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Spiritualità
Toscana

Toscana: la Via di Francesco

Sulle orme del Santo, scoprendo eremi impervi, borghi fortificati, città artistiche e i paesaggi toscani più affascinanti.

5 minuti

La Via di Francesco è un insieme di percorsi che si irradiano per circa 400 chilometri nel lembo orientale della Toscana, immettendosi in Umbria fino a raggiungere Assisi e toccando i luoghi cari a San Francesco, una delle figure più venerate della tradizione cristiana.

Un itinerario suddiviso in 25 tappe che si estende tra le province di Firenze e Arezzo nel tratto toscano, e suddiviso in tre sezioni interconnesse: Firenze - La Verna, con una direttrice nord che passa per la Consuma e una sud che attraversa Vallombrosa e Poppi; La Verna – Anghiari, con una direttrice est che passa da Pieve Santo Stefano e Sansepolcro e una ovest attraverso Caprese Michelangelo; infine Anghiari – Cortona. Inoltre, vi sono tratti che si collegano oltre regione al cammino di San Francesco da Rimini a La Verna e a quello umbro che termina in bellezza e spiritualità nella città santuario di Assisi

Tra spiritualità, storia, arte e buona cucina, immergendosi in panorami naturali suggestivi, questo cammino ha inizio a Firenze, dove ha sede la chiesa francescana più grande del mondo, la Basilica di Santa Croce. Attraversa poi alcune splendide valli toscane ricoperte da rigogliosi boschi e custodi di antichissime testimonianze storiche e religiose, come la Valdisieve, il Valdarno, il Casentino, la Valtiberina e la Valdichiana.

A piedi verso straordinari eremi e santuari

A piedi verso straordinari eremi e santuari

La rete sentieristica coinvolge località dove natura e spiritualità si fondono, luoghi particolarmente suggestivi e spesso legati alla vita del santo. Il Santuario della Verna, oasi di pace circondata dai maestosi faggi e abeti bianchi dei boschi del Casentino, è dove San Francesco ricevette le stigmate; il complesso di Camaldoli composto dal monastero, il sacro eremo, l’antica farmacia, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato; alle pendici del Pratomagno, si trova l'Abbazia di Vallombrosa, circondata dalle foreste sacre governate da secoli dai monaci; l'Eremo de Le Celle alle porte di Cortona, tra natura e misticismo fu il primo convento costruito da San Francesco. 

E ancora, edifici sacri minori ma non per bellezza e fascino: l'Eremo di Cerbaiolo a Pieve Santo Stefano, un eremo remoto dato in dono a San Francesco e abitato dai frati francescani fino alla fine del XVIII secolo, è considerato il "fratello minore" del Santuario della Verna; l'Eremo di Montecasale a Sansepolcro, un affascinante e piccolo monastero immerso nella natura dell'Alta Valtiberina, uno dei luoghi preferiti del santo.

Camminare tra i parchi è un cantico alla natura

Camminare tra i parchi è un cantico alla natura

Il cammino è per gran parte immerso in paesaggi incontaminati ricchi di biodiversità che riflettono l'amore di San Francesco per la natura e gli animali, già celebrato nel suo Cantico delle Creature. Panorami selvaggi tutelati da parchi nazionali e riserve come il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una delle aree forestali più importanti d'Italia, con boschi secolari popolati da specie rare; la Riserva Naturale dell'Alpe della Luna, conosciuta per le sue abbondanti sorgenti, torrenti e cascate; situata nell'Alta Valtiberina con paesaggi spettacolari come la Ripa della Luna, la Riserva Naturale del Sasso di Simone, un massiccio di roccia calcarea al confine con le Marche; la Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa, nel Valdarno Superiore, questa foresta ospita i due alberi più alti d'Italia ed infine la Riserva Naturale dei Monti Rognosi, un'area dall'aspetto ruvido ma ricca di biodiversità, situata vicino ad Anghiari, con rocce ofiolitiche affioranti che conferiscono un paesaggio unico.

Al cospetto di piccoli borghi e grandi castelli

Al cospetto di piccoli borghi e grandi castelli

Passo dopo passo si compie un viaggio a piedi nella storia più remota, che ha lasciato un patrimonio medievale di grande importanza. Lungo il percorso di possono apprezzare roccaforti dal fascino senza tempo come il Castello di Poppi, un maniero appartenuto alla potente famiglia dei conti Guidi, esempio perfettamente conservato di architettura medievale e simbolo del Casentino; lo splendido borgo di Monterchi, arroccato tra i paesaggi collinari della Valtiberina e noto per ospitare uno dei capolavori di Piero della Francesca; Anghiari, uno dei borghi più belli d'Italia famoso per la sua ricchezza architettonica e artistica e per l'omonima battaglia; Castiglion Fiorentino, dominato dalla torre del Cassero, ha origini antiche ed è stato un importante centro etrusco. A concludere la rassegna storica, l'incantevole Cortona, che dal suo colle domina la Val di Chiana e custodisce un prospero passato etrusco, ricco di arte, storia e luoghi di fede.

Opere e grandi maestri, da Giotto a Piero della Francesca

Opere e grandi maestri, da Giotto a Piero della Francesca

Punto di partenza del cammino è Firenze e le sue meraviglie, inaugurandosi innanzi alla splendida Basilica di Santa Croce. Questo capolavoro gotico italiano custodisce tesori artistici che ritraggono la vita di San Francesco, con opere firmate da Brunelleschi, Giotto e Donatello, e ospita le tombe di illustri personaggi come Galileo, Michelangelo e Ugo Foscolo. Il percorso lascia il centro di Firenze costeggiando la sponda destra del fiume Arno, offrendo prospettive d'arte contemporanea in prossimità di Sant'Andrea a Rovezzano: il Parco Enzo Pazzagli è un museo outdoor immerso in un'area verde, arricchito da numerose opere dell'artista.

Continuando il cammino si intercetta poi la magnifica Arezzo, che accoglie pellegrini e viandanti nella sua maestosa piazza Grande e vanta perle di grande valore religioso. Esempio ne sono il Duomo, dove sono conservati alcuni capolavori di Andrea Della Robbia e Piero della Francesca e la Basilica di San Francesco, con la sua estetica sobria custodisce un tesoro di arte sacra, il celebre ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce del rinomato pittore biturgense.

Ristorarsi con i sapori di montagna e di valle

Ristorarsi con i sapori di montagna e di valle

Scoprire una terra significa anche assaporarne i prodotti tipici e lungo la Via di Francesco sono tante le occasioni di gustare le eccellenze del territorio. La Val di Chiana, rinomata per la sua razza bovina Chianina dalle dimensioni imponenti, rappresenta una prelibatezza culinaria che arricchisce i piatti locali di autenticità e tradizione. Il Passo della Consuma, che collega il Valdarno al Casentino, oltre ad offrire spettacolari panorami sulle valli, ospita locande rinomate per la loro schiacciata della Consuma. Alla Lastra di Corezzo, piccolo borgo nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, si prepara una ricetta di origini antichissime, i tortelli alla Lastra, oltre ad altri prodotti tradizionali come il pane, dolci e i cantucci artigianali di Rimbocchi. Nota per essere la terra nativa di Michelangelo Buonarroti, Caprese Michelangelo offre autentici sapori locali come il marrone DOP dai castagneti circostanti e i prelibati prodotti del sottobosco, come funghi e tartufi, che diventano ingredienti speciali di ricette tradizionali.

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