Le pitture che oggi possiamo ammirare nella Domus Augustana erano in origine parte della decorazione di una residenza risalente al I secolo a.C. Questi sono stati rinvenuti durante gli scavi effettuati dal duca di Parma e Piacenza nel XVIII secolo, poi ripresi nel XX secolo da Giacomo Boni. La prima decorazione pittorica rappresenta architetture prospettiche che appartengono al secondo stile che risalgono alla metà del I secolo a.C. Un altro ambiente a pianta rettangolare e absidato è caratterizzato, invece, da uno stile che appartiene alla seconda fase decorativa delle domus. Le raffigurazioni pittoriche risalgono al periodo augusteo, intorno al 30 a. C. e appartengono al secondo stile avanzato; queste trovano diverse analogie con le decorazioni della residenza del princeps, con quella della Casa di Livia sul Palatino e della Villa della Farnesina. Il nome "Aula Isiaca" si deve ai numerosi riferimenti alle divinità egizie e a Iside, che si ritrovano nelle pitture: fiori di loto, serpenti, vasi rituali e ghirlande di rose. Lungo la parete maggiore è stato raffigurato un podio con colonne che inquadrano un’edicola al centro, contenente un paesaggio. Ai lati ci sono altri pannelli che rappresentano scene mitologiche: una di queste pare raffiguri l’episodio della nascita di Elena. Sulla parete corta è rappresentata una scena che potrebbe, invece, riferirsi allo sbarco di Elena e Paride mentre nella lunetta si vede un vaso cerimoniale dorato con motivi di corone di rose. La volta è invece decorata con motivi nastriformi: con un nastro giallo su una fascia blu ondulata e elementi che si rifanno al culto isiaco. L’abside, invece, presentava paesaggi idillico-mitologici, mentre sul podio si può vedere un paesaggio nilotico. La parte superiore delle pareti era decorata da un fregio caratterizzato da serpenti e fiori di loto; sopra al fregio c’era una cornice di stucco. L’ambiente della Domus Augustana ospita anche la loggia rinascimentale della villa Stati, che fu dipinta nel XVI secolo da Baldassarre Peruzzi, architetto, pittore e scenografo. La volta è decorata a grottesche, stile pittorico ispirato alle decorazioni del padiglione della Domus Aurea, ritrovate nel XV secolo. Un fregio giallo a mascheroni delimita un fondo bianco, dove al centro di staglia lo stemma dei Mattei, che questo ha sostituito lo stemma Strati nel 1595. Qui si trovano anche due quadretti a tema mitologico su sfondo scuro: Le nozze di Ercole ed Ebe e Venere tra Amore e le Muse. Tondi a fondo blu che rappresentano i segni zodiacali, si trovano sulle vele; sui peducci sono rappresentate, invece, le sei Muse sui lati lunghi mentre su quelli corti ritroviamo Atena e Apollo. Gli affreschi delle pareti che raffigurano scene del mito di Venere, invece, sono stati trasferiti all’Ermitage di San Pietroburgo, dove si trovano tutt’oggi. Anche i motivi mitologici e i tondi con i segni zodiacali sono stati staccati e ceduti al Metropolitan Museum of Art di New York. Grazie ad un accordo di prestito, oggi, è stato possibile ricollocarli nella sede originale.
Orari
Lunedì - Domenica
09:30 am-03:30 pm
Alcune informazioni sono fornite da:
Aula Isiaca con Loggia Mattei
Parco archeologico del Colosseo, 00186 Roma RM, Italia
Iscriviti alla Newsletter per non perdere i luoghi, gli eventi e le esperienze per vivere il lato migliore dell'Italia: quello autentico.
L’email inserita non è valida
Resta aggiornato
Desideri conoscere le ultime novità sul nostro splendido paese, rimanere aggiornato sugli eventi più interessanti, scoprire le nostre offerte speciali e ricevere tanti consigli e suggerimenti da insider?
Salva i tuoi luoghi preferiti
Crea un account o effettua l’accesso per salvare la tua lista dei desideri
Condividi
Ops! C'è stato un problema con la condivisione.Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.