Salta il menu
Sport
Abruzzo

Gran Sasso, le mille vie dell’arrampicata in Abruzzo

Se vi chiedete perché il Gran Sasso sia una meta cara a escursionisti e climber, qui troverete le risposte giuste.

3 minuti

In Abruzzo l’Appennino mostra il suo lato “dolomitico”, la montagna è imponente, aspra roccia che si presta alla passione degli arrampicatori, i percorsi sono vari e infiniti. E quando arrivate lassù, lo sguardo è libero di spaziare dai monti agli altipiani fino al mare.

Il massiccio del Gran Sasso, sul dorsale orientale dell’Appennino Abruzzese, è costituito da roccia calcarea, tra le più adatte per gli appassionati di arrampicata sportiva e bouldering. Il panorama è vario e le vie di salita disegnano una mappa fittissima. Il mondo di roccia comprende la via ferrata Brizio e la via ferrata Ventricini, il Sentiero del Centenario e la Ferrata Danesi, i percorsi sul Corno Grande e sul Corno Piccolo e altri numerosi itinerari. 

Due Corni, mille itinerari

due corni mille itinerari

Qualsiasi sia la vostra scelta, l’esperienza non può dirsi completa senza l’esplorazione del Corno Grande e del Corno Piccolo, con pareti grandiose e spettacolari dal punto di vista del paesaggio. Il Corno Grande, con i suoi 2.912 metri, è la cima più elevata del Gran Sasso, nonché dell’Appennino, e la Conca del Calderone sulla quale si erge è il ghiacciaio più a Sud d’Europa.

Qui, come sul Corno fratello minore, gli itinerari per arrampicata e alpinismo sono di tutti i tipi e di tutte le difficoltà ed è possibile accedere alle partenze sia da Nord sia da Sud. Lo scenario non vi lascerà indifferenti: pareti bianche e rosate, creste affilate e fessure strapiombanti. Potrete ammirare le cime circostanti e, nelle giornate limpide, anche l’altipiano delle Rocche e Campo Imperatore, la Maiella e il Terminillo, i Monti della Laga e la catena dei Sibillini, il Lago di Campotosto. Da lontano occhieggia il Mar Adriatico, nei tratti compresi tra San Benedetto del Tronto e Vasto. 

Il Piccolo Tibet

il piccolo tibet

Molte delle vie del Gran Sasso partono dalla località di Campo Imperatore, un luogo da non mancare. Un altipiano tra i 1.500 e i 2.100 metri di quota che il grande orientalista e alpinista Fosco Maraini definì il Piccolo Tibet, per la similitudine con gli straordinari scenari visti nel Paese asiatico. Qui siamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove l’accesso è garantito tutto l’anno dalla funivia del Gran Sasso, fondamentale d’inverno quando la neve impedisce la viabilità in macchina. Si passeggia nel territorio costellato di laghetti e si incontra anche un osservatorio astronomico equipaggiato di un potente telescopio per guardare il cielo da vicino. Il Giardino Botanico Alpino Vincenzo Rivera è per gli amanti della particolare flora montana. L’anello completo intorno all'altopiano è il più lungo d’Italia: 300 km.

A tu per tu con camosci, arvicole e falchi

a tu per tu con camosci

Da queste parti non è raro incrociare qualche esemplare di camoscio appenninico, una specie protetta che grazie alla tutela ha potuto di recente ripopolarsi. Osservateli in silenzio, per non impaurirli e indurli alla fuga. D’estate il camoscio cerca le praterie in altitudine, ma in inverno, quando la neve è abbondante, lo vedrete scendere verso i boschi. Mentre vi arrampicate sulle rocce potreste avere come compagna un’arvicola delle nevi e il mammifero vi seguirà fino ai bivacchi in cerca di cibo. E se alzate lo sguardo, avvisterete falchi, coturnici e gracchi alpini. Incontri che costituiscono un motivo di fascino in più, in questo ambiente selvaggio costellato di picchi, boschi, cascate, laghi e anfiteatri glaciali.

Studiate il percorso, scegliete l’estate, evitate i weekend

studiate il percorso

Prima di cominciare, siate certi di avere la situazione sotto controllo, per godervi un’arrampicata indimenticabile in tutta sicurezza. Quindi, studiate il vostro percorso con scrupolo e prudenza, tenendo conto che alcune pareti sono per praticanti molto esperti. Chiedete informazioni e consigli sulle vie presso i tanti rifugi e bivacchi e privilegiate l’estate per affrontare le pareti, in particolare i giorni feriali, meno affollati. A qualunque livello siate, consultate guide e scuole, che offrono corsi di arrampicata per tutti. Fate attenzione a rispettare la natura, la sua fauna e flora. Non lasciate segni del vostro passaggio, mantenendo incontaminato l’ambiente.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.