Tempio di S. Maria della Consolazione e Parco Beverly Pepper
Raggiungendo Todi in auto potrete approfittare del parcheggio nei pressi del Tempio di S. Maria della Consolazione e dimenticare il vostro mezzo: non vi servirà fino a quando non dovrete lasciare la cittadina.
I lavori di costruzione del Tempio di S. Maria della Consolazione iniziarono nel 1508 e si conclusero solo nel 1607, durando quasi un secolo. La visita all'edificio religioso chiarirà immediatamente il motivo di una tempistica così estesa: la chiesa è uno dei più pregevoli esempi di architettura rinascimentale italiana, frutto del lavoro di alcuni tra i più importanti architetti e artisti dell'epoca.
Uscendo dal Tempio incamminatevi su viale della Vittoria, dopo pochi passi sulla vostra destra si aprirà un ingresso al Parco Beverly Pepper. Istituito nel 2019 e a ingresso libero, è il primo parco dedicato all'artista statunitense, che scelse di trasferirsi a Todi nel 1972. La scultrice scomparsa nel 2020 è nota per le sue opere di land art e le sue installazioni urbane, diventate veri e propri in diverse città di tutto il mondo. Passeggiando nel verde del parco monumentale a lei dedicato potrete ammirarne 16.
Il cammino sarà quasi giunto al termine quando vedrete spuntare nel verde le Todi Columns (1979-2019) che fronteggiano il mastio trecentesco della Rocca di Todi, importante fortificazione costruita per volere di Papa Gregorio XI.
Da qui dirigetevi verso piazza Pignattaria e poi piazza Umberto I, dove vi aspetta la prossima tappa.
Chiesa di S. Fortunato
Arrivati in piazza Umberto I, una scalinata vi condurrà alla Chiesa Patronale di S. Fortunato, uno dei più importanti edifici sacri della regione.
Prima di salire i gradini noterete sulla sinistra il Monumento a Jacopone da Todi, illustre cittadino che riposa all'interno dello stesso edificio sacro.
Noterete certamente anche la "doppia natura" della facciata della Chiesa, che per motivi storici si presenta gotica alla base e romanica nella parte superiore. Alla fine del Duecento si decise infatti di modernizzare la vecchia chiesa risalente al secolo precedente, ma i lavori furono interrotti bruscamente intorno al 1450 a causa di problemi politici e mai più ripresi.
Sebbene incompleta, la facciata presenta un pregevolissimo portale centrale in stile gotico. Attraversatelo per apprezzare il senso di spiritualità che pervade gli spazi interni, le cui navate laterali ospitano 13 cappelle sobriamente decorate da affreschi e sculture sacre.
Dall'interno della Chiesa, tramite una lunga scalinata potrete accedere all'alto campanile, dal quale si gode di una bellissima vista panoramica su Todi ed il verde della Valle del Tevere. La torre campanaria custodisce 4 campane funzionanti, utilizzate tutte assieme soltanto in occasione delle celebrazioni di S. Fortunato del 14 ottobre. L'antica Campana di Jacopone è la "quinta sorella" ormai non più funzionante, risale al 1286 e veglia sulle altre come testimone della storia di Todi.
L'unica occasione che avrete per sentire tutte le campane di S. Fortunato in concerto sarà dunque visitare Todi nei giorni della festa patronale, in cui la città si anima di iniziative culturali e di intrattenimento. Potrete inoltre assistere alla Disfida di S. Fortunato, una rievocazione storica con sontuose sfilate in costume, durante la quale si svolge anche la competizione arcieristica del Palio dell’Aquila.
Gran parte dei festeggiamenti si svolge nella vicina piazza del Popolo, che è anche la vostra prossima tappa. Terminata quindi la visita alla chiesa di S. Fortunato incamminatevi su via Ciuffelli e poi su via Mazzini per raggiungerla in pochissimi minuti.
Piazza del Popolo
Alla fine di via Mazzini entrerete in piazza del Popolo dal lato sud. Fate qualche passo verso il centro della piazza per avere una visione a 360 gradi su uno dei complessi architettonici medievali meglio conservati d'Italia.
Guardando verso il lato da cui siete arrivati rimarrete sorpresi dalla maestosità del Palazzo dei Priori, costruito a partire dalla fine del XIII secolo e poi ampliato e rimaneggiato fino agli inizi del Cinquecento. Le dimensioni e la posizione diametralmente opposta alla Concattedrale ne tradiscono la funzione storica di sede del governo cittadino. Il Palazzo dei Priori è stato recentemente restaurato, e a breve ospiterà il primo museo di arte contemporanea di Todi.
Dalla vostra posizione fate scorrere lo sguardo verso sinistra, dove il Palazzo del Popolo e il Palazzo del Capitano si innalzano uniti, quasi a formare un solo edificio.
Il primo fu costruito agli inizi del Duecento come sede del Podestà, mentre il secondo sorse alla fine dello stesso secolo per ospitare il Capitano del Popolo.
Nel corso dei secoli i due palazzi diventarono comunicanti, e oggi gli ultimi piani ospitano il Museo Civico e la Pinacoteca di Todi. Il percorso museale offre uno sguardo sulla storia tudertina abbracciando un periodo che va dall'epoca preromana fino a quella moderna, attraverso reperti archeologici, artigianato artistico e opere d'arte di grande pregio.
Con il museo si conclude la visita al lato del "potere terreno" di piazza del Popolo, attraversatela in direzione del lato nord per raggiungere la prossima tappa: la Concattedrale della Ss. Annunziata
Concattedrale della Ss. Annunziata e Casa Dipinta
La Concattedrale della Ss. Annunziata è il principale edificio religioso della città, ed è per questo anche nota con il nome di Duomo di Todi. La commistione tra romanico e gotico che la caratterizza è dovuta al lungo periodo che richiese la sua costruzione. I lavori iniziarono probabilmente prima del XII Secolo terminarono nel XIV, per poi dare il via a una serie di interventi durati fino alla prima metà del Cinquecento.
Salendo la scalinata che conduce al sagrato resterete colpiti dal rosone e dal portale centrale, entrambi riccamente decorati con grandissima maestria.
Gli spazi interni sono suddivisi da alte colonne su cui poggiano archi a tutto sesto, e la pianta a croce latina custodisce una quarta navata accanto alle tre principali, situata accanto a quella destra. Prima di uscire dal duomo soffermatevi ad ammirare il grande affresco del Giudizio Universale di Ferraù Fenzoni che occupa la controfacciata.
Tornati in piazza incamminatevi lungo via del Duomo, che costeggia la Concattedrale lungo il lato est. Questa strada è nota come la via degli Artisti, perché ospita botteghe di artigianato artistico e gallerie d'arte. A onor del vero, passeggiando per il borgo noterete come molte altre ne siano distribuite su tutto il territorio comunale. Da via del Duomo proseguite su via di S. Prassede fino a via delle Mura Antiche, dietro l'angolo vedrete aprirsi l'ingresso della Casa Dipinta. Questa casa-museo altro non è che l'abitazione che l'artista irlandese Bryan O'Doherty acquistò come casa per le vacanze a metà degli anni '70. Nel corso di 40 anni O'Doherty ha trasformato la casa in una grande opera d'arte, completando un ciclo di affreschi che coinvolgono l'intero edificio, oggi meta di pellegrinaggio da parte di appassionati di arte contemporanea da tutto il mondo. Una volta lasciata la Casa Dipinta, tornate sui vostri passi su via di S. Prassede fino all’incrocio con via del Duomo, l’ultima tappa si trova a brevissima distanza.
Monastero delle Lucrezie
Il Monastero delle Lucrezie fu costruito a cavallo tra XIV e XV Secolo per ospitare una congrega di Terziarie Francescane. L'edificio perse le sue funzioni originarie solo nel XIX secolo, quando a causa del terreno franoso divenne pericolante e fu abbandonato dalle religiose.
In seguito al passaggio nelle mani del comune il complesso fu ristrutturato e messo in sicurezza, potrete raggiungerlo in pochi passi imboccando via del Vescovado da via del Duomo.
Gli spazi del monastero oggi ospitano il Museo Lapidario di Todi, un'importante esposizione di materiali lapidei rinvenuti nel territorio comunale. La collezione è suddivisa in due grandi aree allestite su base cronologica, una dedicata ai reperti antichi e l'altra a quelli di epoca medievale e moderna. Tra i manufatti esposti sono presenti un gran numero di elementi appartenenti a monumenti funerari di epoca romana, oltre a oggetti d'arte e opere scultoree.
Gli spazi del monastero ospitano anche un teatro risalente alla prima metà del Novecento, che dopo diversi periodi di chiusura ha oggi assunto principalmente la funzione di sala cinematografica.
L'itinerario a Todi tra storia e contemporaneità si conclude qui, ma non prima di aver ammirato il verde della campagna umbra dal bellissimo chiostro panoramico del Monastero delle Lucrezie.