Panoramica
Armonie antiche di un canto in una lingua arcaica, suoni dolci e aspri di una tradizione tramandata oralmente di padre in figlio da tempo immemorabile: è il Canto della Passione che riecheggia durante la Settimana Santa nelle vie dei borghi griki di Terra d'Otranto.
L’area greca del Salento preserva e tramanda un ampio patrimonio di parole, usi e costumi che rimandano per origine, gusto, gestualità, musica e ritmo all’area sud-balcanica. Un territorio da scoprire e vivere durante tutto l’anno, con i suoi riti, le tradizioni, le feste patronali, gli eventi musicali, i percorsi del gusto e i cammini a passo lento nel paesaggio urbano e rurale.
L'autore dell’antichissimo canto religioso in lingua grecosalentina è sconosciuto. Per 12 giorni, dalla V domenica di Quaresima fino al Giovedì Santo, i cantori rinnovano l’antico rituale cantando in quartine la storia della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo accompagnando la loro voce col suono mesto della fisarmonica. Gli ultimi versi, solitamente, augurano prosperità agli ascoltatori e li invitano ad offrire qualche moneta o qualche dono ai cantori.
Si conoscono varie versioni del Canto nei comuni della Grecìa Salentina, a conferma della grande popolarità di questa tradizione tramandata principalmente in forma orale.
L'accorato racconto della Passione ha sempre suscitato il vivo interesse e la commossa partecipazione degli ascoltatori e, ancor oggi, quando qualcuno dei pochi cantori rimasti ripropone l'antico canto, si ricrea la magica atmosfera che per secoli ha preparato spiritualmente alla Pasqua le popolazioni della Grecìa Salentina.
