta della Sibilla, profetessa celebre per i suoi oracoli (consigliamo una visita al museo a lei dedicato nel piccolo borgo di Montemonaco) si esplora camminando o pedalando lungo i numerosi percorsi urbani che si dipanano tra caratteristici borghi medievali fortificati, sentieri natura accessibili a tutti (alcuni anche con passeggini e sedie a rotelle), e altri più impegnativi: itinerari immersi nella natura selvaggia che puntano alle vette seguendo gli antichi tracciati dei pastori: con il percorso escursionistico del Grande Anello dei Sibillini si esplora l'intera catena montuosa, mentre con moto, auto e camper si possono percorrere la Grande Via del Parco e sei itinerari ad anello. Tra le faggete del parco meritano una visita anche l’Area faunistica del camoscio e la Casa e il giardino delle farfalle, oltre alla piana di Castelluccio di Norcia, cittadina che diede i natali a San Benedetto, caratterizzata da una spettacolare fioritura primaverile e dal sapore delle tipiche lenticchie del territorio.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
La nostalgia delle tradizioni popolari
Boschi, laghi, rocce e praterie, ma anche borghi storici e siti archeologici, castelli e abbazie, grotte ed eremi disegnano i paesaggi montani incontaminati di questo parco popolato dal camoscio appenninico. Un territorio tutto da esplorare a piedi, in bici, a cavallo o in canoa, attraverso il lunghissimo Sentiero Italia (con la preziosa presenza di operatori qualificati con carrozzine joelette per accompagnare turisti con disabilità) o l'Ippovia del Gran Sasso, la più lunga dello stivale perfettamente attrezzata per cavalli e cavalieri. Numerose anche le mete gastronomiche (Amatrice e il suo celebre guanciale su tutti) e le tradizioni folkloristiche caratterizzate da imperdibili feste in costume e rievocazioni storiche rigorosamente open air. Da non tralasciare un’esperienza di benessere alle Terme di Acquasanta, già note in epoca romana e l'immancabile visita a L’Aquila.
Parco Nazionale del Circeo
Sulle tracce di Ulisse
Il Parco del Circeo prende il nome dall’omonimo promontorio e dal suo misterioso profilo, che la leggenda attribuisce alla maga Circe, che proprio in questi luoghi ammaliò Ulisse e che presta il nome anche alla Selva di Circe, un’ampia area forestale con fitti sentieri esplorabile a piedi e in bici. Il litorale è caratterizzato da dune sabbiose dorate (che in primavera si accendono di fioriture multicolori) e da quattro laghi costieri e risulta accessibile anche ai diversamente abili, grazie ai sentieri pianeggianti facilmente percorribili anche in carrozzina e a un sentiero natura per non vedenti integrato all’orto botanico di Villa Fogliano. Più impervio invece è il Sentiero Escursionistico del Promontorio del Circeo, che sale fino al Picco di Circe. Il Museo Naturalistico racconta tutto l’ambiente naturale e il patrimonio archeologico legato ai numerosi ritrovamenti preistorici (soprattutto nelle grotte marine) e ai reperti di ville, fonti e necropoli. Imperdibile una visita all’incantevole arcipelago delle sei isole Ponziane, tra cui quella disabitata di Zannone, che rientra nel parco nazionale per la sua ricca biodiversità, e alle località di San Felice e Sabaudia, con possibilità di appaganti immersioni.
Parco Nazionale della Majella
La montagna per tutti
Il Parco della Majella è un parco di montagna affacciato sul mare, caratterizzato da natura selvaggia, da vette tondeggianti coperte, per oltre la metà del territorio, di faggete abitate da lupi e camosci, da grotte naturali paleolitiche, anticamente abitate da eremiti come Pietro da Morrone, poi diventato Papa Celestino V. E proprio al Papa eremita è dedicato l’itinerario “In cammino con Celestino”, un percorso di 90 km adatto a escursionisti allenati, diviso in sei tappe da percorrere esclusivamente a piedi lungo i sentieri utilizzati da Celestino V per spostarsi fra le valli e gli eremi. Numerosi i percorsi per mountain bike o per sci di fondo escursionistico, così come le ippovie, tutti inframmezzati da aree picnic attrezzate. Sono presenti anche itinerari destinati alle famiglie e ai turisti diversamente abili, mentre il Sentiero del Parco attraversa interamente la Majella d’alta quota con tracciati più faticosi.
Il relax si ritrova in uno de I Borghi più belli d’Italia dell’Abruzzo, Caramanico Terme, dove le acque taumaturgiche di questo antico centro incontrano la verde Valle dell’Orfento, in cui vivono la lontra europea e il falco pellegrino, particolare proprio per la sua differenza dalle altre valli, molto più aride e rocciose. Chi lo desidera può vivere un’esperienza di volontariato nella protezione e gestione dell’area protetta. Consigliabile una visita alla vicina Sulmona, anche per assaggiare i celebri confetti della sua secolare produzione.