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Pigneto

Panoramica

In tempi nemmeno troppo lontani c’era una pineta, là dove oggi si estende l’area urbana del Pigneto: un triangolo (quasi) isoscele che rientra in gran parte nel Quartiere Prenestino-Labicano. Il vertice più vicino al centro di Roma coincide con piazzale Labicano, presso Porta Maggiore; la base è via di Acqua Bulicante, che corre due chilometri e mezzo a ovest; i lati lunghi ricalcano le vie Casilina e Prenestina. Più precisamente il confine nord del Pigneto coincide con la ferrovia Roma-Sulmona, che corre poco sopra la Prenestina e ha favorito la precoce industrializzazione dell’area. Proprio la stretta fascia tra la ferrovia e la Prenestina, che ufficialmente appartiene al Quartiere Tiburtino, comprende due luoghi simbolo del Pigneto: via Raimondo Montecuccoli, dove Roberto Rossellini ambientò le scene più note di “Roma città aperta”, e la grande area industriale ex CISA/SNIA Viscosa, che già negli Anni 20 e 30 dava lavoro a circa 2500 persone determinando l’identità operaia del quartiere. L’urbanizzazione del Pigneto, iniziata a fine ’800, esplose infatti nei primi decenni del Novecento. Ai villini circondati da giardini si affiancarono dapprima palazzi in stile umbertino e, nel secondo dopoguerra, i palazzoni di periferia degli Anni 50 e 60 accompagnati da nuove chiese, come S. Barnaba in via Maggi e S. Luca Evangelista in via Roberto Malatesta, che introducono un principio di stile moderno nell’architettura religiosa. Per il suo vissuto storico, la forte presenza operaia e le sue contraddizioni, tipiche di una realtà di periferia, il Pigneto è stato spesso frequentato dal cinema, soprattutto neorealista. Oltre a Rossellini vi hanno girato film importanti anche Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini, per citare solo i sommi maestri del nostro cinema.

Oggi molte fabbriche hanno chiuso. Su una parte dell’area dismessa della CISA/SNIA Viscosa è nato il Parco delle Energie, dove si ritrovano quei pini che un tempo coprivano tutto il quartiere, e la personalità del Pigneto è cambiata. Vi abitano molti studenti universitari fuori sede, agli operai immigrati dal Sud si sono sostituite folte comunità straniere. Ne deriva una vita notturna decisamente movimentata che si concentra lungo via del Pigneto, asse del quartiere: ai ristoranti etnici e alle birrerie si aggiungono centri culturali “alternativi” che tengono viva l’identità storica del Pigneto, ricordandone ad esempio il ruolo centrale nella Resistenza romana e colorandolo di murales dedicati a Pier Paolo Pasolini.

Pigneto

Pigneto, Roma RM, Italia

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