Corniglia

Corniglia fa parte delle Cinque Terre ma, diversamente da Monterosso al Mare, Vernazza, Manarola e Riomaggiore è l’unico borgo che non affaccia direttamente sull’acqua: si trova, infatti, un centinaio di metri sopra il livello del mare, su di un promontorio. Per questo Corniglia è considerato più come un borgo collinare che un borgo marinaro, anche se alla spiaggia è pur collegato da una lunga scalinata di 377 gradini (la stessa che collega il borgo anche alla stazione ferroviaria la Lardarina).

Si tratta di un centro prevalentemente agricolo, di fatto gode di una lunga tradizione di viticoltura (di oltre due millenni) e il suo vino ha una storia molto antica. Negli scavi di Pompei, fra i ritrovamenti, vi era anche il vino di Corniglia, conservato in anfore con la dicitura “Cornelia”.

In paese si trova la chiesa di S. Pietro, edificata su una cappella preesistente nel XIV secolo ma modificata nel XVIII secolo, in età barocca. Conserva, tuttavia, all’esterno il portale e il rosone gotico in marmo di Carrara, opera del 1351 dei maestri campionesi Pietro e Matteo da Campilio, mentre all’interno un fonte battesimale del XII secolo. Sul retro dell’edificio sono visibili alcuni rilievi a tema zoomorfo di reimpiego e parte della muratura dell’antica cappella.

Grazie alla sua posizione arroccata sul promontorio, il paese vanta una vista stupenda sul belvedere al termine della via Fieschi. Su largo Taragio (“er Taragiu” in termini dialettali) si affaccia l’oratorio dei Disciplinati di S. Caterina e sulla via pedonale che la fiancheggia si possono trovare indicazioni per il Sentiero Verde Azzurro, che collega Corniglia a Monterosso al Mare.