Oneglia

Non è difficile cogliere una visione complessiva di Oneglia dal mare: basta passeggiare lungo il suo Molo Lungo – ma attenzione ché c’è un Molo Lungo anche nella gemella Porto Maurizio, l’altra metà di Imperia – e impugnare macchina fotografica o fotocamera del telefonino. Per raggiungere il Molo si passa praticamente per forza da uno dei principali luoghi identitari cittadini: Calata Cuneo, per la precisione Calata Giovanni Battista Cuneo, nota anche come polo di movida serale affacciata al porto. L’altro luogo identitario fondamentale, distante pochi minuti a piedi, è piazza Dante, dove convergono a raggiera le vie più frequentate. 

Non è strano che una città della Liguria sia compresa, per non dire stretta, fra il mare e i monti subito alle spalle. Vicinissima a Calata Cuneo è infatti anche la Collegiata di Oneglia, la Basilica di S. Giovanni Battista che è il più importante edificio storico locale.

Un po’ meno storica ma altrettanto importante per chi viene da turista è, a qualche isolato di distanza nell’entroterra, la coppia di musei dedicati uno all’olio d’oliva e l’altro, già alle propaggini dell’Appennino, al clown svizzero novecentesco Charles Adrien Wettach, in arte Grock. L’idea di visitare il museo di un pagliaccio può sembrare una battuta ironica, ma non lo è. Semplicemente, Wettach è stato uno dei moltissimi artisti e intellettuali europei che della Liguria si sono innamorati, hanno deciso di trasferirvisi, hanno comperato un terreno e si sono fatti costruire una villa. Oggi quella villa è un’affascinante casa museo.