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Enogastronomia

Enotour in Sicilia

7 minuti

La Sicilia, un mosaico di colori vivaci, sapori intensi e calorosa accoglienza. Tra i paesaggi lunari dell’Etna e di Pantelleria, il fascino delle rovine di Agrigento e i borghi da favola lungo la costa, ogni angolo di Sicilia racconta storie di antiche civiltà custodite nelle vie, nelle piazze e in tutti i tesori nascosti dell’isola. Un armonioso mix di tramonti ardenti, profumi di zagara e acque cristalline che incanta e seduce al primo sguardo. Un viaggio in questo eden terrestre da vivere in cantina con l’inconfondibile ospitalità dei produttori del Movimento Turismo del Vino tra degustazioni di nuove e vecchie annate, esperienze sensoriali tra i vigneti, laboratori di cucina e di artigianato adatti alle famiglie, aperitivi vista mare e tante altre attività all’aria aperta in compagnia delle migliori cantine della regione.

Marsala e meraviglie: tra i vigneti della Sicilia occidentale

enotour in sicilia

Il nostro viaggio nell’enologia siciliana parte da Trapani, la città delle “cento chiese”, per poi proseguire alla volta di Marsala, la patria di uno dei vini liquorosi più celebri al mondo. Furono gli inglesi nel ‘700 a intuire il potenziale straordinario di questo nettare ambrato, a base di uve Grillo, Catarratto e Inzolia, al quale si aggiunge acquavite o alcol durante la fermentazione. Questo processo permette di stabilizzare il vino e di affinarlo in botti di rovere o di castagno per lunghi periodi, fino a 10 anni per la versione Riserva. E’ qui che il Marsala sviluppa il suo complesso e inconfondibile ventaglio aromatico, che dai toni speziati di vaniglia, cannella e cioccolato, vira verso sentori tostati di cuoio e caffè negli affinamenti più lunghi. Un vino capace di durare nel tempo, che già da solo conquista il palato ma trova la sua massima espressione in abbinamento a formaggi stagionati, nella versione secca o semisecca, e con i dolci della tradizione siciliana, da conoscere e preparare durante i corsi di cucina organizzati nelle cantine del Movimento Turismo del Vino.

L’occasione perfetta per realizzare a regola d’arte le ricette della tradizione, dalla pasticceria secca al cannolo siciliano, per poi concludere con una degustazione tra i vigneti o vista mare. Un autentico tesoro siciliano come la sua terra d’origine, un mosaico di vigne e antiche masserie affacciate su un mare cristallino che sembra fondersi con il cielo. Da non perdere una passeggiata nel centro storico di Marsala, circondato dalle antiche mura fenicie con il duomo e le chiese in stile barocco siciliano e poi una visita al Museo Archeologico Baglio Anselmi custode di una nave punica, testimonianza delle antiche rotte commerciali di questa zona. Un’altra esperienza suggestiva sono le saline della Laguna dello Stagnone, soprattutto al tramonto, quando i mulini a vento e le bianche montagne di sale si tingono di sfumature dorate. Questa area protetta insieme all’Isola di Mozia e Isola Grande sono un paradiso per gli amanti della natura e del birdwatching. Un angolo di Sicilia dai sapori autentici, storie millenarie e tramonti infuocati che merita di essere scoperto, vissuto e assaporato. 

 

L’oro di Pantelleria: il cuore del Mediterraneo

enotour in sicilia

L’Enotour continua prendendo il traghetto per Pantelleria, la più lontana dalle isole ma altrettanto imperdibile per il suo patrimonio di biodiversità e la moltitudine di esperienze che ha da offrire. Un’isola che sa sorprendere in ogni angolo: dalle escursioni al Parco Archeologico dei Sesi, sito preistorico con costruzioni megalitiche risalenti all’età del Bronzo, ai bagni rilassanti nel lago vulcanico di Venere fino alla visita dei Dammusi, le caratteristiche abitazioni pantesche in pietra lavica. La cosiddetta “Perla Nera” del Mediterraneo per il suo terreno vulcanico, aspro a prima vista, ma custode di uno dei paesaggi vitivinicoli più affascinanti d’Italia: i vigneti ad alberello di Zibibbo incorniciati da muretti a secco, riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Proprio in questo scenario da favola si produce il Passito di Pantelleria, un concentrato di sole, note salmastre e macchia mediterranea che ha alle spalle oltre 2000 anni di storia e che oggi rappresenta uno dei più grandi esempi di viticoltura eroica della Penisola. Infatti, nonostante le temperature estreme e le rese bassissime, gli abitanti dell’isola portano avanti la vendemmia manuale: è proprio il rispetto delle pratiche tradizionali che ancora oggi garantisce l’incredibile ventaglio aromatico di questo vino. Albicocca, fichi secchi e note di zagara lasciano spazio a sentori speziati di vaniglia e cannella che ritroviamo poi in un sorso vellutato, complesso e mai stucchevole, grazie alla vena minerale che bilancia la dolcezza e rende il vino straordinariamente equilibrato. Più fresco, floreale e con una dolcezza meno pronunciata il Moscato di Pantelleria Doc è l’altra espressione dello Zibibbo, interessante nell’abbinamento con i piatti di mare della regione. Due tesori enologici dell’isola da scoprire attraverso il racconto dei produttori del Movimento Turismo del Vino, tra tour nei vigneti e degustazioni guidate in cantina. Ma anche pic-nic e merende in vigna, escursioni a cavallo e passeggiate al tramonto per godere di tutti gli incantevoli scorci dell’isola.

Il vulcano nel calice: alla scoperta dei vini dell’Etna

enotour in sicilia

Il tour prosegue nell’entroterra siciliano alla scoperta di un’altra delle tappe enologiche più suggestive: il territorio dell’Etna. Qui alcune viti pre-filossera, tra le più antiche di tutta Italia, si arrampicano sulle pendici del vulcano fino a mille metri tra rigogliosi boschi di castagni e noccioleti che punteggiano questo paesaggio lunare fatto di crateri, canyon e valli desolate. Un habitat unico nel suo genere tanto per il suo clima montano su un’isola mediterranea quanto per il terreno vulcanico che trasforma ogni grappolo in un tesoro. Prima denominazione della regione, nell’Etna Doc rosso, l’eleganza e le note speziate del Nerello Mascalese, si uniscono in blend ai delicati sentori fruttati del Nerello Cappuccio, donando vini intensi e inebrianti. Ma questa denominazione stupisce anche con i vini bianchi dove il Carricante e il Catarratto, due autoctoni presenti soprattutto sul versante est del vulcano, si incontrano e regalano vini freschi e minerali dalle note agrumate e di gelsomino. Una degustazione guidata, un pranzo o una cena all’interno delle cantine del Movimento Turismo del Vino è la scelta ideale per scoprire i grandi vini vulcanici in abbinamento ai piatti tipici della regione, con menu ideati per l’occasione che valorizzano al meglio le ricette tradizionali e gli ingredienti del territorio. Dopo un’esperienza enogastronomica di alto livello non può mancare la visita all’interno del Parco dell’Etna per scoprire oltre 50 mila ettari di natura selvaggia e inesplorata. Si prosegue poi verso il litorale arrivando a Taormina, un gioiello architettonico con il teatro greco-romano e le pittoresche chiese barocche, circondato dalla rigogliosa flora mediterranea della riserva naturale dell’Isola Bella, un isolotto collegato alla terraferma da una sottile striscia di sabbia.  

 

Vittoria, il suo vino e la campagna Iblea

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La costa ionica è tempestata di affascinanti località: dalle spiagge di Acitrezza a Ortigia, l’incantevole centro storico di Siracusa, con Fonte Aretusa, la sorgente d’acqua dolce sul mare  e l’incantevole cattedrale che incorpora l’architettura classica delle colonne greche al barocco siciliano. Il percorso nell’enologia siciliana continua verso l’estrema punta meridionale, alla scoperta di queste colline decorate da maestosi alberi di carrubo e una ragnatela di muretti a secco che circondano i vigneti. Un territorio magico, quello del ragusano, con una tradizione vitivinicola risalente al III sec. testimoniata dal ritrovamento di numerose anfore nei fondali marini nonché di un atto notarile in lamina di piombo arrotolata. Una tradizione portata poi avanti da Vittoria Colonna Henriquez, sposa del conte di Modica e fondatrice dell’omonima cittadina, che incentivò la produzione di vino donando ettari di vigneti alle varie contrade.

Proprio qui ha origine l’unica docg della Sicilia, il Cerasuolo di Vittoria, che prende il nome dal dialetto "cerasa" per il suo caratteristico sentore di ciliegia dato dal Nero D’Avola, che si unisce in blend al Frappato, più fresco e di notevole finezza. Morbido al palato con un perfetto equilibrio tra tannini e acidità e un fruttato che si unisce a note speziate, balsamiche e talvolta al cioccolato e al tabacco, grazie all’invecchiamento in botte. Un vino affascinante quanto la sua città d’origine con il Castello seicentesco Colonna Henriquez e la vicina Modica, nota per la produzione di cioccolato d’eccellenza, inconfondibile per la sua piacevole consistenza granulosa e croccante grazie alla tradizionale lavorazione a freddo. E’ qui e negli altri caratteristici paesini che punteggiano la campagna Iblea, che le cantine del Movimento Turismo del Vino organizzano esperienze sensoriali alla scoperta dei vini, dei prodotti tipici e dell’olio evo del territorio. Non mancheranno inoltre laboratori di artigianato e di ceramica, sfilate in costumi tradizionali e balli folkloristici per scoprire l’anima autentica di questo territorio.  Il tour si chiude a Ragusa, una città dalla duplice anima: da un lato la città vecchia e dall’altro la parte superiore, più moderna, ricostruita in seguito al terremoto, tra punti panoramici, viuzze lastricate e le colonne degli splendidi palazzi barocchi.

Per scoprire le cantine del Movimento Turismo del Vino Sicilia vai su: https://movimentoturismovino.it/

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