Le Terrazze sul mare d'Abruzzo
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Ma nella dimensione umana, nell’autenticità dei borghi che sanno accogliere, che rimandano ad atmosfere intime e familiari, che ricordano e raccontano, l’Abruzzo offre qualcosa di più.
Qualche assaggio di alcuni dei piccoli scrigni affacciati su questo tratto di mare?
A Tortoreto, spiagge candide e un delizioso borgo
Tortoreto è una delle perle della costa giardino dell’Abruzzo, con ampie spiagge sabbiose e lidi ideali per le famiglie. Oltre 3 chilometri di litorale con sabbia fine e morbida, acque premiate più volte con la Bandiera Blu d’Europa per il loro livello di pulizia e un'alternanza di spiagge libere e attrezzate per venire incontro a ogni esigenza.
La zona del lungomare è circondata da diverse aree verdi che rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Gli amanti della bicicletta e delle passeggiate possono contare anche su una lunga pista pedonale e ciclabile che attraversa tutto il territorio comunale collegandolo a nord con Alba Adriatica e a sud con Giulianova.
Tortoreto Alto, piccolo e accogliente borgo situato sulla collina a poco più di 200 metri di altezza, custodisce ricche testimonianze pre-medievali e rinascimentali. Dovete visitare il centro storico: torri, archi e ruette, le mura del borgo medievale, la Torre dell'Orologio.
E poi è d’obbligo affacciarsi a La Fortellezza, terrazza naturale da cui ammirare lo splendido panorama della costa.
Giulianova e l’antico porto dei pescatori
E se si parla delle terrazze sul mare d’Abruzzo non può mancare la prossima tappa. Poco distante da Tortoreto, infatti, sorge Giulianova, antica colonia romana.
La parte alta conserva il centro storico, mentre Giulianova Lido si è sviluppata attorno al porto peschereccio.
Dalle spiagge attrezzate alle testimonianze storiche: il Torrione “Il Bianco”, il maggiore dei resti delle mura che cingevano l’antica città, e la chiesa di Santa Maria a Mare, il santuario della Madonna dello Splendore e la Pinacoteca Civica.
Tra colline e mare, Silvi
Silvi, che probabilmente deve il suo nome a un tempietto dedicato a Silvano, dio italico protettore di greggi e pastori, era territorio ideale per la transumanza data la sua posizione tra colline e mare. Di origine medievale, il borgo conserva la Cattedrale di San Salvatore e la torre campanaria del 1706. Da Silvi Alta lo sguardo spazia dal Gran Sasso al mare aperto, alle spiagge sabbiose delimitate dai pini, tra cui svetta la Torre del Cerrano, simbolo dell’omonima Area marina protetta.
Sulla Costa dei Trabocchi, i “ragni colossali” di D’Annunzio
Proseguendo verso sud arrivate alla Costa dei Trabocchi, tra Ortona e Vasto, lungo la quale sorgono come sentinelle sul mare le antiche macchine da pesca in legno, armoniose nel loro gioco di fili e corde, paragonate da D’Annunzio a “ragni colossali” protesi in mare.
Alcuni di questi trabocchi, che impreziosiscono questo tratto di litorale, sono stati trasformati in caratteristici ristoranti che stupiscono con deliziosi piatti a base di pesce dell’Adriatico.
I primi si incontrano dopo Ortona, quando la costa abruzzese inizia a cambiare fisionomia, passando da spiagge basse e sabbiose a un paesaggio più aspro e roccioso, frastagliato da scogliere e piccole insenature con calette ghiaiose, dove immergersi per osservare i fondali. Poi si concentrano soprattutto tra San Vito Chietino e Fossacesia.
San Vito Chietino, definito dal Vate “il paese delle ginestre”, sorge su uno sperone a picco sul mare. Dalle sue balconate si apre la vista dalla Majella al Gargano, alle Tremiti. Il borgo medievale conserva resti della cinta muraria e belle chiese.
La Marina offre spiagge di sabbia o ciottoli sorvegliate da maestose rupi. La costa frastagliata è segnata dal Promontorio del Turchino, così detto per le intense sfumature del mare: un angolo reso ancora più suggestivo dalla presenza dell’omonimo Trabocco e, tra aranceti e ginestre, di Villa Italia, l'eremo in cui D'Annunzio ha trascorso lunghi periodi, affascinato dalla tanta bellezza. Imperdibile la vista che si apre su questo tratto di litorale dalla magnifica Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia.
I trabocchi vi accompagnano ancora lungo il tratto di costa rocciosa di Vasto, dalla Riserva naturale di Punta Aderci fino all’inizio del litorale sabbioso di Vasto Marina. La cittadina sulla collina ha avuto origine circa 3000 anni fa e racconta la sua storia tra torri, fortificazioni, chiese, palazzi e stemmi: dalle tracce dell’anfiteatro romano e delle Terme del II-III secolo d.C., con preziosi pavimenti in mosaico, al Castello Caldoresco di epoca medievale. E ancora Palazzo d’Avalos, significativo esempio di architettura rinascimentale, con gli splendidi giardini. Interessanti anche la Loggia Amblingh, il Portale di San Pietro e il Teatro Rossetti.
La natura selvaggia di Vasto Marina
Lungo il golfo si estende Vasto Marina, con l’ampio arenile dorato e i fondali bassi. Verso nord invece la costa è frastagliata da scogliere e calette, impreziosite da trabocchi. La riserva naturale di Punta Aderci, con l’omonimo promontorio e le spiagge di ciottoli, regala uno spettacolare angolo di natura selvaggia e incontaminata.