Salta il menu

Basilica di Santa Croce di Firenze

Panoramica

La basilica è una delle più insigni chiese di Firenze, tra le più rappresentative del gotico cittadino e famosa per essere il «pantheon degli italiani illustri». Fu eretta a partire dal 1295 su progetto di Arnolfo di Cambio, vera celebrità dell’epoca, e completata verso il 1385, sebbene la consacrazione risalga al 1443. Solo nel 1863 l’architetto di religione ebraica Niccolò Matas rivestì la facciata di marmi policromi, arricchendola di pinnacoli e coronandola con la stella di David. 

L’interno a tre ampie navate è diviso in arcate ogivali; non appena gli occhi si sono abituati alla luce fioca si iniziano a vedere i fianchi della chiesa. Lungo le pareti si alternano tombe, monumenti funerari e targhe a ricordo di personaggi illustri. Vicino alla controfacciata c’è la tomba di Galileo, mentre di fronte le sta la tomba di Michelangelo. Prima di incrociare il cenotafio di Dante, c’è la tomba di Gian Battista Niccolini che fu presa a modello per la Statua della Libertà di New York. Il monumento funebre di Vittorio Alfieri, scolpito da Antonio Canova, anticipa i sepolcri di Gioacchino Rossini e Ugo Foscolo. Dopo quello di Machiavelli, si vede sul muro un altorilievo dell’”Annunciazione” di Donatello (1435). A destra della cappella Maggiore, illuminata da tre strettissime bifore, le due cappelle del braccio destro del transetto sono decorate da cima a fondo da Giotto. A differenza delle altre pitture murarie della chiesa questi non sono affreschi, perché l’artista doveva fare veloce avendo richieste da tutta Italia. Così adoperò le tempere, che però si rovinano molto più facilmente. La cappella Bardi di fianco all’altare raffigura il ciclo con la “Vita di san Francesco”. Nella vicina cappella Peruzzi, con le storie di “san Giovanni Battista ed Evangelista”, Giotto fa sfoggio di una tecnica pittorica che è avanguardia pura, inserendo elementi architettonici che sono funzionali alla storia ma sono tracce di quella che un secolo dopo sarebbe stata la prospettiva. Sul transetto sinistro, sopra l'altare si trova il celebre Crocifisso ligneo di Donatello, criticato da Brunelleschi per il suo eccessivo realismo.

In fondo al primo dei chiostri (detto “Arnolfo”) attiguo alla Basilica, dopo aver fatto visita al Museo dell’Opera, si entra nella Cappella dei Pazzi. Disegnata da Brunelleschi nel 1429 ma cominciata quasi vent’anni dopo, colpisce per l’armonia e rigidità dell’ambiente dall’alternanza calce e pietra: è un gioiello di arte rinascimentale. La facciata è preceduta da un portico con 6 colonne corinzie, mentre nell’interno il bianco dell’intonaco dialoga con la vivacità cromatica dei 12 tondi (tra i capolavori di Luca della Robbia) e dei medaglioni dei pennacchi della cupola, forse del Brunelleschi.

Basilica di Santa Croce di Firenze
Piazza di Santa Croce, 16, 50122 Firenze FI, Italia
Sito Web
Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.