Innamorarsi di Pavia, la capitale del riso in cui visse Einstein
Un ricchissimo patrimonio storico e artistico, una tradizione enogastronomica invidiabile e alcune curiosità che rendono Pavia sorprendentemente unica e perfetta per una vacanza costruita su misura.
La Certosa, gioiello del Rinascimento
Un tour di Pavia non può che cominciare con la Certosa di Pavia, complesso monumentale che si trova alle porte della città, a circa 8 chilometri.
Gioiello del Rinascimento, fu voluto come cappella di famiglia da Gian Galeazzo Visconti alla fine del 1400. Doveva servire come mausoleo dopo la sua morte e fu affidato ai monaci Certosini, per passare in seguito ai Cistercensi e ai Benedettini di Pavia. Ma il suo committente non vide mai la fine della costruzione, che fu continuata da Francesco Sforza e da Ludovico il Moro, anche se qui furono portate le sue ceneri.
L’interno è gotico, su modello del Duomo di Milano, ma la facciata è rinascimentale e all’interno conserva opere del Perugino, del Pinturicchio e del Guercino.
Il Castello Visconteo, emblema di potere
Più che un castello è un palazzo simbolo di ricchezza e potenza e risale al 1360. Lo circonda un bellissimo parco, che oggi potrai vedere solo in parte e che lo collegava alla Certosa di Pavia.
Tra gli eventi storici più importanti avvenuti tra le sue mura, non possiamo non ricordare il matrimonio di Ludovico il Moro con Beatrice d’Este e se oggi una parte del castello è andata distrutta, all’interno sono comunque ospitati i Musei Civici e la civica Pinacoteca Malaspina con capolavori come il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina.
La chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro e il Ponte Coperto
La chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro merita assolutamente una visita: al suo interno, infatti, riposano due padri della chiesa. Si tratta di Sant’Agostino, il cui corpo è conservato nella magnifica Arca omonima, e Severino Boezio, filosofo e martire. La chiesa in stile longobardo fu ricostruita in stile romanico ed è considerata, insieme a San Michele Maggiore, il più importante edificio religioso cittadino.
Da non perdere neppure il Ponte Coperto, simbolo di Pavia che sormonta il fiume Ticino. Collega centro storico con il quartiere di Borgo Ticino posto originariamente fuori dalle mura cittadine, e il Broletto, edificio del XII secolo, con il suo suggestivo cortile interno porticato, cuore dell’antica vita istituzionale. Qui si trova anche una targa dedicata al 50° anniversario della morte di Albert Einstein, che qui ha abitato per diverso tempo.
Il cittadino Albert Einstein
Sì, i genitori di Einstein si trasferirono a Pavia nel 1894, per la precisione a Palazzo Cornazzani, già dimora di Ugo Foscolo: e anche Albert abitò qui per un periodo.
Il teatro calcato da Gassman e Fo
Il settecentesco Teatro Fraschini è un vero capolavoro che ha ospitato artisti come Vittorio Gassman e Dario Fo. Ha la tipica forma a ferro di cavallo e conta su una serie di palchetti e un soffitto in legno interamente dipinto.
Pavia e la passione per il tacco 12
Nella vicina Vigevano c’è il Museo Internazionale della Calzatura, che espone modelli storici o super fashion e recenti. Per meglio dire, accanto alla Pianella di Beatrice d’Este, sfilerà davanti a voi il meglio di Manolo Blahnik.
Sua maestà il riso
Pavia può contare su circa 80mila ettari interamente coltivati a risaie. In generale, parliamo della più estesa area di produzione di riso italiana e si può andare in giro per sentieri costeggiando le coltivazioni, a piedi o in bicicletta.