Monterubbiano

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Risale al XI secolo la nascita dell’antico Castrum Montis Rubbiani, risultato dalla fusione di tre nuclei fortificati, chiaro segno di una contesa territoriale, in particolare con la vicina Fermo. Gli Sforza presero possesso di Monterubbiano nel 1433 e successivamente la cedettero al Papato. La loro impronta è evidente nella cinta fortificata, all’epoca di dimensioni più grandi dell’edificato. Non è rimasto molto del sistema fortificato di Monterubbiano, si sono salvati il torrione del Cassero e alcune porzioni di mura, tuttavia è rimasto invariato l’impianto medievale. Il borgo è quindi di origini antichissime, e svetta maestoso sulla cima di una particolare collina (463 mt s.l.m.). Da qui si può godere di un panorama che si estende da una vetta all’altra dell’Appennino, dal Gran Sasso alla Majella, al Vettore e alla Sibilla, fino alla vastità del mare Adriatico.

Meritano una visita il Palazzo comunale, risalente al XIV sec., sede delle collezioni archeologiche e della pinacoteca, la collegiata di S. Maria dei Letterati, con opere di Vincenzo Pagani, artista della prima metà del XVI sec., nato a Monterubbiano, l’antica pieve dei SS. Stefano e Vincenzo, del XI sec. e la chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, del 1238 con affreschi del XVIII sec. Si segnalano inoltre il Polo Culturale San Francesco (auditorium, museo archeologico, biblioteca, orto botanico e centro di educazione ambientale), il teatro Pagani, gioiello del XIX secolo, il Palazzo Onesti e la chiesa Sant’Agostino, affrescata dall’artista Antonio Lanave.

Un piatto tipico da assaggiare sono le “tagliatelle fritte”, la cui ricetta è stata gelosamente custodita e non è mai uscita fuori dal borgo. La “Sagra della tagliatella fritta”, dal 10 al 12 agosto è l’occasione giusta per gustarle.

Un altro evento interessante è l’antica festa della Sciò la Pica, che per tradizione si tiene nella domenica di Pentecoste.