Panoramica
Ad Agrigento, in località Villaseta, si trova una strada conosciuta come “contrada Caos”. È qui che si trova l’agiata dimora in cui Luigi Pirandello trascorse la sua infanzia e adolescenza, dopo che la sua famiglia vi si trasferì nel 1867 per sfuggire a un’epidemia di colera. L’autore amava giocare col nome della via che, spiega, deriva dal greco Kaos, affermando: “Io son figlio del Caos”. A questa casa lo scrittore e drammaturgo agrigentino è rimasto legato anima e corpo: dal 1949 vi è ospitato un museo con allestimenti che mirano a ripercorrere la vita dell’autore, e qui si trovano anche le sue ceneri, raccolte all’interno di un’urna conservata ai piedi di un pino secolare. Il percorso museale si compone di 6 sale munite, oltre che di fotografie e reperti pirandelliani, anche di quadri interattivi. Ogni stanza è dedicata a un tema diverso: dalle origini del suo estro creativo ai suoi luoghi del cuore, alla sua produzione letteraria, fino alla sala delle maschere in cui il visitatore può vederle addirittura prendere vita al suo avvicinarsi, grazie a un monitor a parete.
