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Cortile della Pigna

Panoramica

Un luogo magico! Non c’è altro modo per definire il cortile della Pigna, spazio verde che si apre nel cuore dei Palazzi Vaticani: un luogo perfetto per riposarsi durante la visita ai Musei, dove ammirare imponenti testimonianze romane e architetture rinascimentali in dialogo con l’arte contemporanea. E dire che fino all’800, il cortile della Pigna non esisteva… O meglio, era soltanto la parte settentrionale del cortile del Belvedere: un unico, gigantesco spazio progettato da Donato Bramante all’inizio del ’500, ridimensionato una prima volta alla fine del secolo, quando vi fu costruita la Biblioteca di Sisto V. La situazione cambiò nel 1816-22, quando all’interno del cortile del Belvedere fu eretto il Braccio Nuovo: è l’edificio trasversale che tuttora chiude a sud il cortile della Pigna, occupato da una parte delle collezioni del Museo Chiaramonti. Costruire il Braccio Nuovo fu una scelta discutibile. Tuttavia il nuovo edificio, definendo questo cortile e isolandolo dal resto del Belvedere, regalò al complesso dei Palazzi Vaticani uno spazio inedito, accogliente e a misura d’uomo. 

A nord, il cortile della Pigna è delimitato invece dall’antico palazzetto di Innocenzo VIII. Qui si apre un’enorme nicchia, detta “nicchione del Bramante”, dove è collocata una gigantesca pigna di bronzo d’epoca romana: per tutti è semplicemente il “Pignone”, storico simbolo del rione Pigna. Ai tempi dell’impero probabilmente decorava una fontana presso il tempio di Iside al Campo Marzio: sotto il suo basamento si trovano due leoni accovacciati in basalto che recano il nome del faraone Nectanebo. Tutto ciò la rende perfettamente in tema con il Museo Gregoriano Egizio che si visita alle sue spalle. Al centro del cortile, invece, cattura lo sguardo la grande scultura contemporanea Sfera con sfera di Arnaldo Pomodoro, che ruota lentamente con il vento.

Cortile della Pigna

00120, Città del Vaticano

Sito Web

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