Panoramica
La basilica di S. Cristina custodisce l’anima più antica e spirituale di Bolsena, che fa da contraltare alle atmosfere piacevolmente spensierate del lungolago e del porticciolo turistico del borgo, affollati di ristorantini e locali. La facciata rinascimentale cela interni d’impronta romanica e una fondazione assai più antica: la chiesa venne consacrata nel 1077 da papa Gregorio VII, ma le sue radici affondano in epoche ancora precedenti. Sorge infatti sopra le catacombe dove, secondo la tradizione, tra la fine del III e l’inizio del IV secolo fu sepolta santa Cristina martire. Per secoli, i pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena si sono fermati qui per pregare nella Grotta di S. Cristina, una porzione delle antiche catacombe ampliata e trasformata, di fatto, nella cripta della basilica, con la tomba della santa.
Nel 1263 proprio nella grotta avvenne quello che la Chiesa considera il Miracolo eucaristico: dall’ostia consacrata sarebbero stillate gocce di sangue, a testimoniare la reale presenza del corpo e sangue di Cristo nell’Eucarestia e smentire i dubbi nutriti dall’officiante, un sacerdote boemo. Lo ricorda l’affresco sull’arco che immette all’ipogeo, del XIII secolo: è la più antica testimonianza iconografica del miracolo. Altre importanti opere d’arte che ornano la basilica sono un Crocifisso ligneo di scuola umbro-senese del ’500, gli affreschi quattrocenteschi della cappella del Rosario e il suo grande tabernacolo, opera di Benedetto Buglioni (1493-97), e nel presbiterio un polittico del ’400 attribuito al senese Sano di Pietro e a Benvenuto di Giovanni.
