Panoramica
Il 5 luglio 2005, il Museo del Santuario di San Nicola da Tolentino ha riaperto i battenti con un nuovo allestimento. Costituito da sezioni artistica, ceramiche, ex voto e presepi, offre ai visitatori una grande varietà di opere d’arte tra cui il celebre gruppo ligneo raffigurante la Natività attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, già presente nell’altare maggiore della basilica, di proprietà della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, concessa in deposito e appena restaurata. Altri dipinti di spicco sono “Le nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant’Antonio da Padova” di Simone de Magistris e “L’apparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino”, attribuito ad Antonio Francesco Peruzzini.
Un’altra gradita sorpresa attende i visitatori: un dipinto poco noto di San Nicola da Tolentino, attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris. Non mancano neanche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e “San Nicola appare a Marc’Antonio Colonna” di ignoto argentiere del XVII secolo, recante un’iscrizione contenente il nome del miracolato "Colonna Dux Palleani et Tallecotii".
La sezione ceramiche, frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci, offre esemplari di Castel Durante, maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII. Infine, non mancano oggetti preziosi e rari destinati all’arredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica, come reliquiari, pissidi, pannelli e busti, come quello dell’orafo argentiere Stefano Lepre, recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo.
