Palazzo Albani

Gli storici dell’arte affermano che il progetto per palazzo Albani a Urbino è stato uno dei primissimi approcci all’architettura di Luigi Vanvitelli. L’anno era il 1728 e il ricco cardinale Annibale Albani commissionò al ventottenne figlio d’arte di Caspar van Wittel l’importante compito di rinnovare la dimora storica di una potente (se non la più potente) famiglia urbinate.
Il contesto intorno a palazzo Albani già indirizzava la scelta di Vanvitelli di dare al progetto un’impronta barocca ma comunque essenziale nelle sue forme. Urbino, del resto, è un gioiello di grazia ed eleganza e un lavoro che non rispettasse l’armonia urbanistica della città non avrebbe forse soddisfatto il committente.
Un unico dettaglio devia dalla sobrietà complessiva del palazzo, e cioè quella fontana aggiunta davanti all’ingresso, celebrativa del successo degli Albani.
Sono passati tanti anni e oggi il palazzo ha un ruolo ben diverso: ospita infatti alcuni dipartimenti in campo umanistico della prestigiosa Università di Urbino, come l'Istituto di Storia dell'Arte, quello di Archeologia e le Presidenze di Scienze Politiche e Scienze della Formazione.