I Mercati di Traiano sono un sito archeologico dotato di caratteristiche uniche a Roma e non solo; tale complesso rappresenta un "quartiere" che ha conosciuto una trasformazione costante dall’età imperiale ai giorni nostri, passando da centro amministrativo dei Fori Imperiali a raffinata dimora di nobili, fortezza militare, convento prestigioso e caserma. Questa continua evoluzione è ben visibile dalle modifiche architettoniche e dalle tracce delle diverse "mani" che nel corso dei secoli hanno adattato il luogo alle varie funzioni. Inoltre, con l’obiettivo di esaltare la versatilità di un luogo ricco di storia e della storia della città, è stata progettata un’esposizione interamente dedicata ai Fori Imperiali, i quali erano parte integrante dei Mercati di Traiano, non come un "centro commerciale" (secondo la letteratura archeologica passata), ma come un insieme di edifici destinati alla gestione del più grande e noto tra i Fori, quello voluto dall’imperatore Traiano, gestione che riguardava sia le attività che il correto funzionamento. L’obiettivo, più che esibire i singoli frammenti (anche se di grande valore) del passato, è ricomporre materialmente la decorazione architettonico-scultorea, con opere imponenti dal punto di vista materiale. Inoltre, è necessario far percepire al visitatore la complessità dell’antico cantiere, il suo sistema di lavoro e la sua "tecnologia", come pure è fondamentale far percepire l’ambiente come era realmente, con le attività che si svolgevano nei Fori, le persone che li frequentavano. In altre parole riprodurre la vita reale negli spazi reali. Per raggiungere questi obiettivi, rispettando il rigore scientifico delle ricostruzioni, proponiamo di utilizzare le migliori tecnologie oggi in campo: dalla grafica alla multimedialità, non volendo impiegare una sola modalità espressiva, ma scegliendo quella più adatta a seconda delle esigenze di comunicazione: i prodotti multimediali derivanti dal sistema comunicativo, la pubblicazione sui siti web, CD-ROM e DVD, ormai fanno stabilmente parte della produzione del Museo e culturale in genere, senza far scomparire la tradizionale produzione cartacea con guide in varie lingue e cataloghi, ma affiancandola, per espandere la circolazione dell’informazione a vari livelli.