Piazza Barberini

Difficile che in piazza Barberini non ci sia traffico. Ogni giorno migliaia di turisti la attraversano incuranti di auto e scooter per ammirare da vicino la fontana del Tritone, un capolavoro di Gian Lorenzo Bernini datato 1642-43. Il tritone, una figura mitologica dal possente busto umano ma con la parte inferiore del corpo a forma di pesce, si erge su una grande conchiglia sorretta da quattro delfini. Sotto la conchiglia compare due volte lo stemma del committente della fontana, papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini: è composto dalla tiara, dalle chiavi di san Pietro e da tre api, simbolo araldico della casata Barberini.

La fontana, isolata da un ampio marciapiede, troneggia in posizione leggermente decentrata verso il lato sud-occidentale della piazza. Lì iniziano via del Tritone e via delle Quattro Fontane. Via del Tritone regala una visione frontale particolarmente scenografica della scultura: Dino Risi vi ambientò una scena memorabile de “Il sorpasso” (1962), in cui Vittorio Gassman guida in senso vietato passando davanti a un vigile urbano. Su via delle Quattro Fontane, a due passi dalla piazza, affaccia palazzo Barberini, la dimora della potente famiglia di Urbano VIII, oggi straordinario museo. Fu costruito tra il 1625 e il 1633 sotto la direzione dello stesso Bernini e con il contributo di Francesco Borromini. In via delle Quattro Fontane, sul lato opposto rispetto al palazzo, sboccano due parallele di via del Tritone: via Rasella e via degli Avignonesi, dove nel 1945 Roberto Rossellini iniziò le riprese di “Roma città aperta”.

Tra le strade che si dipartono dal lato nord di piazza Barberini spicca invece via Veneto, resa celebre nel mondo dal film “La dolce vita” (1960) di Federico Fellini. Nei suoi locali, soprattutto negli Anni ‘50 e ‘60, si concentravano cantanti, attori e altre celebrità attorniate di paparazzi. Proprio all’angolo tra la piazza e via Veneto si trova la piccola fontana delle Api, altra opera di Bernini dedicata ai Barberini (1644).