Dalla Strada delle Mura al Forte Castellaccio
Partite comodamente da piazza Manin seguendo l’antico percorso panoramico dell’Area naturale Protetta della Strada delle Mura. Dopo aver contemplato dall’alto del belvedere del Righi, lungo la Strada delle Mura, la vista panoramica sul Parco Urbano delle Mura e le spettacolari terrazze verso il porto, formate dalla funicolare Zecca-Righi, è giunto il momento di immergersi tra le fortificazioni liguri. Sarà, il vostro, un viaggio tra natura e storia, cultura e architettura.
Si tratta infatti dell’area verde più grande di tutta Genova. Iniziate dal Forte Castellaccio, abbarbicato a 360 metri sul livello del mare e punto di partenza classico per l’itinerario tra i forti. A colpirvi sarà subito la sua torre poligonale in mattoni rossi detta della Specola. Da qui, ogni giorno, a mezzogiorno in punto, veniva sparato un colpo di cannone. Un’usanza, quest’ultima, durata fino all’inizio della seconda guerra mondiale.
Oggi la torre ospita, tra l’altro, l’Osservatorio Meteorologico dell’Istituto Idrografico della Marina Militare.
Dal Forte Castellaccio al Forte Sperone
Il vostro itinerario “fortificato” per la città di Genova prosegue, poi, dal Forte di Castellaccio, al Forte Sperone.
Quest’ultimo risale in realtà a un’epoca antecedente rispetto alle Mura Nuove: le prime notizie di questa fortezza la fanno risalire infatti al XVI secolo, anche se già in epoca ghibellina (XII secolo) si raccontava di un castello dal nome Bastia di Peralto. Il Forte Sperone è stato spesso utilizzato per eventi e spettacoli e sono previsti, in futuro, altri progetti in questa suggestiva location, un modo per rendere ancora viva la troneggiante costruzione storica, dall’indubbio fascino scenografico.
Il fortino è sito in cima al monte Peralto, proprio dove si incontrano i 2 rami della cinta difensiva del capoluogo ligure, all’altezza di 512 metri: tra la val Polcèvera e la val Bisagno dove si sviluppano infatti le mura sui due lati opposti. Particolare del Forte Sperone è soprattutto il suo bastione angolare, crocevia proprio di questi due fronti: ricorda da vicino la prua di una nave, e da qui deriva il nome “Sperone”. Come detto il forte, così come tutti le altre tappe del vostro itinerario nel Parco Urbano delle Mura di Genova, è raggiungibile anche a piedi, per gli amanti del trekking lungo un sentiero, oppure in mountain bike per i più arditi (oltre che allenati) pedalatori.
Dal Forte Sperone ai Forti interni
Proseguite seguendo l’antico camminamento militare che collega Forte Sperone ai Forti interni, oppure se preferite potete prendere il treno e scendere a una fermata intermedia della già citata ferrovia a scarto ridotto Genova-Casella: quella di Trensasco o quella di Campi.
Ad attendervi come primo appuntamento ecco il Forte Puin, in eccellente stato di conservazione: vi sorprenderà soprattutto la torre quadrangolare che lo domina. Quello di Puin è, tra l’altro, sicuramente tra i punti più attrattivi dell’intero Parco Urbano delle Mura.
Subito dopo il Forte Puin, immettetevi nuovamente sulla strada militare: prossima meta è il Forte Fratello Minore, dal suggestivo nome, non meno affascinante del luogo, che certo non vi deluderà. Si chiama così perché un tempo aveva un fratello. Erano due infatti i manieri posti a difesa, in prima linea, della città di Genova durante l’assedio del 1800. Solo uno però ne sopravvisse.
Terzo appuntamento tra le mura cittadine interne ecco il Forte Diamante. Si tratta del più avanzato e anche del più alto del vostro itinerario: 667 metri sul livello del mare. Il Forte Diamante mantiene l’originario impianto poligonale e ha una struttura tipicamente settecentesca. Proseguite quindi verso la successiva fortificazione: restaurata nel secolo scorso ma di origine sabauda (XIX secolo) ecco il Forte Begato. Da qui godetevi la splendida vista sulla Val Polcèvera. A seguire eccovi rapidamente guadagnare il Forte Tenaglia: così chiamato per la caratteristica opera “a corno” che custodisce.
Dai Forti interni al Forte Crocetta
Infine, ultima tappa tra le fortificazioni genovesi, ecco il Forte Belvedere e il Forte Crocetta . Qui siete nella parte più bassa del Parco Urbano delle Mura, nello storico quartiere di Sampierdarena, seppure sempre in “altura”: a poco più di 150 metri di quota, sulla collina di Belvedere appunto. Quando fu eretto il Castello di Belvedere, nel 1747, quest’area irregolare non appariva certo la più adatta alla costruzione di un forte. Era un lungo muro di difesa formato da trincee, terrapieni, piazzette e qualche piccola casa. Eppure questo sistema di costruzioni, sfruttando al massimo ogni angolo del terreno a disposizione, si rivelò ideale per creare una formidabile linea difensiva.
Il Forte Belvedere negli Anni ’70 del secolo scorso fu convertito in impianto per eventi sportivi, mentre il secondo, il Forte Crocetta , conserva ancora oggi un caratteristico ponte levatoio sul fossato che non potete certo lasciarvi scappare.
Con questi ultimi due forti si conclude anche il vostro tour tra le mura di Genova e le sue costruzioni. Un luogo magico e incantato, fuori dal caos cittadino e ricco di sorprese non solo storiche e architettoniche ma, come detto, anche naturalistiche: un polmone verde che rende Genova una città sempre speciale e sempre diversa, mai uguale a se stessa.