Genova e lo splendore dei Palazzi dei Rolli
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Grazie alla sua posizione strategica, Genova strinse intensi rapporti col mondo greco, etrusco e punico, ma la grande espansione della città iniziò dopo l'anno Mille. Da potente repubblica marinara, Genova fu protagonista di un progetto residenziale nobiliare pubblico per la realizzazione di un sistema di nuove strade e palazzi di rappresentanza.
Il centro storico era già fittamente popolato e limitato dalla conformazione del territorio urbano, il mare da un lato e i rilievi dell'Appennino dall’altro. La soluzione trovata fu ingegnosa e destinata a influenzare l'architettura urbana per secoli: i nuovi palazzi vennero articolati su più livelli, con loggiati, cortili d’onore e la tendenza a uno sviluppo architettonico in verticale.
Fu la nascita dei Palazzi dei Rolli, eretti lungo le Strade Nuove che ancora oggi rendono Genova un vero gioiello architettonico da cui farsi ammaliare.
Siete pronti per il viaggio nel lusso rinascimentale e barocco che solo Genova può offrire?
Cosa sono e dove si trovano i Palazzi dei Rolli
I Palazzi dei Rolli sono un museo a cielo aperto nel centro di Genova, un insieme di edifici costruiti tra il 500 e il 600 per ospitare le famiglie aristocratiche più potenti della Repubblica di Genova e mostrare al mondo la grandezza della città.
Il nome Palazzi dei Rolli è legato alla loro origine. Questi eleganti palazzi furono inseriti nei registri cittadini chiamati "rolli" e le famiglie che vi abitavano avevano l'impegno e l'onore di ospitare, per estrazione a sorte, i viaggiatori illustri in transito a Genova come principi, ambasciatori e prelati.
La costruzione dei Palazzi dei Rolli portò anche a una riconfigurazione del sistema stradale nel centro storico, con la realizzazione delle cosiddette Strade Nuove che oggi corrispondono a via Garibaldi, via Cairoli, via Bensa e via Balbi.
È lungo queste vie che oggi potete ammirarli, dal seicentesco Palazzo Rosso, ai cinquecenteschi Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi.
La storia dei Palazzi dei Rolli
La Repubblica di Genova raggiunse l’apice della propria potenza con l'ammiraglio Andrea Doria a cui si deve la grande ristrutturazione urbanistica di Genova. Nell'ambito di questa riconfigurazione della città furono emanati i "rolli" attraverso cui venivano scelte le residenze dove ospitare gli illustri ospiti in visita di Stato.
I “rolli” furono costituiti a partire dal 1576 coi palazzi catalogati in base al loro prestigio e alla capienza per ospitare le personalità in visita.
Tutti i Palazzi dei Rolli erano accumunati da alcune caratteristiche: le spettacolari scalinate all’ingresso, i cortili e le logge sui giardini, gli interni decorati con stucchi e affreschi.
Tra gli illustri visitatori di Genova nel 1607 ci fu il pittore Pieter Paul Rubens, ospitato dal Vincenzo I Gonzaga. Rubens rimase così colpito dai Palazzi dei Rolli da dar sfogo alla propria arte e realizzare Palazzi di Genova, un'antologia in due parti che comprende 139 stampe di piante, sezioni e prospetti degli edifici più belli di Genova, disegnati o comprati dallo stesso Rubens.
Perché i Palazzi dei Rolli sono diventati sito dell'UNESCO
Nel 2006 l'UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità 42 dei 163 Palazzi dei Rolli di Genova perché, insieme alle Strade Nuove, rappresentano il primo esempio europeo di un progetto di sviluppo urbano con una struttura unitaria, pianificato da un’autorità pubblica e associato a un sistema peculiare di ospitalità pubblica in residenze private.
I Palazzi dei Rolli diventati sito dell’UNESCO sono stati selezionati in base a due criteri: aver esercitato un’influenza considerevole sugli sviluppi nel campo dell’architettura e degli insediamenti urbani e per rappresentare ancora oggi un esempio straordinario di insieme architettonico che illustra un periodo significativo della storia dell’umanità.
I Palazzi dei Rolli da visitare
Siete pronti a rimanere a bocca aperta davanti allo splendore rinascimentale e barocco di Genova? Ecco quali, perché e cosa vedere tra i 42 Palazzi dei Rolli che fanno parte del sito UNESCO.
● Palazzo Rosso si trova al civico 18 di via Garibaldi e ospita la prima sezione dei Musei di Strada Nuova con le collezioni d'arte dei Brignole-Sale e decorazioni del 600 e del 700.
● Palazzo Bianco, costruito tra il 1530 e il 1540 e detto anche Palazzo di Luca Grimaldi, ospita la sezione dei Musei di Strada Nuova dedicata alla pittura italiana, fiamminga e spagnola tra il XVI e il XVIII secolo. Non potete perdervi Ecce Homo di Caravaggio e Ritratto di gentiluomo fiorentino di Giorgio Vasari.
● Palazzo Doria-Tursi fa parte dello stesso polo museale ed è anche la sede del Comune di Genova. È il palazzo più maestoso della storica Strada Nuova con due grandi giardini e ampie logge su due piani. Al suo interno dovete ammirare la Maddalena penitente scolpita da Antonio Canova.
● Palazzo Balbi, situato sull'omonima via, è la sede dei dipartimenti delle facoltà umanistiche dell'Università di Genova. Dovete visitarlo per ammirare uno dei più importanti esempi del barocco genovese, i cicli di affreschi firmati da Valerio Castello, Domenico Piola e Gregorio De Ferrari.
● Palazzo Lomellino è tra i Palazzi dei Rolli più spettacolari di Genova. Progettato da Giovan Battista Castello e Bernardo Cantone, il palazzo merita di essere visitato per il doppio giardino pensile su terrazze e per il ciclo d'affreschi di Bernardo Strozzi.
● E visto che siete a Genova, dovete visitare oltre al famoso Palazzo ducale, che ospita al piano nobile importanti mostre d'arte, anche la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Qui si può ammirare Ecce Homo di Antonello da Messina e Ritratto di Ansaldo Pallavicino di Antoon van Dyck oltre al primo piano nobile, che conserva l'aspetto di una dimora aristocratica genovese della prima metà del 600.
● Se amate i musei fate un salto anche al Museo di Palazzo Reale, il più vasto complesso architettonico del 600-700 a Genova con gli interni di rappresentanza ancora intatti.
● Una visita dei Palazzi dei Rolli non si può dire completa senza Palazzo Tobia Pallavicino, affacciato su Piazza del Ferro e decorato con affreschi del tardo rinascimento e del tardo barocco genovese.