Emilia Romagna, pedalando tra arte e cultura
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Alla scoperta del ricco patrimonio artistico dell’Emilia Romagna, tra città d’arte, borghi e campagne cosparse di dimore storiche e musei. Ecco 5 percorsi cicloturistici tra i più belli della regione, uno dei quali ripercorre le orme di Dante Alighieri dopo il suo esilio da Firenze. Un territorio molto interessante su cui transiteranno anche quattro tappe del Giro d’Italia.
Lungo il Po nella campagna emiliana
Uno slow tour lungo il Po da Piacenza a Reggio Emilia, pedalando tra pioppeti e oasi naturali, chiesette e castelli, spiaggette e borghi fluviali. Si parte da Soprarivo, dove Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, nel 990 guadò il fiume percorrendo la via Francigena. Molte le tappe storiche, come la Busseto di Giuseppe Verdi dove tutto parla di lui (c’è anche la sua casa natale a Roncole), Colorno con la Reggia settecentesca che ospita la scuola di alta cucina Alma di Gualtiero Marchesi, e Guastalla, regale sede dei Gonzaga. Da visitare il Museo del Culatello di Polesine Parmense, il Museo della Distilleria nel Castello di Roccabianca con aceto balsamico e liquori rari, quello di Don Camillo e Peppone a Brescello e di Antonio Ligabue a Gualtieri. Al porto fluviale di Boretto ci si imbarca con la bici per le crociere sul Po.
Ferrara e Ravenna, le città d’arte
Il percorso ciclistico alla scoperta delle due città d’arte parte da Ferrara, Patrimonio Unesco e nota anche come Città delle Biciclette. Pedalando sulla medievale Via delle Volte, attraverso il centro storico, ci si imbatte nel Castello Estense, simbolo cittadino, nella Cattedrale e nel Palazzo dei Diamanti. Imperdibile anche la ciclovia di 9 chilometri sull’imponente cinta muraria rinascimentale che la circonda. A Ravenna, con diversi monumenti Patrimonio Unesco, l’itinerario prosegue alla volta di celebri basiliche e battisteri che custodiscono mosaici bizantini preziosissimi, come la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale e, appena fuori città, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.
L’Anello dei Borgia, tra le Delizie Estensi
Il percorso si snoda nelle campagne della bassa ferrarese cosparse di residenze storiche dei Duchi d’Este, note come Delizie Estensi e riconosciute Patrimonio Unesco. L’itinerario ad anello ne collega tre tra le più prestigiose e importanti nella storia della casata ducale, oltre che in quella di Lucrezia Borgia: la Delizia di Belriguardo, residenza estiva prediletta che oggi ospita il Museo Civico, la Delizia del Verginese con il suo “brolo”, tipico giardino rinascimentale, la Delizia di Benvignante dove soggiornò anche Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro. L’itinerario è adatto a tutti, alterna asfalto e strade bianche, e incrocia anche la Via Romea Germanica.
Nei borghi della Valmarecchia
Un itinerario cicloturistico in Valmarecchia, nell’entroterra romagnolo, con partenza e arrivo a Rimini, l’antica signoria dei Malatesta. Il tracciato è spesso impegnativo con pendenze consistenti, perché conduce alla scoperta di splendidi borghi storici arroccati come Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio, quest’ultimo appartenente all’ Associazione I Borghi più belli d’Italia. Il tratto finale si arrampica fino all’affascinante Repubblica di San Marino, sul Monte Titano, che conserva ancora l’antica triplice cerchia muraria e i tre torrioni di avvistamento e difesa. Al termine ci si può ristorare alle Terme di Riccione con le loro acque salutari, tra percorsi sensoriali, fanghi e massaggi.
Il Cammino di Dante
Un percorso ad anello di quasi 400 chilometri nei luoghi danteschi, da Ravenna a Firenze e ritorno. A Ravenna si visita la tomba del Poeta, mentre a Firenze, Patrimonio Unesco, la casa natale, sede del museo a lui dedicato, e il cenotafio nella Chiesa di Santa Croce, monumento in cui la Poesia lo piange. Il percorso è tra borghi storici meravigliosi, come quello murato di Poppi, uno dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia, Portico di Romagna di cui era originaria Beatrice, Brisighella e Premilcuore. Punti naturalistici spettacolari sono la maestosa cascata dell’Acquacheta e la valle del Casentino con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si pedala in mountain bike su strade prevalentemente boschive, carrarecce e sentieri, a volte molto impegnativi, o, in alternativa, su strade secondarie panoramiche per bici da strada. Il periodo migliore è da marzo a novembre, perché in inverno si può trovare neve.